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15/01/2012 14:06 CEST - Australian Open

In cerca dello sgambetto

TENNIS - Siamo ormai agli sgoccioli: lunedì partiranno gli Australian Open. I nomi dei favoriti sono più o meno noti ma quali sono quei tennisti che possono tendere qualche tranello ai primi della classe? Nel tabellone maschile sono soprattutto i giovani ad intimorire i favoriti mentre tra le donne c'è più di qualche tennista che vuole rinverdire i fasti di un tempo. Daniele Vallotto

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Tabellone maschile

Tra gli uomini i pericoli fanno parte della linea verde. I nomi sono arcinoti e fanno pure rima: Bernard Tomic e Milos Raonic. I due sono stati protagonisti di un ottimo 2011 e in questo scorcio di 2012 hanno fatto vedere di non aver dimenticato il discorso cominciato qualche mese fa. In particolare l'australiano ha una voglia matta di farsi notare davanti al suo pubblico dopo il terzo turno dell'anno scorso. È vero che Bernard ha pescato una testa di serie già dal primo turno ma il Fernando Verdasco degli ultimi tempi corre il serio pericolo di uscire subito. Il cammino di Tomic potrebbe poi incrociarsi con quello del talentuoso ucraino Dolgopolov, che proprio a Melbourne 2011 cominciò a farsi strada nel tennis che conta. Il tabellone di Tomic non è stato troppo fortunato anche perché agli ottavi potrebbe esserci Roger Federer, ma è indubbio che le motivazioni non manchino al numero 37 del mondo, apparso in buona forma a Brisbane dove si è arreso in semifinale al cospetto di Murray. Sembra però improbabile che Tomic possa replicare i quarti di finale che raggiunse a Wimbledon ma l'australiano si propone come l'osso più duro tra gli “unseeded player”.

Ha davvero ben impressionato l'avvio di Milos Raonic (testa di serie numero 25), evidentemente intenzionato a replicare l'inizio col turbo di 12 mesi fa. Il canadese, dimenticato l'infortunio che ha condizionato la seconda parte del 2011, si è aggiudicato a Chennai il primo titolo dell'anno e il secondo della carriera ed ora fa da spauracchio ai top player. Anche il tabellone di Milos non è stato dei più fortunati: il terzo turno gli riserva Andy Roddick, per quella che potrebbe essere una sorta di passaggio di consegne, mentre al quarto ci sarebbe Sua Maestà Novak Djokovic. La soglia di attenzione dovrà essere molto alta perché in India Milos si è concesso il lusso di battere due top-10 di fila (Almagro e Tipsarevic) e a Melbourne si trova bene, come dimostrano gli ottavi raggiunti l'anno scorso.

Difficile dire quali altri nomi potrebbero mettere a segno lo “shock of the day”. Uno di questi potrebbe essere quello di Grigor Dimitrov, capace di rifilare un 6-2 6-1 a Fish in Hopman Cup. È vero che si tratta di un torneo-esibizione ma il bulgaro ha cominciato a dare i primi segni di una maturità che per ora latita a sbocciare. I risultati negli Slam di Grigor non sono però confortanti dato che ha superato il primo turno in sole due occasioni. La sorte gli ha riservato Jeremy Chardy, proprio come al Roland Garros 2011 quando ad imporsi fu il francese. Dovesse passare l'esame Chardy (fresco vincitore del challenger di Noumea e da poco rientrato tra i primi cento) ci sarebbe poi Nicolas Almagro, per quella che sarebbe un'interessante sfida tra rovesci a una mano. Insomma, il compito è proibitivo ma è lecito attendersi qualcosa di buono dal bulgaro. Qualche possibilità ce l'ha anche Marcos Baghdatis, semifinalista a Sydney e capace di sconfiggere in due set Del Potro. Come di consueto, il cipriota giocherà “in casa” data la nutrita schiera di greci e ciprioti in Australia. Il tabellone sembra essere alla sua portata, con Wawrinka al secondo turno e Almagro (o Dimitrov) al quarto turno.
Affascinante ma non realistico un exploit da parte dei nobili decaduti vale a dire Nalbandian, Davydenko e Gulbis. Il lettone ha fatto perdere le speranze anche al più ottimista dei suoi tifosi mentre gli altri due sembrano aver accumulato troppe primavere sulle spalle per poter spaventare seriamente i migliori.

