19/10/2012 13:57 CEST - Rassegna

Vinci e Seppi con Lorenzi Tre italiani ai quarti indoor (Martucci); Il Bonacossa ai soci «È un atto d'amore» (Sonzogni); Il tennis è un gioco (l'amicizia no) (Giordano)

19 ottobre 2012

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Rubrica a cura di Stefano Pentagallo

Vinci e Seppi con Lorenzi Tre italiani ai quarti indoor

Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport del 19.10.2012

Vinci, Seppi, Lorenzi: tre italiani nei quarti nei tornei sul cemento indoor europei. Come da pronostico, Roberta Vinci, numero 15 della classifica mondiale e 1 del tabellone in Lussemburgo supera Anne Keothavong (83 Wta, lucky loser, ripescata dalle qualificazioni), in un'oretta lottando soprattutto nel primo set. Oggi, in diretta SuperTennis dalle 17, avrà un ostacolo ben superiore nell'ex numero 1 del mondo (ora 41) Venus Williams, al rientro dagli Us Open. Che, nel primo set oscilla da 4-0 a 4-5 prima di imporsi al tie-break e nel secondo stacca Mona Barthel (n. 37) dopo un lungo tira e molla solo sul 6-4. I precedenti Venus-Vinci sono 2-0 con appena 5 games a match concessi dalla statunitense sul cemento nel 2010, quando però la maggiore delle famose sorelle era fra le prime 5 del mondo mentre la tarantina era collocata oltre le prime 50.

Favorito Anche il successo di Andreas Seppi, 25 del mondo e 2 di Mosca, contro Sijsling (n. 77) era previsto, ma l'allievo di Max Sartori chiude in due set senza sprecare energie che gli serviranno oggi contro il giapponese Ito (n. 63), verso una possibile semifinale contro il vincente di Rosol-Jaziri.

Servizio La sorpresa azzurra arriva dal 30enne di Siena Paolo Lorenzi (n. 82 del mondo) che, a Vienna, raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di un torneo Atp ed è il primo a stupirsi: «Perché ci sono riuscito sul duro e indoor, e non sulla terra rossa che è la mia superficie. Anche se ultimamente con coach Galoppini mi sono allenato su questi campi, e quest'anno ho giocato sul cemento americano». Paolo, che quest'anno ha anche raggiunto la miglior classifica (n. 69) è molto contento «soprattutto del servizio. Nel primo turno contro Paire ho concesso appena due palle-break e ora contro Pospisil appena una». Così può esprimere la sua tecnica più completa rispetto ai monocordi picchiatori: «Sto andando di più a rete». Mantenendo sempre buone percentuali in risposta: «Contro il canadese ho avuto 4 palle break». Un'arma fondamentale nei quarti contro il gran servitore mancino Muller (n. 81, ma già 42): «Non ci ho mai giocato contro, o almeno non mi ricordo, ma queste sono le sue superfici. Spero che non sia in una gran giornata di battuta. Di certo cercherò di giocarmi le mie chance». Per la cronaca, ci ha giocato, 8 anni fa a Torino, e ci ha perso. Intanto, il n. 1 del torneo e 8 del mondo, Del Potro, al rientro dopo i nuovi problemi al polso, ha bisogno di 59 ace per domare in tre tie-break il qualificato Brands (n. 111).

Il Bonacossa ai soci «È un atto d'amore»

Cristian Sonzogni, Gazzetta dello Sport Milano & Lombardia del 19.10.2012

La prima svolta arrivò nel 2009. La seconda potrebbe arrivare domani. Il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa è a un passo da un momento storico. Una rivoluzione copernicana. Tre anni fa la società immobiliare creata appositamente comprò l'area di circa 25 mila metri quadrati dalla famiglia Bonacossa, che si era decisa a vendere, per proteggere il futuro del club.

