I numeri della Serie A

NON SOLO TENNIS - Grazie alla sosta si possono stilare le prime statistiche del campionato. Mentre Juve e Napoli guidano la classifica, il fattore campo è sempre meno importante e più della metà dei calciatori proviene dall'estero. Rino Tommasi

La sosta, che è arrivata dopo sette giornate di campionato, consente alcune considerazioni statistiche ed altri interessanti confronti con il precedente campionato e con la storia del nostro torneo.
Vediamo quello che dicono i numeri anche se sono convinto che la partita Cagliari – Roma , che in prima istanza è stata data vinta alla Roma con il punteggio artificiale di 3 a 0, alla fine sarà giocata, preferisco prendere per buona la classifica così come la presentano i giornali.
Curiosamente troviamo al vertice due coppie staccate di quattro punti. La Juventus era la favorita della vigilia e il Napoli doveva dimostrare che la continuità poteva dare buoni risultati.
La Lazio ha potuto concedersi due sconfitte senza perdere troppe posizioni, l’Inter sta tenendo in piedi la piazza milanese e sta recuperando i punti perduti in avvio.

Si segna poco,come nella stagione precedente. Due gol in in più ma una media gol-partita (2,471) che da qualche anno è quasi sempre la stessa
Diversa invece la distribuzione dei gol tra le squadre di casa e quelle in perché – e personalmente lo considero un segnale positivo - conta di meno il fattore campo.
Rispetto al campionato scorso ci sono stati otto pareggi di meno compensati da una vittoria in casa ma da ben sette vittorie in trasferta, una differenza non indifferente.
Il Milan e l’Udinese con 24 sono le squadre che hanno schierato il maggior numero di giocatori; Lazio, Roma e Torino con 19 ne hanno utilizzati di meno.

Complessivamente sono 425 (21,2 per club) i giocatori mandati in campo.
Di questi, 217 (il 51 per cento) sono stranieri.
 

Rino Tommasi