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16/03/2012 18:28 CEST - Indian Wells

Ana e Nole, una festa per due

TENNIS - Ana Ivanovic liquida Marion Bartoli 63 64 e si qualifica per la semifinale contro Maria Sharapova. Con lo stesso punteggio Djokovic batte Almagro. In serale Simon è sconfitto in tre set da Isner. Da Indian Wells Vanni Gibertini

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Ivanovic b. Bartoli 63 64

Una Ana Ivanovic che evidentemente deve aver preso ripetizioni di matematica supera la “prova del nove” dopo il successo negli ottavi con Caroline Wozniacki battendo un’avversaria ostica come la francese Marion Bartoli e conquistando la sua prima semifinale nel tour dal Master di Bali 2011 e la prima semifinale in un torneo di questa importanza da agosto 2010 (Cincinnati). Ad onor del vero la transalpina ha dovuto chiamare il medico in campo all’inizio del secondo set per un improvviso malessere (“E’ da ieri sera che non mi sento bene, in campo ho iniziato a sentirmi debole, facevo fatica a vedere la palla chiaramente ed avevo freddo nonostante facesse parecchio caldo” ha poi detto la francese una volta tornata negli spogliatoi) che sicuramente l’ha condizionata nella parte centrale del match, ma rimane comunque la solida prova di Ana che non si è fatta distrarre ed ha controllato in maniera molto efficace il vantaggio accumulato.

Inizio come al solito abbastanza sonnolento, colpa forse dell’ora mattutina o del pubblico che ancora non è arrivato a gremire le tribune dell’Indian Wells Tennis Garden, con la Bartoli che mostra subito di avere un disegno tattico ben preciso in mente: colpire forte fin dal primo colpo per cercare di accorciare gli scambi e non dare la possibilità alla Ivanovic di sfruttare le sue grandi doti di colpitrice e metterla in difficoltà negli spostamenti laterali. Marion è subito molto aggressiva sulla seconda dell’avversaria, quando si posiziona a rispondere quasi tre metri dentro al campo, in una mossa che ricorda molto il leggendario Chang-Lendl del Roland Garros 1989. Però, il piano tattico è una cosa, l’esecuzione tutta un’altra. Ivanovic, dopo un paio di game di aggiustamento, tiene con grande disinvoltura i suoi turni di battuta, concedendo mai più di un 15 per volta. E nell’ottavo gioco indovina un paio di risposte che le danno il break e le consentono di dare il via alla sequenza di cinque giochi consecutivi che di fatto spacca la partita. “Credo che quell’ottavo gioco sia stato il momento in cui il match è girato – ha confermato la stessa Ivanovic dopo il match – fino a quel punto non ero riuscita a muovermi bene con i piedi per cercare la palla, ed in quel game invece ho fatto esattamente quello che volevo fare”.

Come già accennato, sullo 0-2 nel secondo set la Bartoli chiede l’intervento del medico in campo, lamentando giramenti di testa ed un malessere generalizzato. Dopo i tre minuti di valutazione ed un breve conciliabolo a bordo campo, si decide di continuare. Il match scorre via su binari molto fedeli alla regola dei servizi, le due giocatrici sembrano fare molta fatica a rispondere in maniera efficace al servizio, ma nemmeno un paio di doppi falli della Ivanovic nei game finali, causati da qualche problema nel lancio di palla che riaffiora a monito di fantasmi passati, riescono a fermare la sua voglia di vittoria.

La semifinale sarà contro Maria Kirilenko o Maria Sharapova, in quella che potrebbe essere la rivincita della finale degli Australian Open 2008. “Ho ancora gli incubi di un particolare colpo di quella finale – ha ricordato Ana – eravamo 4-4, 30-30, ed ho fatto uno stupidissimo drop shot di diritto. Mi sono chiesta ‘Perché? Perché?’ Ho pianto tutto il volo di ritorno dall’Australia per quel colpo. Mi avete mai visto fare un drop shot di diritto da allora? No, perché cerco di imparare dai miei errori…”.

