HOMEPAGE > > "Roger è troppo neutrale".

08/04/2012 12:25 CEST - ATP TOUR

"Roger è troppo neutrale"

TENNIS - In un'intervista a LB.ua, l'ucraino Stakhovsky ha parlato del momento attuale del tennis, parlando del rallentamento dei campi e rivolgendo critiche a Federer che assomigliano a quelle di Nadal e Davydenko. Daniele Vallotto

 

| | condividi

Faranno discutere le dichiarazioni che Sergyi Stakhovsky ha rilasciato al sito ucraino LB.ua. Il numero 2 d'Ucraina e 72 del mondo ha parlato della querelle riguardante i prize money e della forbice che separa i top player dai tennisti di fascia medio-bassa. Ma Stakhovsky non si è fermato qui parlando anche delle superfici sempre più lente e intervenendo anche sul tema della “passività” di Roger Federer quando si parla di cambiamenti. Polemiche di questo tipo erano cominciate già a gennaio durante gli Australian Open quando Rafael Nadal aveva attaccato lo svizzero e lo aveva accusato di essere troppo remissivo e poco interessato alle necessità degli altri giocatori. Lo spagnolo aveva dichiarato: "E' facile dire 'non ho nulla da dire, va tutto bene' con aria da gentleman, lasciando che gli altri si consumino. Ama il circuito, ma lo amo anch'io e sebbene penso che sia migliore di molti altri sport, questo non significa che non lo si possa migliorare e cambiare le cose che non vanno. Finire la propria carriera pieno di dolori e problemi non è positivo. Se lui finirà la carriera fresco come una rosa è perché ha un corpo straordinario, ma io, Djokovic e Murray non finiremo freschi come rose".

Anche Nikolay Davydenko non aveva usato parole di miele verso Federer proprio durante gli Australian Open  : "Non so perché Roger non supporti i giocatori. Non vuole problemi. Lui è bello. Vince gli Slam. È svizzero. È perfetto".

È ora il turno di Stakhovsky. Tre coincidenze fanno una prova, direbbe Agatha Christie e in effetti le critiche sulla gestione da parte di Federer, presidente dell'ATP Player Council, cominciano a diventare piuttosto rumorose. Ecco alcuni passi dell'intervista:

Domanda: Quindi Davydenko ha ragione quando si lamenta dei prize money e dice che il premio per il primo turno non basta per pareggiare le spese di viaggio e alloggio?
Risposta: No n si riesce affatto a pareggiare. Sono in rosso dopo Indian Wells e Miami. E ad Indian Wells ho raggiunto il secondo turno.

D: È vero quel che si dice, cioè che negli Stati Uniti i tennisti possano avere un'ampia gamma di servizi per una bassa somma di denaro?
R: È vero in certi posti. Ad Indian Wells non esistono hotel economici. La stanza più economica costa $144 a notte. E la tassa per il prize-money è del 38%. Arrivi là almeno quattro giorni prima dell'inizio del torneo. Stai negli Stati Uniti per tre settimane e mezzo, almeno. Devi pagare l'allenatore – stipendio, cibo e alloggio. Se ne hai due, un altro stipendio, cibo e alloggio. E i voli? Dall'Europa agli USA e poi su è giù per il Paese. Sono almeno $2.000 a persona. Il mio guadagno netto è stato di circa $11.000.

D:Un po' di tempo fa Mardy Fish si è lamentato del fatto che praticamente non ci sono più campi veloci.
R: È la verità, non ce ne sono. Quest'anno il campo più veloce era a Dubai. Siamo arrivati a Indian Wells con la speranza che i campi fossero almeno come l'anno scorso. Invece era una superficie super lenta, con un rimbalzo molto alto. A Miami è uguale, inoltre lì la pallina si appesantisce per via dell'umidità.

D: Perché gli organizzatori lo fanno?
R: In realtà i campi erano troppo veloci e hanno deciso di rallentarli per rendere il gioco meno monotono. Ma hanno esagerato. A nessuno è piaciuta la finale in Australia, che è durata sei ore.

D: Se si guarda ai numeri, con una vittoria di un match ti puoi comprare una macchina.
R: Secondo i numeri sono un milionario. Ma ho già parlato delle mie spese.

D: E se viaggiassi low-cost, invece di volare in business class?
R: Low-cost a Dubai? Quest'anno ho volato in classe economica. Da Londra a Dubai e ritorno ho pagato $1.200. E non possiamo prendere i biglietti in anticipo. Inoltre non puoi rinunciare ai biglietti low-cost. Spesso compriamo i biglietti il giorno della partenza. E sono cifre completamente diverse. In un anno, spendo $170.000 per le “spese di gioco”. Solo di voli ne ho spesi $80.000. Ne ho guadagnati $438.000. A cui va tolto il 30%, mediamente, delle tasse. Gli Slam pagano una cifra enormemente bassa rispetto ai loro guadagni. Lo US Open spende in prize-money il 4-6% dei profitti. I tornei ATP il 30%. Dal 2004 i premi nei grandi tornei sono cresciuti meno rispetto all'inflazione. Non c'è più una ragione per stare nei primi 100. Se viaggi con un allenatore avrai un guadagno molto basso, dai 20.000 ai 30.000 dollari all'anno. E sei tra i primi 100 al mondo. Se prendi il 100° calciatore al mondo, il 100° giocatore di golf, tutti guadagnano di più. Anche il 100° calciatore ucraino guadagna di più. Se gli Slam cominciassero a condividere i loro guadagni allora avrebbe senso entrare in top-100. Se danno queste concessioni allora sono contro al ranking biennale perché a molti giocatori servirebbero due anni per entrare nei primi cento. Adesso essere numero 70 o numero 200 è la stessa cosa.

D: Alexandr Dolgopolov ha mostrato un tennis davvero pazzesco quest'anno.
R: Ha sempre giocato così. Quando giochi contro di lui, una buona parte del risultato non dipende da te. Anche i top-10 che giocano contro Sasha non possono essere sicuri che il match dipenderà da loro. Beh, a parte Federer. Dolgopolov gioca a “due colpi”. Se il punto non è finito dopo i due colpi allora l'altro giocatore ha delle possibilità.

D: Parli spesso con Federer?
R: Costantemente.

D: E com'è?
R: È una brava persona, ma troppo neutrale per i miei gusti. È troppo svizzero. Vuole tenere le brutte faccende lontano da sé. Quando i giocatori vogliono cambiare qualcosa lui sembra troppo passivo perché può danneggiare la sua immagine. In quel contesto rispetto di più Nadal che supporta apertamente gli interessi dei giocatori.

D: E allora perché i giocatori non estromettono Federer dal suo ruolo di presidente del Player Council?
R: Federer dice sempre le stesse cose, non solo di fronte agli altri giocatori. Non vuole parlare in pubblico di certe cose. Perché se improvvisamente c'è uno scandalo e si vuole boicottare uno Slam, questo può essere collegato al suo nome. Nadal non ha lasciato il Player Council per colpa di Federer. Il Player Council non decide nulla. È un organo consultivo. Ma ci sono tre giocatori che rappresentano l'ATP. E Rafa pensava che loro non difendessero gli interessi dei giocatori come avrebbero dovuto. E riguardo certe cose, sento di appoggiare Nadal.

Qui l'articolo originale 

 


 

Daniele Vallotto

comments powered by Disqus
Partnership

 

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti
Ubi TV

Stepanek si rifiuta di dare la mano a Tipsarevic

Virtual Tour / Fanta Tennis virtual tour logo 2

Il fanta gioco di Ubitennis