Berdych esclusivo sulla Davis

TENNIS - Berdych ha vinto 60 partite finora. "Vorrei chiudere con 62 vittorie e mezza". Vuole portare la seconda Davis della storia ai cechi. Coach e trainer in giacca e cravatta per una scommessa perduta con Tomas. Da Londra, Mastroluca

L'eleganza, recita il payoff di una notissima casa di orologi, è un'attitudine. A volte, però, è un segno che vuol dire qualcos'altro. È il caso di Tomas Krupa e David Vydra, coach e trainer di Tomas Berdych, che si sono presentati al suo angolo, durante il match con Djokovic, in giacca e cravatta nera... per una scommessa persa.

“Ci eravamo accordati che si sarebbero vestiti eleganti se dopo Shanghai avessi vinto sette partite” ha detto (alla collega Martina Kucerova che ci ha poi raccontato tutto). “Già a Stoccolma le avevo vinte, ma mi hanno detto che avrei dovuto vincerne altre due: ci sono riuscito a Bercy e allora qui hanno dovuto presentarsi vestiti così”.

Non c'è nessuna scommessa, però, per la finale di Coppa Davis che per la prima volta dal 1995 si giocherà nella stessa nazione di quella di Fed Cup.Solo gli Stati Uniti hanno vinto Davis e Fed Cup nello stesso anno, ma non nella stessa citta'. La finale si disputerà alla O2 Arena, dove le ragazze ceche hanno da poco festeggiato il titolo in Fed contro la Serbia: le finali delle due competizioni a squadre non erano mai state ospitate nello stesso impianto.

Berdych, che finora ha vinto 60 partite in stagione, vorrebbe chiudere l'anno con “62 vittorie e mezzo”: tradotto, portando a casa i due singolari e il doppio in Davis. Tre punti che porterebbero alla Repubblica Ceca la sua seconda “insalatiera”, la prima dopo la scissione dalla Slovacchia. L'unico titolo, infatti, resta quello del 1980, sempre a Praga, con l'allora Cecoslovacchia aiutata e non poco dai furti del giudice di sedia, l'ingegnere informatico Antony Bubenik. Le chiamate casalinghe, soprattutto ai danni di Panatta, che vede sfumare nel primo singolare un vantaggio di due set e perde 6-4 al quinto da Smid, si sprecano.

Il tifo azzurro è incessante e la polizia locale arriva a sequestrare uno dei nostri supporter, Massimo Barca, fratello di Luciano, parlamentare del Partito Comunista Italiano (deceduto ieri). Il presidente della Federazione, Paolo Galgani, vieta a Panatta di riprendere il gioco fino alla liberazione di Barca. In doppio Panatta e Bertolucci, pur avanti di due set a uno, cedono al quinto contro Smid e Lendl che firmano il 3-0. Gli errori di Bubenik spinsero i vertici dell'ITF a cambiare le regole e utilizzare arbitri stranieri a partire dal 1981.

“Mi sento un po' stanco” ha ammesso Berdych. E Ferrer non è stanco?, gli chiedono. “No, lui no, non è stanco mai, non glielo chiedete nemmeno”.

Alessandro Mastroluca