16/08/2012 14:08 CEST - personaggi

I dolori del giovane Novak

TENNIS - La vittoria di Toronto gli ha certamente giovato, ma negli ultimi mesi il calo di Djokovic rispetto al 2011 si è sentito. La sua prima allenatrice Jelena Gencic accenna a problemi personali. Francesca Sarzetto

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Djokovic pensieroso
Djokovic pensieroso

Cosa si agita nella testa di Novak Djokovic? Negli ultimi mesi, pur avendo sempre raggiunto le fasi finali dei tornei più importanti, è mancato nelle partite decisive, raccogliendo meno di quanto ci si aspettava da lui dopo l'anno di grazia 2011. Cosa gli succede? Normale calo fisico/mentale dopo un'annata favolosa o c'è dell'altro sotto? Toronto gli darà una nuova spinta, ma sarebbe disonesto non ammettere che era un 1000 decisamente menomato.

Durante il torneo canadese aveva dichiarato "Preferisco non parlare dei miei problemi personali. Li hanno tutti, è normale. Ci sono alti e bassi nella vita e periodi difficili, ostacoli da superare, e superandoli si può diventare più forti".

Era stata la sua prima allenatrice e scopritrice Jelena Gencic ad accennare a problemi personali. "Mi è dispiaciuto che non sia riuscito a vincere una medaglia alle Olimpiadi, ma non posso dire che non me lo aspettassi. Nessuno ha voluto parlarne, ma ci sono dei motivi per cui si poteva prevederlo".

La Gencic non ha voluto essere più specifica: "Ha sicuramente dei problemi, di fisico e di testa, ma in passato ha superato cose del genere. Novak non è al massimo, ma sta a lui e al suo team capirne le ragioni e risolverle. E' pieno di problemi personali e il suo tennis ne soffre".

E' anche sorpresa di vederlo stanco, più stanco dei suoi avversari. "Conoscendolo, penso che capisca la situazione in cui si trova, e sa che deve cambiare qualcosa se vuole tornare a vincere. Continua a dire che è stanco, devono capire perché, se per il fisico o qualcosa che lo deconcentra e lo stanca mentalmente".

In passato ci sono state molte speculazioni sulle sue questioni personali, e si vociferava che riguardassero il rapporto con i suoi genitori. Uno dei motivi per cui ha fatto quella grande stagione nel 2011 è che ha risolto almeno in parte quei problemi. "Qualcosa è cambiato nella mia testa, perché sono molto emotivo dentro e fuori dal campo" ha detto Nole. "Fuori dal campo le cose non andavano bene, e si riflettevano sul mio gioco e la mia carriera. Poi ho sistemato alcune cose. Dipendeva da me. Ho dovuto cercare la soluzione migliore per trovare la strada giusta".

Ricordiamo anche che durante il torneo di Montecarlo aveva avuto una bruttissima notizia, la dipartita del nonno Vladimir, ma non è chiaro se sia quello che si sta ripercuotendo anche sul resto della sua stagione. C'è anche chi sostiene che le parole della Gencic siano state tradotte male e fraintese, e sia solo un calo di motivazione.

In ogni caso tra Federer che invecchia (peraltro benissimo), Nadal avvolto nel mistero, Djokovic con problemi non meglio identificati, stiamo per assistere al cambio della guardia?

 

Francesca Sarzetto

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