04/11/2012 12:17 CEST - WTA SOFIA

Il cuore di Roberta non basta La finale è Petrova-Wozniacki

TENNIS - Roberta Vinci (audio) deve cedere dopo 2h42' di lotta ad una Petrova (audio) più fresca nelle fasi finali. La russa affronterà Wozniacki (audio), che ha superato 64 61 Tsvetana Pironkova. Giulia Vai e Ivan Mrankov

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Roberta Vinci (Photo by Adam Pretty/Getty Images)
Roberta Vinci (Photo by Adam Pretty/Getty Images)

C. Wozniacki b T. Pironkova 64 61

Partita segnata dall’infortunio subìto da Pironkova sul 3 pari del primo set: l’intervento del fisioterapista per un problema alla gamba sinistra fornisce un chiaro indirizzo al match. L’unico momento di incertezza avviene sul 4 pari 0-30 servizio Wozniacki: la danese recupera, breakka l’avversaria dopo 50 minuti e si lancia in un parziale di 7 giochi consecutivi. Non concede mai palle break, anzi sul 5 a 0 spreca 3 match point. In un’ora e 34 minuti Wozniacki vince e accede alla 4° finale di stagione e soprattutto alla possibilità di rientrare nelle top 10.

"Ho giocato ad un livello molto alto nel primo set ma Caroline non sbaglia mai, e' il suo punto forte, e ti costringe a forzare molto" ha detto la Pironkiva in conferenza stampa che, come ieri, si è tenuta interamente in bulgaro e non ha previsto la traduzione in inglese. "Nel secondo set mi sono sentita affaticata e complice una piccola contrattura che ha richiesto un medical time out il mio livello di gioco e' sceso molto".

"Come mai dopo l'US Open ho cambiato marcia e ho ottenuto 18 vittorie e solo 2 sconfitte? Sono tornata al mio vecchio gioco, i miei vecchi allenamenti" ha spiegato Wozniacki, che dagli Us Open si è tornata ad allenare con papà Piotr. "E subito ho ricominciato a divertirmi e a sentirmi felice di stare in campo".

N. Petrova b R. Vinci 67 (8) 61 64


Seconda semifinale decisamente più intensa della prima, senza lieto fine per l’Italia. Vinci non sfrutta le tante palle break avute (10!) e la russa ne approfitta per accedere alla finale. Merito a Roberta che ci prova fino all’ultimo ma la potenza e la costanza di Petrova, soprattutto al servizio, emergono con il procedere della partita.
A parte la palla break iniziale, l’italiana gioca con sorprendente sicurezza, riesce a entrare nello scambio esibendo colpi davvero incredibili e facendo fondamentalmente la partita. Petrova con le prime di servizio riesce a mantenere i suoi turni, nonostante conceda 3 palle break consecutive sul 4-3 e due set point sul 5-4 e sul 6-5. Si salva con ace e prime palle precise ma in risposta commette troppi errori non forzati - soprattutto di rovescio - cerca di chiudere gli scambi a rete ma un paio di pallonetti di Vinci le consigliano diversamente. Si arriva al tiebreak. Si capisce da subito che l’obiettivo è tenere il proprio servizio: si scambiano minibreak e alternano errori a grandi colpi. Entrambe ottengono più set point ma alla fine la spunta Vinci 10-8 in un’ora e 2 minuti.
Nel secondo game del secondo set la russa ha la prevedibile reazione alla perdita del primo set e ottiene 3 palle break consecutive annullate da Vinci. Nel turno successivo Petrova riesce a breakkare l’avversaria. Sul 3-1 però concede due palle break che l’italiana non sfrutta. Nonostante le parole di incoraggiamento del suo coach Cinnà al cambio campo, Vinci non riesce più a fare la partita, dando possibilità alla russa di crescere e sbagliando di meno, di ottenere il break che le permette di chiudere facilmente il secondo set 6-1 in 30 minuti.
Il terzo set offre in apertura una palla break a Vinci che però non riesce a sfruttare. Sull’1 pari ha una chance Petrova ma neanche lei ha successo. Si susseguono i servizi senza grandi problemi; Roberta sembra un po’ più stanca e sul 3 pari concede tre palle break: si salva. Anche nel turno successivo ne concede due, sulla seconda sbaglia e manda Petrova a servire per il match. Qui Vinci non molla, anzi guadagna due palle break annullate dall’ottimo servizio della russa che chiude dopo 2 ore e 42 minuti di battaglia per 6-7, 6-1, 6-4.

Giulia Vai

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