Tabellone femminile

Come spesso accade per i tabelloni femminili, le incognite sono moltissime. Sulle favorite sembrano esserci pochi dubbi ma per quanto riguarda le sorprese sono molte le tenniste che possono candidarsi. Il nome che si è fatto strada nelle primissime settimane del nuovo anno è quello di Kaia Kanepi (numero 26 del tabellone). L'estone ha trionfato a Brisbane lasciando le briciole alle rivali, ivi compresa la nostra Schiavone, e dopo un 2011 al di sotto dei suoi standard punta a raggiungere i quarti di finale nello Slam che per ora le ha dato meno soddisfazioni essendo riuscita ad arrivare tra le ultime 8 a Parigi, Londra e New York. Sul suo cammino potrebbe esserci Vera Zvonareva al terzo turno, ma la russa al momento non sembra essere una delle top player più pericolose. Le due si incontrarono agli US Open 2010 nell'ultimo quarto di finale raggiunto dall'estone e a prevalere fu la russa. Dalla sua parte anche una curiosa coincidenza: Kaia ha vinto il torneo di Brisbane da numero 34 del mondo, il ranking con cui Petra Kvitova si affermò nel medesimo torneo nel 2011.

Qualche euro si potrebbe puntare anche su Flavia Pennetta (testa di serie numero 19), convincente ad Auckland fino all'infortunio alla schiena che l'ha costretta al ritiro durante la finale. La brindisina ha dimostrato che qualitativamente è inferiore a ben poche giocatrici del circuito e per ora il suo unico limite sembra essere la pressione che la limita quando la posta si fa importante. Il tabellone le ha riservato un ipotetico terzo turno con Shuai Peng e un ottavo con Viktoria Azarenka. La bielorussa sarebbe sicuramente la favorita ma non dimentichiamo che condivide con Flavia una certa idiosincrasia verso i match in cui il pronostico è dalla sua parte.

Tra coloro che sono rimaste fuori dalle teste di serie va segnalata Jie Zheng, molto convincente ad Auckland dove si è aggiudicata il torneo. La cinese, peraltro, ha dei ricordi dolci a Melbourne dato che ha raggiunto le semifinali due anni fa. Occhio pure a Irina-Camelia Begu, Newcomer of the Year, che l'anno scorso era numero 198 del mondo mentre quest'anno è già al numero 40. La 21enne rumena ha vissuto un 2011 da protagonista e spera di ripercorrere le orme di Petra Kvitova, novità dell'anno 2010. Purtroppo per lei il tabellone le ha riservato uno scontro proprio con la ceca in un ipotetico secondo turno ma Irina ha già dimostrato di avere il carattere necessario per affrontare giocatrici che le sono superiori.
 

Daniele Vallotto

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28 Janvier 1996

A 30 ans Stefan Edberg quitte l'Australian Open, battant, avec Petr Korda, Sebastien Lareau et Alex O'Brien 7-5, 7-5, 4-6, 6-1 dans la finale du doubles hommes, sa dernière apparition à l’Open d’Australie.

 

Extrait tiré de: On This Day in Tennis History di Randy Walker

Ipse dixit

« Elle parle comme si elle été Serena Williams. Elle a le droit de dire ce qu'elle veut. Je ne suis pas vraiment concentré sur Bartoli. Elle n'est pas ma plus grande rivale ou quelqu'une que je regarde ou que je suis effrayé de rencontrer. Elle est juste une des joueuse du circuit, pas un grand nom, ou quelqu'une qui fait les grands résultats ou les affiches dans le tennis. »

Jelena Jankovic.
Marion Bartoli avait répondu au journaliste qui lui demandait qui elle aurait préféré rencontrer au match suivant: «Jankovic: je la bat toujours»

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