19/03/2012 00:22 CEST - INDIAN WELLS
Meraviglia Federer,
dominio Azarenka
TENNIS - Lo svizzero ha confermato di saper giocare ancora un tennis stupendo, Isner i grandi progressi dell'ultimo anno. In campo femminile l'Azarenka ha dimostrato che ora è nettamente la più forte. Rino Tommasi
Il Re è tornato. Non si può dire se Roger Federer riuscirà a vincere un altro torneo del Grande Slam, da aggiungere ai 16 che occupano già la sua bacheca e non è nemmeno importante se riuscirà a riconquistare il primo posto nella classifica importante. È certo invece che Federer sarà ancora capace di offrire agli appassionati del tennis un saggio della sua compostezza stilistica, la stessa che gli sta consentendo di continuare a vincere oltre il traguardo dei 30 anni, sempre più difficile da raggiungere e superare nel tennis contemporaneo.
Federer non è riuscito ad evitare la trappola del tiebreak nel primo set ma è stato bravo a evitarla nel secondo.
Isner ha confermato gli straordinari progressi compiuti negli ultimi tempi, quando è riuscito a completare il suo gioco che oggi è molto più ricco ed efficace di quando era basato soltanto sull’alta percentuale e sull’efficacia della sua prima di servizio.
Nella finale del singolare femminile Victoria Azarenka ha confermato il suo attuale dominio battendo, come aveva fatto nella finale dell’Australian Open, Maria Sharapova.
Quest’ultima probabilmente sta giocando un tennis migliore di quando, nel 2008, dopo aver vinto tre prove del Grande Slam, era diventata la numero uno del mondo ma non ha la stessa qualità atletica della sua più giovane avversaria.
Dopo un paio di stagioni nelle quali le gerarchie del tennis femminile erano state abbastanza incerte, ora hanno assunto un allineamento più stabile e nel quale potrebbe trovare posto, appena mette un po’ d’ordine nel suo gioco, la ceca Petra Kvitova, che potenzialmente è forse la più forte di tutte ma che non ha ancora trovato quella regolarità di rendimento necessaria per uscire indenne dai primi turni dei grandi tornei.
Ci sarà tempo e modo di verificare nel prossimo torneo di Miami le indicazioni di questo torneo in attesa di sperimentarle, a partire dal Roland Garros, nella formula più completa e più tradizionale del Grande Slam.
Rino Tommasi
