01/01/2013 13:25 CEST - Tennis flash
1.1.2013
E' un miracolo, o un mezzo enigma del nostro tempo, Serena Williams. Intervento agli alluci, una settimana fa, saltando un'esibizione in Thailandia, poi due successi senza discussioni a Brisbane.
E dal piccolo al grande il passo è breve: da un lato la moda e il gossip che distraggono , e poi gli show, la pubblicità, la televisione...basta quindi un pò di volontà, qualche lampo di classe mista a potenza, una forma fisica che c'è e non c'è, e in campo tutti sotto...sotto il suo talento e la sua grinta. Negli ultimi anni la stessa tiritera. E la stessa domanda che ci ronza: quando si deciderà la tigressa della Florida ad una stagione fatta bene, dopo annate trionfali ma a metà, e infortuni permettendo?
Chiaro quindi che il punto è: può riuscire, se la testa c'è, in quello che Connolly, Court Smith e Graf nell'ordine sono riuscite, e cioè il Grande Slam, sempre se lo volesse?
In effetti "Serenona", che un Grand Slam l'ha fatto anche se "sporco", a cavallo del 2002-2003, non lo nasconde. Lo vuole anzi, è un suo obiettivo. Le parole, limpide come il cristallo, senza troppe forme, etichette e cerimonie a cui spesso siamo abituati: "E' un sogno possibile, ma credo che chiunque voglia vincere a Melbourne abbia in mente questo traguardo, Victoria o Maria sicuramente".
La russa però si smarca, ma senza cedere troppo l'onore delle armi: "Beh, Serena è la più titolata: ha i numeri dalla sua parte, avendo vinto gli ultimi due. Ma certamente sarà dura: quanto non lo so".
Quanto invece, secondo voi?
Davide Uccella