18/02/2013 11:26 CEST - ATP SAN JOSE

Milos Raonic cala il sipario

TENNIS - Milos Raonic offre una prestazione quasi impeccabile e firma la tripletta a San Jose. Haas sconfitto 6-4 6-3 in quella che sarà l'ultima edizione del torneo, tenuto per la prima volta nel 1889. Karim Nafea

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Milos Raonic
Milos Raonic

Tutto buio. Uno dei tornei più antichi del circuito, la prima edizione fu tenuta nel 1889, sparisce dalla mappa del tour nel continuo restyling imposto dalla corsa all'oro che dello sport professionistico è ormai parte integrante.
Finisce con un dominio triennale la storia, durata centoventicinque anni, del torneo di San Jose. Il panorama sportivo californiano perde un'altra attrazione; perdita cui si aggiungerà (se le mosse del sindaco Johnson e della città di Sacramento) la ricollocazione della franchigia NBA dei Kings, la quale per completare un balletto astrale di un certo livello, andrà/tornerà a Seattle riprendendo colori e nome dei Seattle SuperSonics.
L'unica altra volta in cui un giocatore aveva conquistato il torneo della baia per tre volte di fila era stata nel "preistorico" intervallo tra il 1955 ed il 1953 quando Tony Trabert monopolizzò l'evento.

A riuscirci nuovamente è stato Milos Raonic prendendosi la bella soddisfazione di essere l'ultimo vincitore del torneo. La finale con Tommy Haas è stata tennisticamente piacevole, più per merito dell’ex tedesco, ma troppo ben indirizzata per essere interessante. Il canadese di origine montenegrina infatti non ha mai faticato, proseguendo la tradizione che l’ha visto sempre vincente (12-0 complessivo, sempre in due set) a San Jose.
Semplicemente troppo solido col servizio per essere impensierito dall’ex numero 2 del mondo, pur bellicoso nell’ennesimo tentativo di risalire la classifica (è 18 ma punta ancora più in alto). Diciannove ace, 19, in nove game di servizio: come portarsi da casa un 30-0 automatico. Le palle break non esistono e così la partita. Raonic perde 11 punti in tutto (3 sulla prima, 8 sulla seconda) al servizio ed è ottimo nel pressare la seconda di Haas prendendosi per tre volte, in sette tentativi, la battuta dell’avversario. Il numero 14 del mondo ha anche completato un percorso netto invidiabile, tenendo tutti i 39 turni di servizio giocati in settimana.

Non c’è niente che potessi fare” ha chiosato Haas,” Non ho giocato male, ho semplicemente incontrato un giocatore che ha giocato in maniera fenomenale”.
Rimandanto l’appuntamento col quattordicesimo titolo per Tommy  che ha vinto tredici delle venticinque finali ATP disputate.

Questo è il quarto titolo nella bacheca di Raonic, oltre ai tre conquistati a San Jose c’è il sigillo di Chennai dell’anno scorso, che sale oltre quota 50 % come resa nelle finali (4 vittorie, 3 sconfitte).

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