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18/05/2012 10:12 CEST - Internazionali d'Italia

Che Gasquet!
Federer c'è

TENNIS - Dopo 3 ore di battaglia Gasquet rimonta Murray 46 63 62, ora avrà Ferrer. In notturna, sotto gli occhi di Totti, Federer cede un set a Ferrero, ma domina il primo e il terzo: 62 57 61, tra gli applausi del pubblico del Centrale. AG e AM

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Richard Gasquet Getty Images Europe Clive Brunskill
Richard Gasquet Getty Images Europe Clive Brunskill

Federer b Ferrero 62 57 61

C’era anche Francesco Totti in prima fila sul Centrale a vedere Roger Federer, di cui è un grande ammiratore. Lo svizzero lo ripaga con una buona prestazione, anche se deve cedere un set: 6-2 5-7 6-1 il punteggio, con primo e terzo set da leccarsi i baffi.

La partita si accende sul 3-2, quando lo svizzero decide che è ora di rompere gli indugi. Così sfodera due vincenti e si porta sul 15-40. Annullate le prime due opportunità, ci vuole la terza: e il dritto sulla riga gli vale il break. Primo set in ghiaccio? Non ancora, perché Ferrero non molla e Roger si distrae un po’ nel game successivo, quando concede due palle break allo spagnolo. Cancella la prima con un delizioso dritto in chop, mentre sulla seconda l’iberico mette lungo un rovescio. E’ 5-2: il fuoriclasse di Basilea poi accelera e si procura un setpoint. Il suo rovescio nei pressi della riga viene chiamato lungo dal giudice di linea, ma… “Correction, the ball was good!”, decreta Lahyani dal seggiolone, e il primo set va in archivio.

L’atmosfera è elettrica. “Let’s go Roger, let’s go!”, intona il pubblico che poi improvvisa una “ola”. Il secondo set potrebbe chiudersi presto con una palla break che Roger non sfrutta sul 2-1, Ferrero tiene bene i suoi turni di battuta, annulla altre due opportunità e si issa sul 5-5. Qui, l’imprevisto: Federer commette diversi errori gratuiti e cede il servizio con un inguardabile dritto in rete. Ferrero porta così a casa il secondo set, siglato da un altro orrendo rovescio dello svizzero.

Si va al terzo e Federer inizia con un altro piglio: mette Ferrero alle corde e al secondo game gli strappa il servizio: standing ovation per il dritto “inside-in” con il quale firma il 2-0. E il match si mette in discesa: Roger lascia andare il braccio e incanta il pubblico con colpi d’antologia, come il rovescio che sigla il 5-1. E al primo matchpoint chiude con una perfetta “veronica”. Chapeau.

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Gasquet b Murray 67 63 62

Un giocatore, cantava De Gregori, lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia. Un discorso che non vale solo per la leva calcistica della classe '68. Vedendola in altro modo, a parte il coraggio, Murray e Gasquet sono due calciatori mancati. Su una Supertennis Arena calda e affollata danno vita a tre ore di tennis disordinato, caotico, con punte di livello tecnico altissimo. Murray, che non perde un set contro Gasquet dal Roland Garros 2010, quando ha rimontato da sotto due set a zero, fa di tutto per agevolare la partita del francese. Subisce sette break e solo sei volte riesce a tenere un game di servizio senza farsi trascinare ai vantaggi. Il 67 62 63 finale è la misura degli equilibrismi variabili che tengono il match in bilico per 180 minuti.

Gasquet riesce a vincere un game incredibile, da 16 punti (non il più lungo del match però), in cui salva cinque palle break prima che lo scozzese strappi di rovescio allungando 4-3 e servizio. Il francese deve scendere a rete perché il suo gioco sia efficace. Difficile reggere se lo scambio si allunga dovendo giocare un paio di metri dietro la riga per completare gli elaborati movimenti di preparazione dei colpi, soprattutto del rovescio. Chiude bene con la volée di rovescio a campo aperto salvando il primo set point (5-4 30-40). Murray va a servire per il set, e qui sembra ricordarsi di quanto detto a proposito dell'altruismo. Due doppi falli nel game e un pessimo rovescio a rete sollevano Gasquet fino al tiebreak. Intanto Lahyani nel box vip discorre con l'arbitro Armstrong e Sergio Palmieri dopo aver meticolosamente pulito la sedia. Al tiebreak sono più gli errori che i punti vincenti, e una risposta davvero troppo lunga dà a Murray il 7-1 e il primo set.

Mentre un lato delle tribune finisce avvolto dall'ombra e da un vento freddo, una lucertola tenta di addentrarsi in campo quando Gasquet protesta per una chiamata dubbia su un servizio centrale. Piatti la vede e la indica, i giocatori no. Gasquet, che si cambia maglietta passando dall'azzurro cielo all'arancio, breaka subito con il dritto a campo aperto. Più rilassato, libera il braccio e i rovesci in corsa che diventano letali quando può colpire in avanzamento, quando cioè accompagna la preparazione con la testa della racchetta che scende dall'altezza della faccia fino a impattare con un paio di passi in avanti.

Murray cancella l'idea della strategia dalla sua partita, gioca un dritto buono e due no e spesso si rivolge verso il box alla ricerca di un'ispirazione che visibilmente non trova. Intanto Gasquet chiude il secondo set con rovescio lungolinea, colpo migliore di entrambi.

Quando Richard riesce a terminare con un drop da applausi il game più lungo della partita (18 colpi) sul suo servizio, la sensazione che il match si stia avviando alla conclusione si fa forte. Anche se il punteggio è ancora di 2-1 senza break. Sensazione confermata dal breve scambio rovescio su rovescio da cui lo scozzese cerca di liberarsi presto e male portando Gasquet sul 4-2 e servizio. Il pubblico sembra tenere un po' più per il francese, che arriva a match point con il più bel punto dell'incontro in cui sintetizza tutto il repertorio: rasoiate di rovescio, palle corte, sbarramenti difensivi e smash a chiudere. La stecca di rovescio in avanzamento è una conclusione non del tutto all'altezza di quello che potrebbe diventare il match del giorno.

C'è partita per sei game tra Del Potro e Tsonga. L'argentino si è lamentato del clima dell'umidità, non gli andava di giocare di sera (la partita è iniziata quasi alle 21). Ha avuto un break di vantaggio nel primo set, 3-2, ma ha vinto solo altri due game. Tsonga ha giocato bene da fondo, ha messo in mostra un paio di passanti in corsa che hanno riscaldato il pubblico della Supertennis Arena, ma ha avuto anche una grande mano da Palito per chiudere 64 61. Ora affronterà Djokovic.

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