22/01/2013 20:47 CEST - AUSTRALIAN OPEN 2013

Stephens, sarai una vera Williams?

TENNIS - Sloane Stephens affronta per la prima volta in uno Slam l'idolo Serena Williams: le due Americhe, quella giovane e quella "vecchia". L'Azarenka ha invece la Kuznetsova, che è avanti 4-3 negli h2h. Riccardo Nuziale

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Sloane Stephens
Sloane Stephens

[3] SERENA WILLIAMS (USA #3) vs. [29] SLOANE STEPHENS (USA #25)
PRECEDENTI: 1-0

2013 BRISBANE HARD O Q WILLIAMS 6-4 6-3

Per trovare due statunitensi nei quarti Slam bisogna tornare indietro di quasi tre anni, Wimbledon 2010, con Serena e Venus; per trovarne due in un quarto Slam, ovvero entrambe nello stesso match, bisogna imporre dietrofront alle lancette dell’orologio addirittura fino al 2008, con le due sorelle l’una di fronte all’altra a New York.

Ma il match tra la più vincente giocatrice degli anni 2000 e Sloane Stephens ha un sapore speciale che questi fatti non fanno apprezzare in pieno. È la prima sfida major tra la fuoriclasse e quella che per più fattori - dalla nazionalità al colore della pelle, dalla tipologia di gioco al suo stare in campo -  viene considerata come la sua naturale erede.

Si sono affrontate recentemente e la “piccola” di casa Williams, pur vincendo senza grossi problemi, le ha predetto un futuro da campionissima. Ruffianeria d’ufficio? Solitamente Serena non ne è il tipo.

Finora l’unico momento di panico Serena l’ha avuto dalla caviglia nel primo turno, lasciando in quattro partite 8 game e restando in campo 4 ore e 12 minuti, mentre la Stephens ha dovuto sudare per uscire vincitrice dal “ballo delle debuttanti” (challenge round per affrontare la più forte) contro l’amica Laura Robson, sconfitta 7-5 6-3, e soprattutto Bojana Jovanovski, regolata solo 7-5 al terzo.

In caso di vittoria Serena eguaglierebbe la sua migliore striscia vincente di sempre, 21 partite vinte consecutivamente (impresa riuscitale due volte, nel 2002 e nel 2003) e continuerebbe la sua corsa verso la riappropriazione del n.1 mondiale, che la renderebbe la regina più anziana della storia del ranking WTA (per ora è Chris Evert, 30 anni e 11 mesi). La Stephens, 19 anni, con l’ingresso in top 20 già assicurato, tenta di diventare la prima teenager a raggiungere una semifinale Slam dai tempi di Wickmayer e Wozniacki, che vi riuscirono nel 2009 a Flushing Meadows (la danese arrivò addirittura in finale). Lei che non ha ancora raggiunto una finale nel circuito maggiore, ma che l’anno scorso divenne la prima teenager statunitense a raggiungere gli ottavi del Roland Garros dai tempi della Serena del 2001. A dimostrazione della sua precocità (a fine 2012 era la più giovane top 50), della sua duttilità e della sua capacità di rinverdire certi paletti fissati anni fa dalla sua illustre connazionale.

Molto improbabile che riesca nell’impresa, la sua inesperienza (è al primo quarto major in carriera) e la forma di Serena lasciano poco spazio alle sorprese, ma chi meglio dei giovani sa essere iconoclasta? Chiunque uscirà vincitrice tra Azarenka e Kuznetsova ringrazierebbe di cuore.

Vada come vada, sarà bello vedere due bandierine a stelle e strisce nei livescore: questa nazione – e la sua filosofia tennistica – manca davvero molto ai piani alti odierni, sia maschili che femminili.

[1] VICTORIA AZARENKA (BLR #1) vs. SVETLANA KUZNETSOVA (RUS #75)
PRECEDENTI: 3-4

2007 US OPEN HARD O R16 KUZNETSOVA 6-2 6-3
2008 MIAMI HARD O R32 KUZNETSOVA 1-6 7-5 6-0
2008 FRENCH OPEN CLAY  O R16 KUZNETSOVA 6-2 6-3
2009 MIAMI HARD O S AZARENKA 6-3 2-6 7-5
2009 ROME CLAY  O S KUZNETSOVA 6-2 6-4
2012 INDIAN WELLS HARD O R32 AZARENKA 6-1 6-2
2012 MADRID CLAY  O R64 AZARENKA 7-6(5) 6-4


Partita che comporta solo insidie per la numero 1. Che ha tutto da perdere (ranking, credibilità, prestigio) in un incontro che la vede indubbiamente favorita ma che potrebbe diventare un calvario, qualora la sua avversaria dovesse scendere dal lato astronomicamente e astrologicamente giusto del letto.

Vedere Svetlana Kuznetsova alla 75a posizione del ranking mondiale fa riassaporare il vedere Marat Safin pressappoco in quelle zone di classifica: due titoli Slam, altrettante finali e tanto, tanto talento non appoggiato da adeguata abnegazione agonistica, oltre che problemi fisici di varia natura.

Ma riportare i campioni ad assaggiare certe vette, la seconda settimana di uno Slam, può essere estremamente dannoso per chiunque, soprattutto per chi, come Vika, è sotto negli h2h per 4-3. Vero, ha vinto tre degli ultimi quattro incontri, ma l’anno scorso la Kuznetsova, che gioca qui il suo primo Slam da non testa di serie da Parigi 2003, era lontanissima dai suoi standard, che ora, pur non avendoli raggiunti, ha riavvicinato; basti pensare che nel 2012 il suo bilancio contro le top 10 è stato 0-3, in questo primo mese di 2013 è 3-0 (due volte la Wozniacki e una la Kerber).

Già top 50 con questo risultato, la russa - campionessa 2012 del torneo di doppio - rientrerebbe tra le prime 30 in caso di vittoria. L’Azarenka dovrà giocare meglio di quanto fatto finora, altrimenti rischia di venire travolta dai vincenti dell’ex numero 2 del mondo (sempre che questa abbia recuperato dalle fatiche dei match contro Suarez Navarro e Wozniacki).

 

Riccardo Nuziale

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