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21/04/2012 22:10 CEST - Montecarlo

Nadal e Djokovic:
il 7 e l'8

TENNIS - Djokovic conferma la sua straordinaria forza mentale contro un buon Berdych: 46 63 62. Nadal batte 63 64 Simon, che spreca sette palle break. Da Montecarlo Laura Guidobaldi

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Novak Djokovic (Photo by Julian Finney/Getty Images)
Novak Djokovic (Photo by Julian Finney/Getty Images)

Nadal b Simon 63 64

Una semifinale che ha la suspense di un episodio del tenente Colombo. Come va a finire lo scopri subito, e non resta che riempire il foglio del come. E anche un Nadal non brillantissimo trova il modo di venire a capo di un Simon mai come oggi campione del "quasi", capace di creare occasioni e di sprecarle in successione: leggi zero su sette alla voce palle break trasformate. Il 63 64 finale rappresenta la 37ma semifinale che Rafa vince di fila sul rosso (non ne perde una da Umag 2003, contro l'amico e mentore Moya). 

Simon, che per la prima volta in carriera è riuscito a battere due top-10 di fila (Tipsarevic e Tsonga) se la gioca più che alla pari fino al 3-3 15-40, servizio Nadal. Ma il campione si vede in questi momenti, e il francese farà appena tre punti, uno dei quali grazie al primo doppio fallo del match del maiorchino, fino alla fine del set. Le due palle break sfumate sono il manifesto della partita di Simon. Sulla prima scivola al termine di uno scambio lungo, sulla seconda fa quasi tutto giusto, ma sbaglia il colpo più facile, una volée a campo aperto con Rafa all'angolo. Nel game successivo concede la prima palla break a Rafa e tira lungo un rovescio.

Quando deve chiudere, Simon rimane sempre un metro troppo indietro, Nadal alza le traiettorie, gioca a distanza di sicurezza dalla rete e dalle righe e spazientisce l'avversario che finisce spesso per sbagliare. E' ancora un errore di rovescio (il decimo del parziale contro i 7 del maiorchino) a regalare a Nadal il primo set.

Simon soffre dalla parte sinistra. Fatica a leggere i servizi in kick e a trovare il giusto timing negli scambi. E' sempre il rovescio che lo tradisce in avvio di secondo set e porta Rafa a fare corsa in testa già dal terzo game. La frustrazione di Simon è sempre più evidente. Si lamenta perché un suo dritto lungolinea viene chiamato fuori (alla fine del quarto game), ma i giudici di linea e di sedia hanno ragione, e le proteste che continuano al cambio campo danno la misura di un'impotenza che monta.

Simon tocca vette di rendimento più alte di Rafa. Si procura una nuova palla break con uno dei punti del torneo, dopo uno scambio da 32 colpi chiuso con un recupero di rovescio, una controsmorzata e uno smash vincente. Ma è la costanza, che lo sostiene quasi sempre, si vede solo a tratti, e il solito rovescio non gli consente di approfittare dello spiraglio aperto sul turno di battuta di Rafa, che chiude 63 64 e risolve al primo match point con il suo marchio di fabbrica, il dritto in topspin.

Alla fine vince il giocatore che, pur senza convincere del tutto, ha saputo giocare meglio i punti importanti e mantenere un livello di gioco più continuo. Montecarlo avrà dunque la finale migliore possibile. Rafa arriva sulla scia dei sette trionfi nel Principato, Nole sull'onda delle sette vittorie di fila negli ultimi sette scontri diretti. E' la sfida numero 31 tra Rafa e Nole, che hanno giocato la più lunga finale di sempre in uno Slam e la partita più lunga della storia al meglio dei tre set. Nadal, però, non perde un set a Montecarlo dalla semifinale dell'anno scorso. "È il modo perfetto per cominciare la stagione sulla terra, essere in finale senza aver perso un set, giocare, specialmente, ieri e oggi, dei match contro due giocatori duri... Adesso resta la cosa più difficile. Sono qui per provarci. È sempre difficile giocare contro Gilles. È sempre intelligente in campo e sa come giocare". Il francese, a sua volta, precisa quanto sia difficile dominare Nadal: "Lo trovo sempre fortissimo! Dovevo fare sforzi enormi per fare un punto. Sapevo che avevo le armi per fare un buon match contro di lui; sono triste di non aver potuto fare l'exploit". E sulla finale dice: "Penso che stavolta sia Djokovic ad avere la pressione. Rafa controlla bene il proprio gioco. Novak non è così forte per vincere dieci volte di fila. È forte per mettere il dubbio agli avversari. Rafa ha sbagliato un passante che non sbaglia mai [nella finale dell'Australian Open] e forse gli è costato il match, ma ad un determinato momento, Rafa finirà per vincere".


