19/11/2012 22:45 CEST - DAVIS CUP

Questa Davis vale oro

TENNIS - La Coppa Davis è uscita benissimo da questo weekend. E la gloria e l'importanza del trofeo non possono essere messe in discussioni per una manciata di defezioni. Federico Romagnoli

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la squadra della Repubblica Ceca con l'insalatiera Davis 2012 (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
la squadra della Repubblica Ceca con l'insalatiera Davis 2012 (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

Qual è oggi come oggi il reale valore della Davis? Beh, enorme. Davvero, rispondereste in qualche altra maniera?

Tolti gli Slam, c'è davvero un altro torneo che faccia piacere ai giocatori come la coppa Davis? Magari non ci si partecipa sempre perché con i suoi scontri tre su cinque e spalmati lungo tutta la stagione può essere impegnativa anziché no, soprattutto per quei giocatori che vincono parecchi tornei e arrivano a giocare intorno alle novanta partite l'anno. Però tutti i più grandi almeno una volta nella carriera si sono impegnati seriamente per vincerla, alcuni giocando addirittura sia il singolare sia il doppio. Così come hanno fatto in quest'ultimi tre giorni Berdych e Stepanek infatti, in passato anche giocatori di calibro ben maggiore come Borg, McEnroe, Sampras, Becker, Lendl l'hanno vinta giocando tutti e tre gli incontri.
Nel 1995 Sampras perse in semifinale al Masters, ma vinse la coppa Davis in una finale drammatica, in cui dopo il primo rubber venne trascinato fuori dal campo moribondo. Vogliamo chiedergli se darebbe via quella Davis per prendersi quel Masters? La risposta mi appare a dir poco scontata.

Purtroppo in un'epoca in cui non si muove foglia che Federer non voglia, il fatto che lui dichiari di non esserci troppo interessato (e probabilmente è vero, o all'apice della sua carriera avrebbe potuto vincerla giocando anche il doppio, come fecero i signori sopra elencati), porta molti a dire che il torneo abbia perso di interesse e non valga poi più di tanto. Non vale poi più di tanto? Si gioca tre su cinque, vede partecipare tutte le nazioni con i giocatori migliori, trova nel suo albo d'oro tutti i più grandi campioni del passato, nonché buona parte di quelli recenti, possiede un'atmosfera unica che non appartiene a nessun altro torneo del circuito e esiste sin dal 1900. Che altro gli si potrebbe chiedere, onestamente?

Inoltre, quando meno te lo aspetti, offre a quei giocatori come Stepanek, galvanizzandoli mediante il pubblico, di passare alla storia dopo una carriera buona ma con molti meno frutti di quanto si sarebbe sperato. Un oscar alla carriera, ha detto qualcuno, di quelli che si danno a chi non è mai riuscito a vincerne uno: ci somiglia molto, e Radek lo ha meritato in pieno.
Immaginate che bagarre mediatica avverrebbe in Italia se i nostri giocatori riuscissero a vincerla, e basti questo a dimostrare quanto in realtà la Davis non abbia smaltito una briciola del suo prestigio.

Inoltre, per cortesia, impariamo a giudicare i campioni dai tornei che hanno vinto, e non i tornei dai campioni che li hanno vinti. Quest'ultimo è un gioco veramente perverso, che può solo far male al tennis. Federer non ha vinto la Davis? Fatti suoi, non fatti della Davis. Le Olimpiadi non sono un grande torneo perché le ha vinte Massu? Falso. Grande Massu a averle vinte, invece!
Il torneo della vita capita a molti, a lui è capitato alle Olimpiadi, ad altri nella Davis (come dimenticare l'eroica campagna di Nicolas Escudé nel 2001?), ad altri negli Slam (Andrés Gomez, Gaston Gaudio e via dicendo), ad altri al Masters (Nalbandian). Scusate la divagazione, ma ripeterei questo concetto a ogni articolo pur di farlo passare.

La vittoria di ieri dunque ha un grande valore e fornisce non poco lustro alla carriera di Stepanek (che è comunque arrivato a essere numero 8 del mondo, non il primo degli sprovveduti), e diciamolo, anche a quella di Berdych (che finora aveva solo Parigi-Bercy 2005 come titolo di un certo peso): brutta la sconfitta con Ferrer, ma dopo essere stato in campo sette ore ci può stare, soprattutto considerando che Ferrer in questo finale di stagione ha perso una sola partita indoor su quindici che ne ha giocate.

Se ci fosse stato Nadal il risultato sarebbe stato diverso? Può darsi. Ma non c'era, fine dei discorsi. Anche mio nonno con una ruota sarebbe stato una bellissima cariola del resto...

Federico Romagnoli

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