II cerchio «Una posizione presa per fare in modo — sottolinea il presidente del circolo Enrico Cerutti — che nessuno potesse pensare di destinare quel terreno a uno scopo diverso dal tennis». Furono circa 400 i soci che decisero di acquistare una quota. E domani l'assemblea avrà la possibilità di chiudere il cerchio, portando anche i restanti soci (poco più della metà del totale) a diventare un po' «padroni» del club tennistico. «Una soluzione intelligente — sottolinea l'imprenditore Sergio Tacchini, ex giocatore ed ex presidente — già sperimentata con successo in tante realtà spagnole».

Soci L'obiettivo è duplice. Da una parte, dare la possibilità al circolo di investire nell'ammodernamento delle strutture. Dall'altra, far sentire i soci ancora più coinvolti. «Si tratta principalmente — continua Cerutti — di una questione affettiva. Acquistare una piccola parte della struttura porta a un senso di appartenenza diverso rispetto al pagamento della quota da esterno». Per cambiare nella forma, ma anche nella sostanza. Per esempio dotando il Centrale di un impianto di illuminazione. Oggi, sui campi di via Arimondi, c'è il coach comasco Riccardo Piatti che, insieme all'ex pro croato Ivan Ljubicic e al suo staff, coordina il lavoro dei maestri. Chiude il presidente Cerutti: «Vedere la passione che uno come Ljubicic, che è stato numero 3 al mondo, mette nel proprio lavoro, lascia senza parole». La stessa passione in una causa comune che ora il Tc Milano Bonacossa chiede ai suoi soci. Per un futuro all'altezza dei suoi 119 anni di storia.

Intervista a Sara Errani e Roberta Vinci - Il tennis è un gioco (l'amicizia no)

Andrea Giordano, Grazia del 25.10.2012

ROBERTA VINCI: tarantina, classe 1983, attuale n. 15 della classifica di singolare e n. 1 del mondo nel doppio in coppia con Sara Errani.
Le sue passioni oltre al tennis?
«La musica. In genere ascolto quella italiana, in particolare Alessandra Amoroso, che prima di una partita mi rilassa e allo stesso tempo mi carica moltissimo. Inoltre, quando posso, vado volentieri al cinema: adoro le commedie romantiche!».
Il suo rapporto con la moda?
«Non sono una fashion victim. Spendo e compro un capo o un accessorio solo quando veramente trovo qualcosa che mi piace. Resto comunque orientata verso un look molto semplice e comodo, dai jeans alle T-shirt. A volte, però, mi concedo un bel paio di scarpe con i tacchi. Ogni tanto è bello sentirsi donna…».
Che cosa c'è nel suo futuro?
«Una famiglia: amo molto i bambini e spero tanto, un giorno, di diventare mamma. Ma non voglio lasciare l'ambiente del tennis: mi piacerebbe insegnare ai più piccoli, trasmettendo loro tutta la mia passione e le mie emozioni».

SARA ERRANI: bolognese, classe 1987, attuale n. 8 della classifica di singolare e n. 1 del mondo nel doppio in coppia con Roberta Vinci.
Le sue passioni oltre al tennis?
«La musica: è molto importante, è sempre presente nelle mie giornate e prima delle partite mi dà una grande carica. I miei artisti del cuore? Non ho particolari preferenze, ascolto molti generi diversi».
Il suo rapporto con la moda?
«Non sono un'esperta. Se dopo la "Grande sfida" (torneo a quattro che si disputerà al Mediolanum Forum di Assago il primo dicembre. In campo: Vinci, Errani, Sharapova, Ivanovic, ndr) ci fosse la possibilità di conoscere un "Grande stilista" come Giorgio Armani... be', per me sarebbe un onore».
Per lei il 2012 è stato...
«Un anno straordinario, con pochissimi rimpianti. Uno è sicuramente legato alle Olimpiadi di Londra: ci tenevo tantissimo a vincere una medaglia con Roberta. Purtroppo il sorteggio ci ha penalizzate. Pazienza, ci riproveremo sicuramente nel 2016 a Rio de Janeiro. E una promessa!».

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