Novak Djokovic (SRB) vs Rafael Nadal (ESP) Nadal Leads 16-14

06 Roland Garros (France) Clay QF Rafael Nadal 6-4 6-4 ret
07 ATP Masters 1000 Indian Wells Hard F Rafael Nadal 6-2 7-5
07 ATP Masters Series Miami (U.S.A.) Hard QF Novak Djokovic 6-3 6-4
07 ATP Masters Series Rome (Italy) Clay QF Rafael Nadal 6-2 6-3
07 Roland Garros (France) Clay SF Rafael Nadal 7-5 6-4 6-2
07 Wimbledon (Great Britain) Grass SF Rafael Nadal 3-6 6-1 4-1 ret
07 ATP Masters Series Montreal Hard SF Novak Djokovic 7-5 6-3
07 Tennis Masters Cup (China) Hard RR Rafael Nadal 6-4 6-4
08 ATP Masters 1000 Indian Wells Hard SF Novak Djokovic 6-3 6-2
08 ATP Masters Series Hamburg Clay SF Rafael Nadal 7-5 2-6 6-2
08 Roland Garros (France) Clay SF Rafael Nadal 6-4 6-2 7-6(3)
08 London / Queen's Club Grass F Rafael Nadal 7-6(6) 7-5
08 ATP Masters Series Cincinnati Hard SF Novak Djokovic 6-1 7-5
08 Beijing Olympics (China) Hard SF Rafael Nadal 6-4 1-6 6-4
09 ESP vs. SRB WG 1st RD (Spain) Clay RR Rafael Nadal 6-4 6-4 6-1
09 ATP Masters 1000 Monte Carlo Clay F Rafael Nadal 6-3 2-6 6-1
09 ATP World Tour Masters 1000 Rome Clay F Rafael Nadal 7-6(2) 6-2
09 ATP World Tour Masters 1000 Madrid Clay SF Rafael Nadal 3-6 7-6(5) 7-6(9)
09 ATP Masters 1000 Cincinnati (U.S.A.)Hard SF Novak Djokovic 6-1 6-4
09 ATP Masters 1000 Paris (France) Hard SF Novak Djokovic 6-2 6-3
09 Barclays ATP World Tour Finals Hard RR Novak Djokovic 7-6(5) 6-3
10 US Open (U.S.A.) Hard F Rafael Nadal 6-4 5-7 6-4 6-2
10 Barclays ATP World Tour Finals Hard RR Rafael Nadal 7-5 6-2
11 ATP Masters 1000 Indian Wells Hard F Novak Djokovic 4-6 6-3 6-2
11 ATP Masters 1000 Miami Hard F Novak Djokovic 4-6 6-3 7-6(4)
11 ATP World Tour Masters 1000 Madrid Clay F Novak Djokovic 7-5 6-4
11 ATP World Tour Masters 1000 Rome Clay F Novak Djokovic 6-4 6-4
11 Wimbledon (Great Britain) Grass F Novak Djokovic 6-4 6-1 1-6 6-3
11 US Open (U.S.A.) Hard F Novak Djokovic 6-2 6-4 6-7(3) 6-1
12 Australian Open (Australia) Hard F Novak Djokovic 5-7 6-4 6-2 6-7(5)7-5

Djokovic b Berdych 46 63 62

Dopo lo sgomento, il dolore, il coraggio di reagire e le dichiarazioni di ieri sui suoi stati d'animo in seguito al grave lutto che l'ha colpito, oggi Novak Djokovic riscende in campo contro il ceco Thomas Berdych. Ma sicuramente felice di poter disputare un match sulla terra classica, color del mattone, prima di calcare, a partire dal 6 maggio, la famigerata terra blu di Madrid. Infatti, come i suoi colleghi Nadal e Federer, neanche Novak è troppo soddisfatto all'idea di questo cambiamento cromatico e forse anche "fisico" della "nuova" superficie madrilena. Tera rossa a parte, se la dovrà vedere però con un avversario certo non facile, un Thomas Berdych davvero in forma e, per di più, particolarmente "sereno e soddisfatto della nuova esperienza di amare una ragazza con un vita diversa dai tennisti".

