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24/04/2012 14:05 CEST - MONDO CHALLENGER

Lorenzi cede
a Querrey

TENNIS - Sulla terra verde di Sarasota il toscano smarrisce la quarta finale stagionale di fronte al più forte statunitense, che sembra aver messo i guai fisici alle spalle. A Roma ancora male Gulbis. Luca Labadini

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Sam Querrey (Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)
Sam Querrey (Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)

Sarasota Open
Sarasota, FL, USA
April 16-22, 2012
Surface: Green Clay, Har-Tru
Main Draw: 32
$100,000

Ancora una sconfitta in finale ,questa volta senza rimpianti. Dopo i battibili Guido Pella a Salinas , Thiago Alves a Guadalajara e Ramirez Hidalgo a San Luis Potosi, è stato Sam Querrey , oggettivamente tennista di categoria superiore, a negare la prima gioia del 2012 a Paolo Lorenzi, già bravissimo a trascinare la contesa fino al terzo set. L’ex numero 17 del ranking mondiale torna così a sollevare un trofeo per la prima volta dal Luglio 2010, quando a Los Angeles seppe piegare Andy Murray in finale. Il 24 enne di San Francisco combatte contro la sfortuna dal Settembre del 2009, a seguito di un’incredibile incidente con un tavolino in vetro i cui frantumi andarono a causargli profonde ferite nel braccio destro, e più recentemente a causa dei postumi di un intervento chirurgico al gomito, sfociati in una brutta infezione. Inevitabili le ripercussioni in classifica, che lo scorso Settembre lo hanno visto precipitare al n.ro 125. “ Il mio tennis è tornato a funzionare alla grande, il gomito non mi fa più male e credo che il mio livello sia lo stesso di quello che mi aveva condotto fra i primi 20 della classifica. Ora si tratta solo di continuare su questa scia e di non mollare, e sono sicuro che presto ci ritornerò. Penso di avere davanti altri otto anni di carriera, e mi sento in grado anche di puntare alla top ten”, le parole del vincitore, che con questo exploit migliora la finale del torneo Challenger di Tiburon dello scorso anno persa con Ivo Karlovic e recupera 18 posizioni, andando ad occupare l’ottantesima poltrona del ranking. Il peggio sembra essere definitivamente alle spalle. Rimane bellissimo il torneo di Paolo Lorenzi, che si è presentato in finale concedendo un solo set, e con il prestigioso scalpo dell’ex top ten James Blake, battuto nettamente nei quarti di finale. Di spessore anche le affermazioni sul ceco Jan Hernych al secondo turno e di Wayne Odesnik in semifinale, bissando il recentissimo precedente di Houston. L’americano, alle prese con una lenta ma inesorabile rimonta in classifica dopo che le vicende legate al doping lo avevano lasciato ai margini del tennis, è giunto ad un soffio dal rientro fra i primi 100( n.ro 112). Traguardo già ampiamente raggiunto dal nostro giocatore, che con l’ennesimo piazzamento nel mondo Challenger, di cui è ormai una certezza, riavvicina il best ranking fissato poche settimane fa ed è il nuovo 84 esimo giocatore mondiale. Ottima semifinale anche per l’eterno Michael Russell, reduce dalla semifinale di Houston ottenuta alle spese di Mardy Fish e Ryan Harrison e che a 33 anni si conferma ancora spauracchio per molti tennisti del circuito. La palma di migliore incontro della settimana viene assegnata al derby generazionale a stelle e strisce fra James Blake, classe 1979 e Denis Kudla, classe 1992. Se lo è aggiudicato , sul filo di lana, il primo , ma il futuro è tutto del 19enne originario di Kiev, che dopo essersi brillantemente messo in mostra a San Josè sfiorando il successo su Andy Roddick, consolida i suoi progressi in classifica balzando al n.ro 168.

First Round
(5)Paolo Lorenzi (ITA) d. (q)Michael Lammer (SUI) 6-3 6-1
Second Round
5)Paolo Lorenzi (ITA) d. Jan Hernych (CZE) 7-6(4) 6-3
Quarterfinals
(5)Paolo Lorenzi (ITA) d. (1)(WC)James Blake (USA) 6-3 6-2
(7)Wayne Odesnik (USA) d. Eric Prodon (FRA) 5-7 6-4 6-2
Michael Russell (USA) d. Teymuraz Gabashvili (RUS) 7-5 3-6 6-1
(6)Sam Querrey (USA) d. Michael Yani (USA) 6-3 6-1
Semifinals
(5)Paolo Lorenzi (ITA) d. (7)Wayne Odesnik (USA) 6-2 3-6 6-3
(6)Sam Querrey (USA) d. Michael Russell (USA) 6-3 3-6 6-3
Finals
(6)Sam Querrey (USA) d. (5)Paolo Lorenzi (ITA) 6-1 6-7(3) 6-3

 

Campeonato Internacional de Tenis de Santos
Santos, Brazil
April 16-22, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
$35,000+H

