23/08/2012 18:10 CEST - Us Open

Us Open: giudice di linea arrestata per omicidio

TENNIS - Lois Ann Goodman, giudice di linea agli Us Open, è stata arrestata con l'accusa di omicidio. Secondo la polizia, lo scorso aprile avrebbe ucciso il marito colpendolo a morte con un tazzone da caffè. Alessandro Mastroluca

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Lois Ann Goodman
Lois Ann Goodman

Woodland Hills è un tranquillo sobborgo di Los Angeles. Attraversato dalla celebre Mulholland Drive, deve il suo attuale nome ai 100 mila alberi che Victor Girard Kleinberger ha voluto piantare nel 1922 sulle colline che circondano il centro abitato. E' un posto tranquillo dove hanno abitato nomi noti della cultura e dello spettacolo come Buster Keaton.

Qui lo scorso 17 aprile, la polizia trova Alan Goodman morto nel suo letto, al 20950 di Oxnard Street. Goodman ha 80 anni, ha gestito un centro riparazioni per auto e un mese dopo avrebbe celebrato i 50 anni di matrimonio con sua moglie, Lois Ann Goodman, da cui ha avuto tre figli. I vicini lo descrivono come un uomo riservato, che a volte si concedeva qualche bracciata nella piscina del condominio.

Lois, 70 anni, è stata una tennista, ha iniziato a 20 anni, ed è poi rimasta nel mondo del tennis come giudice di linea. Spiega agli investigatori, guidati dal luogotenente David Storaker del Dipartimento di Polizia di Los Angeles, di essere stata fuori tutto il giorno per arbitrare in un torneo locale e di aver trovato il marito morto al suo ritorno. Secondo lei, dice ai poliziotti, è caduto e ha sbattuto la testa.

Ma Storaker non è convinto. C'è troppo sangue, sia sulle scale sia in camera da letto, non ci sono segni di effrazione e le ferite non combaciano con una caduta. Tornerà tre volte a casa Goodman con un mandato di perquisizione, e Lois non manca mai di ricordare il suo lavoro di giudice di linea. Un lavoro, spiega, premiato ogni anno con la presenza agli Us Open iniziata, secondo un articolo del Los Angeles Times, alla fine degli anni Ottanta. "E' sempre stata calma, fredda, composta" ha detto Storaker.

Le ricerche confermano i sospetti di Storaker. In casa vengono trovati i cocci di un tazzone da caffé. Pezzi di quella stessa tazza vengono trovati nel cuoio capelluto di Goodman. Lois Goodman è accusata di omicidio. Avrebbe ucciso il marito colpendolo ripetutamente alla testa con la tazza. Il 14 agosto viene emesso un mandato di cattura contro Lois Goodman.

La polizia di Los Angeles ottiene la collaborazione del Dipartimento di New York per scoprire in quale albergo risiedono arbitri e giudici impegnati agli Us Open. Martedi Lois esce in manette dalla sua stanza allo Sheraton Hotel, all'811 di Seventh Avenue a Midtown. Sono le 8 di mattina. Indossa la divisa ufficiale del torneo quando viene portata davanti al giudice della Criminal Court di Manhattan.

Lois ha deciso di rinunciare al processo per l'estradizione. Negli Usa, quando qualcuno è arrestato in uno Stato diverso da quello in cui è stato commesso il crimine di cui è accusato, deve essere rispedito indietro per essere processato nel tribunale competente. Ma può contestare l'estradizione per vizio di forma o per uno sbaglio di persona. L'udienza per l'estradizione non riguarda i meriti o la natura delle accuse. Evidentemente Lois non aveva motivi per contrastare l'estradizione. Anzi, il suo desiderio era di tornare al più presto a Los Angeles per conferire con il suo avvocato e preparare la sua difesa.

Se sarà dichiarata colpevole, rischia di restare in prigione per il resto della sua vita.

"Crediamo di conoscere anche il movente" ha commentato Storaker, "ma non vogliamo contaminare il processo perciò non riveleremo nulla. Sappiamo che sono andati insieme in diversi luoghi quel giorno e vorremmo parlare con chi li ha visti".

Alessandro Mastroluca

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