Tanto caldo, tanto sole e un vento sempre più forte per i due giocatori. Il mare, sullo sfondo, è agitatissimo e blu come non mai. E anche il serbo è presto agitato dai tanti errori commessi nel corso del primo set. Il servizio non va, la palla è molto più lenta del solito, manca di profondità e, per giunta, Thomas Berdych gioca benissimo, sbaglia poco e aggredisce senza sosta l'avversario. Djokovic va decisamente in confusione, chissà, forse anche un po' a causa dell'effettiva e tantissima confusione proveniente dal rumoreggiare continuo del ristorante sulla terrazza che si affaccia sul centrale. E difatti i giocatori se ne lamentano ripetutamente. Uno sbattere di piatti, forchette, il chiacchiericcio e le risate dei commensali con tanto di tonfo finale di un tavolino, fanno da sottofondo ad un match che si mette davvero male per il serbo; il momento clou del primo set arriva sul 3-2 per Nole e servizio Berdych, in cui il ceco commette doppio fallo sulla palla break per il serbo e questi sale 4-2. Quindi, nonostante il livello non eccelso del serbo, sembra che questi riesca comunque a condurre il match. E invece non è così: colpo di scena, il n. 1 del mondo praticamente consegna a Thomas il controbreak perdendo a zero il servizio. Sul 4-4 Berdych strappa il servizio a Djoker, cosa che gli permetterà poi di chiudere il primo parziale 6/4.

Ma il match cambia rotta improvvisamente. Dopo aver fatto il primo gioco del secondo set, il serbo alza gli occhi al cielo in segno di ringraziamento e si fa il segno della croce. Ebbene, come se fosse un segno del destino, da quel momento, l'andamento della partita cambia completamente rotta. Novak alza il ritmo, improvvisamente non sbaglia più, i fondamentali si fanno più aggressivi e più pesanti. E Berdych ? Beh, il ceco appare totalmente stordito, a poco a poco comincia a farsi travolgere dal "tourbillon" Novak. E, per di più, causa il forte vento, dei veri turbillon di terra rossa si alzano dal centrale venendo a disturbare e ad alterare gli scambi. Adesso Nole è inarrestabile: vince il secondo set con lo score di 6/3. Sara, una giornalista di Montecarlonews, seduta accanto a me in tribuna, esclama " Nole è davvero appassionante !" Certo, una forza mentale e un carisma tennistico che appassionano e impressionano, soprattutto tenendo  conto delle difficoltà di Nole in questi ultimi giorni. Berdych non riesce più a contrastarlo e il serbo alza definitivamente l'asticella del suo livello di gioco e, aggiudicandosi anche la terza frazione per 6/2, accede per la seconda volta in carriera alla finale del Montecarlo Rolex Masters.
Durante l'intervista in campo dopo il match, il serbo ha sottolineato quanto sia stato duro l'incontro : "È stato un match davvero duro e c'era molto vento. Nel primo set ho perso quattro giochi di fila ma poi nel secondo la situazione è cambiata, ed è lì che il match ha girato. Nel terzo set, a causa del vento, ho cercato di tenere il più possibile la palla in campo". Ora per Nole c'è ancora Nadal, la "finale rêvée" (da sogno) come dicono qui. Berdych, in conferenza stampa, alla domanda di un giornalista su un possibile pronostico tra Djokovic e Nadal (quando era ancora in corso il match tra Nadal e Simon e nell'ipotesi che vincesse Nadal), ha comunque decretato favorito, secondo lui, il maiorchino. Inoltre ha riassunto così l'entità della partita:  "Io, all'inizio del secondo set ho avuto 5 palle break e non ne ho trasformata nessuna; lui ne ha avuta 1 e l'ha sfruttata".
 

 

 

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