22/01/2013 11:32 CEST - Tennis flash

US Open: si parla di boicottaggio, Murray frena

22.1.2013

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Australian Open sensibili sulla questione montepremi, lungimiranti, controcorrente. E' stato detto in più salse, ed è questa l'opinione di massima tra i giocatori, con l'aumento del 20% dei premi per chi esce al primo turno, oltre ad un extra di 1000 dollari per le spese di viaggio (offerti però a tutti i giocatori, inclusi i nababbi del circuito). E del boicotaggio minacciato l'estate scorsa? Ovviamente nessuna traccia: viste le decisioni prese da Tennis Australia, non avrebbe avuto più senso.

Quello che invece potrebbe restare per gli Us Open, che hanno finanziato un incremento molto più risicato (12% circa). E come si sa, non è il primo motivo di polemica verso lo Slam di fine stagione,  già iper-criticato dai giocatori per una programmazione controversa, troppo fedele alle esigenze televisive e di
business. Per l'anno prossimo, in via sperimentale, ci sarà un giorno di pausa tra semifinali e finali: la finale donne si giocherà domenica pomeriggio, al sabato restano solo le semifinali uomini in sessione pomeridiana con finale spostata al lunedì, piegandosi ad un dato di fatto degli ultimi cinque anni, con ben tre atti finali posticipate per il maltempo.

Pare ci siano stati incontri informali tra i giocatori per discutere sull'argomento, ma Andy Murray depenna il tema: "E' vero, ci siamo visti, ma si tratta di un torneo ancora lontano dai nostri programmi, e speriamo che la USTA capisca che lo spettacolo lo facciamo soprattutto noi, non gli sponsor. Non ci piace l'idea della finale il lunedì, sembra una specie di resa. Noi però non ci arrendiamo". Insomma, una smentita che non smentisce.

Davide Uccella

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