Djokovic b. Almagro 63 64

Primo quarto interessante ad Indian Wells nel tabellone maschile, di fronte Nole Djokovic e Nicolas Almagro.
Tre le sfide tra i due giocate in passato. La prima, a livello di challenger, giocata a Manerbio (in Italia) nel 2004 sulla terra è stata vinta dallo spagnolo. Le altre due invece si sono giocate a livello di circuito ATP e le ha vinte entrambe Djokovic, a Roma nel 2004 per ritiro nel secondo set del suo avversario e agli Australian Open nel 2011.
Nole ieri ha faticato non poco contro Andujar, Almagro è in un gran momento di forma. Lo spagnolo viene dalla vittoria di San Paolo, seguita dalla finale a Buenos Aires e dai quarti ad Acapulco. Inoltre qui arriva per la prima volta ai quarti, insomma test abbastanza valido per il nr. 1 del mondo.
I due iniziano abbastanza tranquilli, poi nel quarto game Nole riesce a mettere in difficoltà il suo avversario al servizio. Il serbo arrota molto i colpi, Almagro fa fatica a trovare il ritmo e difatti lo spagnolo commette tre gratuiti di diritto e concede il break, 3-1 Djokovic.
Ma lo spagnolo risponde subito, sale 0-30 sul servizio di Djokovic e poi 30-40 (complice anche un doppio fallo). Il nr. 1 del mondo annulla la prima palla break, ma Almagro se ne procura una seconda che sfrutta grazie ad un gratuito di diritto del suo avversario, immediato controbreak, 3-2.
La serie dei break continua, Almagro commette un doppio fallo e due gratuiti e Nole allunga di nuovo sul 4-2. Il serbo decide che non è più il momento di scherzare, game seguente a zero e finalmente break confermato, 5-2.
I due non concedono nemmeno un punto nel successivo turno di battuta, Djokovic chiude così 6-3 in appena 30 minuti. Non un gran match, 3 vincenti e 8 gratuiti il serbo, addirittura 2-12 il bilancio dello spagnolo che se continua così (38% di punti con la seconda) ha ben poche chance di impensierire il suo avversario, comunque non ancora al meglio.
Il secondo set inizia con Almagro al servizio. L'andamento replica quello del primo set, i due sono abbastanza solidi al servizio, anche se nel quarto gioco Djokovic si trova 0-30 prima di tenere la battuta infilando quattro punti consecutivi.
Ora gli scambi sono più lunghi, Almagro riesce a tenere di più da fondo campo, Nole non riesce a prendere il largo ed allora evita le distrazioni di ieri con Andujar cercando di essere più regolare e soprattutto di non distrarsi mentalmente.
Tutto tranquillo sino al 3 pari, poi nel settimo gioco succede di tutto.
Il game è lunghissimo (quasi un quarto d'ora), si giocano la bellezza di 20 punti con continui capovolgimenti di fronte e qualche gratuito di troppo. Nole si procura tre palle break ma il suo avversario le annulla sempre con un servizio vincente. Lo spagnolo spreca tre palle game e poi è il turno di Djokovic per la quarta opportunità di salire sul 4-3 e servizio. Stavolta però è il serbo che sbaglia di rovescio, dopo di che Almagro esce dalla buca con uno dei suoi stupendi rovesci e con un ace.
Il match ora sale di tono, Djokovic decide di non poter continuare a stare lì all'infinito e prova a salire di ritmo per trovare l'allungo definitivo, lo spagnolo ribatte colpo su colpo e sta attaccato al più quotato avversario sin che può. Nell'ottavo gioco il serbo sale 40-0 ma Almagro con coraggio (e con un paio di diritti che lasciano sul posto il serbo) si porta sul 40 pari. Nole però ha alzato il livello del suo gioco e grazie ad un gratuito di Almagro tiene la battuta e va sul 4 pari.
Lo spagnolo probabilmente ha profuso tutte le sue energie, Djokovic alza troppo la velocità di palla e Almagro adesso annaspa visibilmente. Nole si porta con un gran rovescio incrociato sul 30-40 e si procura la quinta palla break del set che stavolta sfrutta su un gratuito di rovescio del suo avversario.
Il match finisce qui, Djokovic tiene il decimo gioco a zero e chiude 6-3 6-4 in un'ora e 21 minuti.
Molto più divertente e valido tecnicamente il secondo set, stasera Nole ha saputo dare il meglio di sé anche quando non ha saputo imporre il suo gioco, notevole passo avanti rispetto alle nefandezze del secondo set di ieri contro Andujar, comunque prova sicuramente positiva e di grande esperienza.
Buona alla fine anche la partita di Almagro che purtroppo non è riuscito a limitare il numero dei gratuiti (alla fine 30 contro appena 17 vincenti, 13-17 il bilancio del suo avversario) ma che comunque ha confermato l'ottimo stato di forma che gli sta consentendo di tornare prepotentemente alla ribalta del tennis che conta.
In semifinale Nole avrà il vincente del quarto tra Isner e Simon (6-1 contro il francese e 2-0 contro l'americano i precedenti a favore di Djokovic). (Stefano Tarantino)

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Vanni Gibertini

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