Wozniacki imita Serena: un gesto razzista?

TENNIS - Durante un'esibizione contro Sharapova in Brasile, Wozniacki ha imitato Serena Williams. Si è imbottita seno e posteriore con un asciugamano e replicato mosse e grunting. Ma non tutti l'hanno presa bene. Per qualche spettatore e opinionista di colore si è trattato di un gesto razzista. Alessandro Mastroluca

Per qualche ragione ai tennisti piace imitare gli altri tennisti. Anche Caroline Wozniacki si è divertita, durante una recente esibizione contro Maria Sharapova, a prendere in giro Serena Williams. Non è la prima a farlo (l'aveva fatto anche Andy Roddick) e nemmeno la prima volta. Anche l'anno scorso, così come qualche giorno fa in Brasile, per far ridere si è imbottita con un asciugamano il seno e il posteriore. Ma non tutti si sono divertiti.

Blogger e giornalisti di colore hanno anzi attaccato il gesto, l'hanno considerato una presa in giro razzista. Su Tumblr le opinioni degli utenti sono particolarmente risentite. “Non è un divertimento innocuo” si legge, “è razzismo bello e buono. Prendere in giro il corpo di una donna nera per ridere? Divertente, davvero molto divertente”. Un altro blogger rincara: “Così una ragazza bianca può fare una cosa del genere, ma Serena Williams non può accennare un crip walk per celebrare una vittoria?”. Il riferimento è alle polemiche per il balletto con cui ha festeggiato il trionfo olimpico. Il crip-walk è la danza macabra nata a Compton, con cui i membri della gang dei Crips accompagnavano le uccisioni o i pestaggi dei membri della gang rivale dei Bloods. Oggi è semplicemente una danza hip-hop, il legame con le bande criminali si è perso, ma Serena non ha perso il legame con Compton. Quella Compton da cui è scappata per inseguire un sogno, quella Compton in cui la sorella maggiore, Yetunde, ha trovato la morte in una sparatoria.

“E' incredibile” prosegue l'autore del commento, “come le persone possano girare in caricatura il corpo e la sessualità di una donna nera”.

Sul sito di Ebony, storico mensile di riferimento per la popolazione afro-americana, il giornalista e blogger Michael Arceneaux scrive, in un articolo intitolato 'Sul corpo di Serena non si scherza': “Mentre molti hanno lodato le famose curve dell'icona del tennis, Serena è stata anche oggetto di grande derisione per le sue forme (…), soltanto per essere una donna nera con un corpo cesellato in un mondo in cui la star è convenzionalmente bionda e magrissima. Non c'è niente di divertente nel vedere una persona che rispecchia questo desiderato 'standard' estetico e prende in giro le curve di Serena Williams”.

Una reazione così è forse un'ulteriore dimostrazione che il razzismo, come ha scritto Arthur Ashe nel suo meraviglioso libro di memorie, “Days of Grace”, “crea intolleranza nelle persone che lo subiscono. Il razzismo genera una condizione per cui lo stare sulla difensiva diventa una risposta istintiva”. La razza, aggiunge, “è il peso più pesante che ho portato nella vita. È un peso doppio. È difficile fare i conti col razzismo; ma è altrettanto duro lottare contro la miriade di effetti che il razzismo induce nei neri, contro i modi in cui le dure condizioni nelle quali molti di noi vivono hanno portato allo sviluppo di schemi comportamentali distruttivi”.

Il video dell'imitazione, che ha quasi 20 mila visualizzazioni, raccoglie commenti eterogenei. Si va da “sta imitando Serena, non la sta prendendo in giro” a “è un'imitazione di Serena, si applica solo a lei non a tutte le donne di colore: prendetela un po' più alla leggera” a letture del tipo 'La volpe e l'uva': “Cerca di attirare l'attenzione, non raggiungerà mai il livello della persona che sta cercando di imitare. Se davvero volesse imitarla, dovrebbe cominciare a vincere i grandi tornei, insomma a essere una campionessa”.

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Alessandro Mastroluca