Affermazione numero nove a livello Challenger per Ivo Minar. Sul 27 enne di Praga , vincitore dei campionati europei Juniores nel 2000 dopo aver sconfitto in finale Thomas Berdych, il tennis ceco riponeva fondate speranze, alimentate anche dalla sua sorprendente finale ottenuta a soli 20 anni nell’ATP di Sidney, vinta poi da Lleyton Hewitt. Minar ha sostanzialmente deluso le attese , anche se nella seconda parte del 2009, quando grazie alla vittoria nel Challenger di Sofia ottenne il suo best ranking al n.ro 62, intervenne una dolorosa squalifica per doping a mettere un brusco freno ad una carriera che sembrava poter prendere nuovo slancio. Ritenuto colpevole di aver assunto uno stimolante in seguito ad un controllo anti doping effettuato al termine dell’incontro di Coppa Davis contro l’Argentina nel Luglio 2009, l’ITF gli comminò una squalifica di nove mesi, causandogli rovinosi effetti sul morale e sulla sua classifica. Piombato oltre la 300 esima posizione due anni fa, il ceco si è rimesso lentamente in carreggiata, e questo successo brasiliano lo rilancia e gli riassegna un posto fra i primi 200 (196). Ha ottenuto una sorprendente finale il brasiliano Ricardo Hocevar, partito dalle qualificazioni ma capace di far fuori clienti scomodi quali il giovane argentino Facundo Arguello, il brasiliano Julio Silva e Martin Alund, che con la semifinale firma il suo nuovo best ranking ( 147). Primato ritoccato anche per il connazionale Marco Trungelliti(239) , che dopo ben quattro quarti di finale consecutivi conferma di aver compiuto interessanti miglioramenti. Da tenere d’occhio anche i progressi del talentuoso 19enne bosniaco Damir Dzumhur(n.ro 254), protagonista dell’eliminazione della seconda tds Blaz Kavcic al primo turno.

First Round
Martin Alund (ARG) d. (LL)Daniele Giorgini (ITA) 7-6(4) 3-6 6-3
(8)Maximo Gonzalez (ARG) d. (SE)Alberto Brizzi (ITA) 3-6 6-3 7-5
Ivo Minar (CZE) d. Marco Crugnola (ITA) 6-3 7-5
(q)Guido Andreozzi (ARG) d. Enrico Burzi (ITA) 6-4 7-5
Quarterfinals
(q)Ricardo Hocevar (BRA) d. Julio Silva (BRA) 2-6 6-3 6-4
Martin Alund (ARG) d. (4)Diego Junqueira (ARG) 5-7 6-1 7-6(5)
Ivo Minar (CZE) d. (8)Maximo Gonzalez (ARG) 6-2 6-3
(q)Marco Trungelliti (ARG) d. (5)Rogerio Dutra Silva (BRA) 6-2 6-7(5) 6-3
Semifinals
(q)Ricardo Hocevar (BRA) d. Martin Alund (ARG) 6-4 5-7 6-1
Ivo Minar (CZE) d. (q)Marco Trungelliti (ARG) 6-2 7-5
Finals
Ivo Minar (CZE) d. (q)Ricardo Hocevar (BRA) 4-6 6-1 6-4

 

Rai Open
Rome, Italy
April 16-22, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
€30,000+H

Successo finale per Roberto Bautista-Agut, giunto al suo primo titolo nel mondo Challenger dopo la finale persa lo scorso anno ad Alessandria da Pablo Carreno-Busta. Il 24enne spagnolo, che con il successo capitolino migliora anche il suo primato personale in classifica (n.ro 130)si era imposto all’attenzione generale sul cemento del Masters 1000 di Miami , dove, partito dalla qualificazioni, fu capace di spingersi al secondo turno, raggiunto alle spese del nostro Andreas Seppi. Dopo un disastroso inizio di stagione, è arrivata una soddisfacente finale per Rui Machado, anche se il portoghese, unica testa di serie rimasta a competere nei quarti di finale, era apparso il chiaro favorito alla vittoria finale. Riprenderà la sua tribolata stagione dal n.ro 92 .Bene anche il suo connazionale Joao Sousa, che con il quarto di finale continua la sua ascesa in classifica (n.ro 140). Ha colto una sorprendente semifinale il 21enne serbo Dusan Lajovic, che dopo aver stupito il circuito lo scorso Ottobre centrando i quarti di finale all’ATP di San Pietroburgo da n.ro 228 del mondo, si era un po’ fermato. Significativa la sua nettissima affermazione sul promettente spagnolo Javier Marti al secondo turno. Il piazzamento romano lo ricolloca fra i primi 200 (n.ro 195) . Orfani dei migliori tennisti azzurri e delusi da quelli presenti ( 5 al via e altrettanti fuori al primo turno) ,gli organizzatori puntavano fortemente sull’estro e sull’imprevedibilità del lettone Ernests Gulbis, preso a pallate dal tedesco Greul all’esordio. Le sue ripetute brutte figure , invece, sono ormai divenute dolorosamente prevedibili.

First Round
Dusan Lajovic (SRB) d. (WC)Gianluca Naso (ITA) 6-4 1-6 7-6(8)
(4)Igor Sijsling (NED) d. Simone Vagnozzi (ITA) 6-3 5-7 7-5
Jesse Huta Galung (NED) d. (WC)Vincenzo Santopadre (ITA) 6-2 6-2
(7)Marsel Ilhan (TUR) d. (WC)Nicola Barraco (ITA) 6-3 6-2
Andrey Golubev (KAZ) d. (WC)Marco Cecchinato (ITA) 6-4 1-6 7-5
Quarterfinals
Dusan Lajovic (SRB) d. Simon Greul (GER) 6-3 1-0 ret.
Roberto Bautista-Agut (ESP) d. Jesse Huta Galung (NED) w/o
(3)Rui Machado (POR) d. Joao Sousa (POR) 6-4 6-0
Jan Hajek (CZE) d. Florent Serra (FRA) 7-5 6-4
Semifinals
Roberto Bautista-Agut (ESP) d. Dusan Lajovic (SRB) 6-2 6-1
(3)Rui Machado (POR) d. Jan Hajek (CZE) 4-6 6-2 7-6(8)
Finals
Roberto Bautista-Agut (ESP) d. (3)Rui Machado (POR) 6-7(9) 6-4 6-3

Luca Labadini

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