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21/02/2012 15:13 CEST - MONDO CHALLENGER

A Bergamo gioisce Bjorn Phau

TENNIS - Il 32 enne tedesco intravede i primi 100 e si porta a casa l’unico torneo Challenger della settimana, in una sfortunata edizione tradita dai big e dagli italiani. In una settimana dominata dai “veterani”, si ritagliano un ruolo da protagonisti Arnaud Clement e Benjamin Becker. Luca Labadini

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Trofeo Lame Perrel – Faip.
Bergamo, Italy
February 13-19, 2012
Surface: Hard Indoor, Play it
Main Draw: 32
€42,500+H

Settimo titolo Challenger per Bjorn Phau, il secondo del 2012, il terzo colto in Italia, dopo la doppietta su terra rossa Biella-Alessandria nel 2010. L’esperto tedesco ( ma di padre indonesiano) , conferma così il suo ottimo stato di forma già palesato a Gennaio con la qualificazione agli Australian Open e l’affermazione a Heillbronn. Grande rapidità di gambe e splendido rovescio ad una mano le peculiarità di un repertorio che gli garantirono, nel 2006, l’ingresso nei primi 60 del ranking Atp e il prestigiosissimo scalpo di Andrè Agassi nel torneo di Dubai. Il suo brillante esordio di stagione gli regala la prospettiva di un insperato rientro fra i primi 100 (n.ro 108) , lui che ha pochissimi punti da difendere nel corso dei prossimi mesi .Seppur confortato dal “tutto esaurito” nel giorno della finale , è giusto sottolineare come quest’anno, il torneo lombardo, abbia vissuto un’edizione in tono minore. Nessuna delle prime quattro teste di serie nei quarti di finale e presenza italiana di scarsa rilevanza. Il confronto con lo scorso anno, quando a trionfare fu Andreas Seppi, testa di serie numero uno e beniamino di casa , al termine di una finale molto incerta, è piuttosto illuminante. Per compensare un campo di partecipazione privo di grande appeal e lo scarso apporto dei tennisti di casa ,si puntava molto sul talento di Laurynas Grigelis, giovane promessa ormai adottato dai bergamaschi, ( si allena da tempo alla Future Talent di Brusaporto) , ma il 20enne lituano non è andato oltre il secondo turno. Si pensava che la settimana orobica potesse rivelarsi rampa di lancio per Jurgen Zopp, ma l’estone ha dovuto abbandonare ogni sogno di gloria nei quarti di finale, quando un forte dolore alla spalla lo ha costretto al ritiro. Il torneo si è quindi rivelato sorprendente vetrina per un outsider come Alexander Kudryavtsev e per due vecchie volpi del circuito quali Arnaud Clement e Benjamin Becker. Per il 26 enne russo, che il grande pubblico ha imparato a conoscere a Melbourne, dove ha disputato il primo turno al cospetto di Roger Federer, si è trattato della quinta finale a livello Challenger. Già semifinalista dodici mesi fa, Kudryavtsev ha saputo migliorarsi , anche se va detto che l’infortunio a Zopp nei quarti , quando l’estone sembrava poter essere in controllo della partita, gli è stato di provvidenziale aiuto. Dotato di tennis molto spumeggiante ma mostrato ad intermittenza , al finalista non è ancora riuscito l’ingresso fra i primi 100, ma sembra in deciso progresso. Ripartirà dal n.ro 145. Scampoli di gloria per i semifinalisti Arnaud Clement, che appenderà la racchetta al chiodo a fine 2012, e Benjamin Becker, ex top 40 ma più famoso per aver messo la parola fine alla gloriosa carriera di Andrè Agassi agli Us Open del 2006. Il 34 enne francese, un passato da top 10, balza al n.ro 155, ma ormai non è più la classifica ad interessarlo, quanto togliersi qualche ultima sporadica soddisfazione. Ci proverà anche a Marsiglia, dove gli organizzatori gli hanno concesso una wild-card. La semifinale colloca il tedesco omonimo del leggendario Boris , che lo scorso anno dovette fermarsi ai box per infortunio durato circa sette mesi, al n.ro 284. Hanno deluso le attese il primo favorito del torneo Go Soeda, probabilmente fiaccato dal fuso orario e dalle fatiche di Davis,il tunisino Malek Jaziri, annunciato in grande forma dopo la finale di Quimper , e lo slovacco Martin Klizan, che fatica a riprendere il filo dopo essersi rivelato protagonista lo scorso anno. Hanno invece ben impressionato e continuano la loro crescita i due belgi Maxime Authom e David Goffin (b.r. al n.ro 164) . Buon quarto di finale anche per l’ex numero uno mondiale a livello Junior nel 2007 Uladzimir Ignatik, la cui esplosione si attende ormai da anni. Del tutto desolante il bilancio azzurro . Un solo nostro rappresentante , Stefano Galvani, direttamente ammesso in tabellone. Due unità , Andrea Arnaboldi e Marco Crugnola al secondo turno. Nessuno, su diciotto ai nastri di partenza, in grado di ottenere la qualificazione nel torneo cadetto. Numeri preoccupanti , ma dolorosamente in linea con un rendimento annuale che sino ad ora, a livello Challenger, è del tutto deficitario.

Primo turno
Uladzimir Ignatik (BLR) d. (WC)Claudio Grassi (ITA) 6-7(2) 6-4 6-4
(WC)Andrea Arnaboldi (ITA) d. Denis Gremelmayr (GER) 7-5 7-6(2)
Konstantin Kravchuk (RUS) d. Stefano Galvani (ITA) 6-4 6-4
(WC)Marco Crugnola (ITA) d. Stephane Bohli (SUI) 6-4 6-3

Secondo turno
(7)Bjorn Phau (GER) d. (WC)Andrea Arnaboldi (ITA) 6-4 6-3
(5)Jurgen Zopp (EST) d. (WC)Marco Crugnola (ITA) 6-4 6-4

Quarti
(7)Bjorn Phau (GER) d. Uladzimir Ignatik (BLR) 3-6 7-6(5) 6-2
(WC)Benjamin Becker (GER) d. (LL)Maxime Authom (BEL) 6-4 7-6(3)
Arnaud Clement (FRA) d. Konstantin Kravchuk (RUS) 6-4 6-2
Alexander Kudryavtsev (RUS) d. (5)Jurgen Zopp (EST) 6-7(6) 6-3 1-0 ret.

Semifinali
(7)Bjorn Phau (GER) d. (WC)Benjamin Becker (GER) 6-4 7-5
Alexander Kudryavtsev (RUS) d. Arnaud Clement (FRA) 6-2 7-5

Finale
(7)Bjorn Phau (GER) d. Alexander Kudryavtsev (RUS) 6-4 6-4

Luca Labadini

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