La Vinci si confessa "La mia stagione da 9"

TENNIS – Intervista a Roberta a pochi giorni da "La Grande Sfida", in programma sabato a Milano con Errani, Sharapova e Ivanovic: "Maria saluta a volte sì a volte no, Ana invece è una ragazza solare. Il balletto con Sara? Vedremo…". Alberto Giorni

Intervista pubblicata su “Il Giorno” il 28-11-2012

Insieme all’inseparabile Sara Errani, è la leader del tennis italiano. Indimenticabile il 2012 di Roberta Vinci: otto titoli in doppio tra i quali Roland Garros e US Open, quarti in singolare a New York e il n°16 del ranking mondiale. La tarantina e la romagnola sono la coppia n°1 del mondo e hanno appena vinto il “Wta Award” come miglior doppio del 2012.

Le potremo ammirare dal vivo sabato 1° dicembre alle 16 insieme a Maria Sharapova ed Ana Ivanovic: al Forum di Assago va in scena «La Grande Sfida» (organizzata da MCA Events). Ci sono ancora biglietti disponibili e conviene affrettarsi: tutte le informazioni su www.ticketone.it e www.lagrandesfida.net/biglietti.

Roberta, che voto dai alla tua stagione?

«Un 9 abbondante. Venivo da un 2011 ricco di soddisfazioni e avevo un po’ di pressione. A inizio anno non pensavo di ottenere questi risultati, di certo ci speravo: il lavoro paga».

Qual è stato il momento più emozionante? E quello meno positivo?

«In doppio con Sara abbiamo vinto quasi tutto, i quarti agli US Open sono stati storici, poi ho ottenuto il titolo di Dallas in un periodo in cui non stavo giocando bene. Il rammarico è la sconfitta in doppio nel torneo olimpico contro le sorelle Williams: ci tenevamo a conquistare una medaglia per l’Italia, purtroppo ci è toccato un sorteggio sfortunato».

Con Sara formate una coppia molto affiatata. Qual è il vostro segreto?

«L’amicizia che ci lega, siamo come sorelle. Parliamo molto e anche in campo ci capiamo al volo. Pure i successi in singolare derivano da questo: ci stimoliamo in una competizione positiva che ci spinge a superarci a vicenda».

Di recente avete anche trascorso insieme una meritata vacanza alle Maldive…

«Ci voleva per staccare: una settimana di sole, mare e riposo senza pensare al tennis. Ci siamo ben guardate dal prendere in mano i racchettoni da spiaggia!».

E ora arriva «La Grande Sfida». Hai mai giocato a Milano?

«Vi ho disputato diversi tornei giovanili come l’Avvenire e il Bonfiglio e un incontro di Fed Cup contro la Svezia al Tc Bonacossa. Non vedo l’ora di scendere in campo: sarà una festa e spero invoglieremo un po’ di gente a giocare a tennis».

La Sharapova dall’esterno sembra molto fredda e distaccata. Com’è nello spogliatoio?

«Sta sempre sulle sue, saluta a volte sì e a volte no, dà poca confidenza; mi auguro che a Milano si conceda un po’ di più. Invece la Ivanovic è completamente diversa: è una ragazza semplice ed educata, sempre sorridente e fa i complimenti dopo un bel match».

Te ne avrà fatti tanti a Montreal, quando l’hai battuta 6-0 6-0…

«E’ stata una partita particolare, in cui io mi sono espressa molto bene e lei così così: ci vuole anche fortuna per chiudere un match con quel punteggio. Ero ovviamente contenta per la vittoria, ma mi è un po’ dispiaciuto che sia capitato contro di lei». 

L’anno scorso, a Milano, Pennetta e Schiavone hanno dato vita a uno scatenato balletto sulle note di Michael Jackson. Tu e Sara siete pronte a riproporre la danza «petto-dito-mano» con cui avete festeggiato agli US Open?

«Ce lo chiedono tutti: non abbiamo preparato niente, se ci sarà l’occasione vedremo…».

Te la senti di lanciare un appello ai milanesi? Venite a vedere «La Grande Sfida» perché…

«Perché potrete vedere la Vinci e la Errani! Mica solo la Sharapova…».

Alberto Giorni