12/05/2012 21:14 CEST - 1000 MADRID
Risultati non sorprendenti
TENNIS - Considerata la superficie, resa possibile da quel genio del marketing di Tiriac, i risultati del torneo non possono sorprendere. Le qualità di Berdych rimangono in bilico tra campione mancato e promessa inespressa. Rino Tommasi
Cadono i favoriti ma si continua a parlare della terra blu, la novità introdotta nel tennis da quel formidabile innovatore che si è confermato Ion Tiriac, il più geniale organizzatore in quella delicata fase di passaggio che il tennis ha dovuto attraversare negli ultimi anni.
Alla fine bisognerà capire quanto avrà influito sui risultati del torneo di Madrid la nuova ed inedita superficie che sicuramente è piaciuta poco ai giocatori e non solo a quelli che hanno trovato notevoli difficoltà nell’adattarsi ad una situazione completamente nuova.
È stato detto che Tiriac ed i suoi collaboratori avrebbero dovuto sottoporre il nuovo campo ad un test prima di usarlo in un torneo così importante ma se Tiriac fosse stato più saggio o più prudente forse non avrebbe ottenuto le attenzioni che la sua iniziativa ha provocato.
Per sé stessi i risultati di Madrid non si possono ritenere clamorosi. Ad esempio la vittoria di Tipsarevic su Djokovic si può spiegare nei particolari rapporti che possono nascere tra giocatori che sono cresciuti insieme. In quanto a Berdych, da tempo siamo stati incerti se considerare il giocatore ceco un campione mancato o una promessa mai completamente espressa.
Come dice il punteggio è stata una partita molto equilibrata e decisa da un paio di colpi.
Intanto si sono messi in moto gli Internazionali che presentano un campo di partecipazione quasi mai così completo. Tra i primi 16 giocatori della classifica del computer mancano soltanto l’americano Fish, numero 9 del mondo, ed il giapponese Nishikori e credo che, senza mancare di rispetto a nessuno, non siano assenze importanti.
Molto completo anche il tabellone femminile, dove la più alta in classifica tra le assenti è la russa Zvonareva, numero 10.
Personalmente non sono d’accordo con coloro che considerano un miglioramento avere nella stessa settimana gli uomini e le donne perché il tennis ha perso a Roma sette giorni di spettacolo: speriamo che la qualità compensi il sacrificio.
Rino Tommasi
