25/01/2013 15:49 CEST - Australian Open

Baldi fermato dal "nuovo Philippoussis"

TENNIS - Filippo Baldi si ferma in semifinale al suo primo Slam. Cede all'australiano Kyrgios, numero 1 ITF. "E' il più sviluppato di tutti, nessuno serve così". Nelle qualificazioni ha battuto anche a 212 kmh. In patria lo considerano il nuovo Philippoussis. Alessandro Mastroluca

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Filippo Baldi
Filippo Baldi

Arrivare in semifinale al debutto in uno Slam è di certo un buon segno per il futuro. E Filippo Baldi le ha provate tutte per far durare la sua semifinale, giocata su uno show court ("non è semplice se non ci sei abituato" ha detto Baldi, "gli out sono molto più larghi") contro l'australiano figlio di genitori greci Nick Kyrgios il più possibile. Ma non ce l'ha fatta. "Oggi è stato molto più forte di me" ha detto in conferenza stampa l'azzurro, sconfitto 62 61.

"Sapevo che sarebbe stato un match duro" ha detto, "ma penso abbia giocato così bene anche perché io non sono riuscito a impormi. Ho provato a cambiar qualcosa, a giocare in back, a scendere a rete, ma non c'è stato niente da fare. Sono comunque alternative di gioco su cui stiamo lavorando".

"Era un giocatore molto difficile, molto pesante: è più avanti di tutti, ha un servizio che non ha nessuno a livello junior, ed è anche quello più sviluppato a livello fisico". Kyrgios è la grande speranza del tennis australiano, e in patria lo considerano un po' un nuovo Philippoussis. Nick, che ha servito a 212 km/h nelle qualificazioni, almeno in campo lo ricorda abbastanza. "E' stato un ottimo giocatore con un gran servizio, posso in un certo senso modellare il mio gioco sul suo. Ma fuori dal campo... non sono così sicuro che sia un buon modello".

"Scud", però, nella sua carriera da junior si era fermato al massimo al numero 3 del mondo, mentre Kyrgios, che ha come idoli e punti di riferimento Federer e Tsonga, è da poco salito al numero 1. "E' una grande sensazione essere il miglior junior del mondo" ha detto.

L'anno scorso Kyrgios ha vinto il Roland Garros e Wimbledon in doppio e quest'anno ha mostrato di avere le qualità per iniziare il salto nei pro quando ha sconfitto Sam Groth nei playoff per la wildcard agli Australian Open. Ma nel match successivo, contro Matthew Barton, i crampi l'hanno fermato sul 4-0 in suo favore del quinto set ed è stato costretto a farsi aiutare per uscire dal campo. E' anche per questo che Wally Masur, ex numero 15 del mondo e coach della nazionale di Davis, ha insistito sull'importanza di non affrettare i tempi della "transizione dal ragazzo all'uomo".

In prospettiva, ha detto Masur al Canberra Times, può diventare la star del futuro. "E' grosso, sa come chiudere i punti, ed è quello che fanno i migliori giocatori del mondo. Per fare il salto di qualità deve capire quanto il tennis conti davvero per lui e quanti sacrifici sia disposto a fare per provare a diventare un grande giocatore".

Brent Larkham, coach dell'Australian Institute of Sport, lo vorrebbe vedere in Davis già dal prossimo anno. Ma Masur frena: "E' uno dei migliori prospetti d'Australia, ma non gli fai un favore se lo fai competere coi grandi troppo presto".

Da un anno Kyrgios sta lavorando con Des Tyson, ex coach dei "Woodies", le leggende del doppio Todd Woodbridge e Mark Woodforde. "Si sta svilupando", ha spiegato, "non diventi uomo così, dalla sera alla mattina, ma certo è sulla strada giusta".

Sulla strada giusta, al di là della sconfitta, è apparso anche Baldi, lucido in campo e fuori nell'analizzare la partita e individuare gli aspetti da migliorare. "Devo lavorare su pesantezza di palla, servizio e fisico". Adesso una settimana a casa, il tempo di andare a seguire dal vivo Italia-Croazia di Davis a Torino, poi una fase di preparazione in Argentina.

In finale Kyrgios affronterà il connazionale Thanasi Kokkinakis, nella prima finale tutta australiana agli Australian Open junior dal 1994, quando Ben Ellwood sconfisse Andrew Ilie. In semifinale, Kokkinakis ha sconfitto il croato Borna Coric, testa di serie numero 11, 63 62. Con Goran Ivanisevic a guardarlo sulle tribune, Coric ha pagato la poca consistenza alla risposta mentre Kokkinakis ha giocato meglio i punti importanti e ha fatto valere la maggiore qualità nelle accelerazioni lungolinea.

I due finalisti si sono incontrati due volte, con altrettante vittorie, sempre in tre set, di Kyrgios. La sfida più recente l'ha vinta 64 46 64 ai campionati nazionali under-18 dello scorso dicembre.

Alessandro Mastroluca

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