07/09/2012 02:43 CEST - Us Open

Le sette vite di Ferrer

TENNIS - In uno dei match del torneo, Ferrer batte Tipsarevic 63 67 26 63 76 dopo 4 ore e mezza. Lo spagnolo si è trovato sotto 4-1 e 0-30 nel quinto. Ferrer torna in semifinale a New York per la prima volta dal 2007. Da New York, Giacomo Fazio

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David Ferrer (Bob Straus/TennisSource Images)
David Ferrer (Bob Straus/TennisSource Images)

Ferrer b. Tipsarevic 63 67 26 63 76

Questa edizione degli Us Open sta regalando emozioni a iosa nei giorni finali del torneo. Un match che si presentava quasi anonimo si è invece dimostrato spettacolare perché fino all’ultimo punto, l’esito è stato incerto. Tipsarevic e Ferrer non solo sono stati protagonisti (a sorpresa) di un’incredibile partita ma sono due che sono cresciuti dal nulla e che hanno saputo trovare il loro spazio nel tennis che conta. La partita ha regalato colpi di scena e punti straordinari, soprattutto grazie ad una prestazione maiuscola di Tipsarevic, mai visto su questi livelli.

I giornalisti, soprattutto quelli che hanno fatto molto tardi per seguire la partita di Federer contro Berdych, non si sono certo affrettati per seguire il quarto di finale tra lo spagnolo e il serbo. Ma si sono persi alcuni scambi che non avevano nulla da invidiare a quelli che hanno impressionato tra il numero 1 del mondo e il ceco.

Di David Ferrer non parla mai nessuno. Non è una persona particolarmente loquace ma non ama essere al centro dell’attenzione. Eppure oltre ad avere eccezionali doti agonistiche è un grande giocatore. Il suo tennis regolare può non piacere ma di certo non si può ignorare un signore capace di raggiungere la quarta semifinale Slam in carriera.

Purtroppo oscurato dalla luce di Nadal, del tennista di Valencia si esaltano sempre le sue qualità di atleta ma nessuno ricorda che il suo è comunque un grande talento, costruito nel tempo ma comunque un talento. David Ferrer veniva rinchiuso per ore in una piccola stanza quando, da teenager, non si impegnava a sufficienza negli allenamenti. Il suo allenatore (Javier Piles) quando David si rifiutava di allenarsi lo costringeva a restare in una camera buia (quella delle palline), chiudeva la serratura e gli ricordava quale fosse il suo impegno. Gli passava del pane e dell'acqua attraverso la finestra e aspettava che cedesse. Di tempo ne è passato da allora ma di quel ragazzo è rimasto tanto sia nel suo spirito di sacrificio sia nell’abnegazione in quello che fa.

LA PARTITA

Ferrer dopo aver agevolmente portato a casa il primo set, non ha sfruttato quattro palle break sul cinque pari del secondo ed ha finito col perdere al tie-break il parziale, con il serbo capace di accelerazioni fulmine continue sulle righe. Tipsy nel terzo ha giocato con una violenza di colpi inaudita e punto dopo punto Ferrer ha perso campo. Anzi la palla del serbo è sembrata andare ad una velocità superiore rispetto alle gambe del valenciano che in genere arrivano sempre dappertutto. Janko si è così aggiudicato facilmente il terzo set per 6-2. “Ferru” però ha subito richiesto il Medical Time Out per un problema al dito del piede destro che probabilmente non gli permetteva di appoggiarlo nella maniera corretta. Nel quarto si ribalta lo scenario ed è David piano piano a ritornare in partita con recuperi formidabili da ogni lato del campo. Il match si è deciso al quinto set dove è successo di tutto: prima Ferrer si è procurato due palle break, poi Tipsarevic è scappato sul 3-0, 4-1 ma sul punto del 4-2 è caduto. Caduta che non è sembrata destare grandi preoccupazioni fino a quando sul quattro pari 15-40, Tipaserevic chiede un MTO. Ferrer rimasto sorpreso dalla decisione ha perso il game ed è andato al cambio campo furibondo. Il set si è portato al tiebreak dove Ferru si è imposto per sette punti a quattro.
 

FERRER A FINE MATCH. “Non so descrivere questo momento. E’ stato un match emozionante, ogni punto difficilissimo. Tipsarevic avrebbe meritato la vittoria. Non ho mai giocato un match così. Potrei paragonarlo ad un incontro di Davis. Questa è stata la stagione migliore della mia carriera ma non so perché. Forse ho più fiducia in me stesso ed ho molta più esperienza. Quando esco a NY nessuno mi riconsce ma per me va bene così. E' normale che si ricordino di Djokovic o Federer perché hanno vinto trofei importanti. E' vero che il mio allenatore mi chiudeva in uno stanzino ma è successo solo qualche volta ed è passato molto tempo da allora (ride). Sono molto contento per Sara Errani. E' una grande giocatrice, ha un controllo di palla spettacolare. Non mi sorprendono i suoi risultati, merita la top ten e la semifinale con Serena. Sarà difficile ma è giusto che ottenga questi traguardi perché è una grande persona".

Da New York, Giacomo Fazio

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