19/02/2013 15:54 CEST - Elezioni coni

CONI: a sorpresa Malagò nuovo presidente

TENNIS - Smentiti i pronostici della vigilia. Giovanni Malagò, presidente del Circolo Canottieri Aniene di Roma, è il nuovo presidente del CONI. Ha battuto Raffaele Pagnozzi, segretario generale dal 1993, per 40 voti a 35. Per la sua candidatura ha scelto tre parole: "Fiducia, protagonista, coraggio". Amareggiato Binaghi: "E' stata un'imboscata". Alessandro Mastroluca

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Giovanni Malagò è il nuovo presidente del CONI
Giovanni Malagò è il nuovo presidente del CONI

Giovanni Malagò ha smentito tutti. E' lui il nuovo presidente del CONI. Ha sconfitto Raffaele Pagnozzi, segretario generale dal 1993, per 40 voti a 35, con una scheda nulla. Ancora ieri sera, secondo gli "exit poll", ovvero i presenti alle cene organizzate a Roma, come rivelano Repubblica e Gazzetta dello Sport, sembrava in vantaggio Pagnozzi.

"E’ facile vincere" ha commentato Malagò dopo l'elezione, "ma è più difficile mettersi nei panni di chi non vince. Da sportivo e in assoluta sincerità voglio fare un abbraccio a Lello. Farò di tutto per onorare la più importante carica di questo Paese".

Lo sconfitto rappresentava la continuità, tanto che Franco Carraro, presidente dell'assemblea, con un lapsus ha fatto il nome di Petrucci al posto di quello di Pagnozzi nel presentare i candidati. Pagnozzi ha accolto il risultato con fair play: "Credo sia doveroso fare un grande in bocca al lupo al presidente Malagò e alla sua squadra, sapendo che lo sport italiano sarà in grado di mantenere il trend che lo ho portato ai vertici nel mondo".

Pagnozzi comunque resterà fino al 2014 amministratore di CONI Servizi, che tra le altre cose ha costituito un'associazione in partecipazione con la Federtennis per l'organizzazione degli Internazionali d'Italia, i cui utili sono divisi al 50%.

"E' un cambiamento, e come tale obbliga tutti noi a metterci in gioco" ha commentato Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, direttamente coinvolto in quanto Malagò ha più volte dichiarato di voler eliminare il calcio dalla Giunta nazionale del CONI.

Malagò succede a Gianni Petrucci, non più rieleggibile e comunque nel Consiglio nazionale in quanto tornato presidente della Federbasket, una delle cinque federazioni che hanno cambiato vertice nell'ultima elezione. Gli altri neo-presidenti tra i 45 che fanno parte del Consiglio nazionale sono Giuseppe Abbagnale (canottaggio), Luigi Bianchi (triathlon), Alberto Brasca (pugilato) e Alfio Giorni (atletica).

Del Consiglio nazionale fanno parte anche i tre membri italiani del Cio (Carraro, Pescante e Cinquanta), 6 rappresentanti degli organi periferici del Coni, 9 rappresentanti degli atleti e 4 dei tecnici, 3 rappresentanti delle discipline associate, 5 degli Enti di promozione sportiva e uno delle associazioni benemerite.

Il segretario generale uscente, aveva ricevuto stamattina l'endorsement di Angelo Binaghi sulla Gazzetta dello Sport.

«Pagnozzi è il miglior dirigente sportivo italiano» ha detto Binaghi. «Noi del tennis conosciamo bene (Malagò) come dirigente e vorremmo evitare la stessa esperienza al mondo dello sport. E’ assai significativo che le sue federazioni di riferimento, il tennis e il nuoto, che lo hanno visto come dirigente, siano schierate con Pagnozzi. E sulla campagna elettorale dice: «Conoscendo Malagò, per la verità, mi aspettavo peggio». I suoi pronostici, «prenderà meno voti di Chimenti che nella sfida a Petrucci ne prese 24».

Proprio Chimenti, avversario di Petrucci nel 2009, sempre sulle pagine della Gazzetta, ha invece centrato in pieno l'esito del voto: «Sono sicuro che Malagò vincerà senza problemi. Sono convinto che Giovanni disponga di almeno 40 voti».

"Ha vinto una maggioranza rimasta nascosta dietro un muretto e che appena ha potuto ha sparato sul candidato presidente. Da noi in Sardegna si chiama imboscata", ha commentato un amareggiato Binaghi. "E' stato un risultato clamoroso e inaspettato, mi dispiace molto per Pagnozzi e Petrucci, perchè in questi 12 anni sono stati un'unica persona e hanno fatto un lavoro egregio. Il tennis è riconoscente verso di loro. Sono francamente dispiaciuto per la mancata riconoscenza nei loro confronti. Questo è lo sport, questa è la vita. Il mondo dello sport è fortemente diviso, tre persone hanno deciso il voto. Noi abbiamo tante persone in giunta e la situazione politica complessa. Franchi tiratori? Un eufemismo, quando uno va in pellegrinaggio... ieri eravamo 41 a cena ma ne avevamo almeno altri 3-4 impegnati in comizi elettorali e altrettanti arrivati stamattina sui quali pensavo avere certezze".

"Speriamo mi sia sbagliato anche nella valutazione del dirigente Malagò" ha concluso Binaghi, "perchè sull'uomo l'ho sempre rispettato, sul dirigente ho un'idea differente. Spero di essermi sbagliato per il bene del tennis italiano. È stato presidente degli Internazionali d'Italia a fine anni 90, e poi c'è stato contro nel 2004. Tutti maturiamo e cambiamo, soprattutto quando veniamo investiti di ruoli di grande responsabilità".

La visione del nuovo presidente

Nel suo discorso, che ha puntato più sulla visione e sull'emozione che sui punti programmatici, Malagò ha indicato le tre parole simbolo del suo messaggio, del suo progetto.

"Fiducia: quella fiducia reciproca che vi ho chiesto quando mi sono candidato e che molti di voi mi hanno dato, qualcuno con coraggio, qualcuno con più tranquillità, rispettando le rispettive situazioni personali;

protagonista: ho la fortissima volontà di rendere i membri attuali dell'assemblea coni protagonisti dello sport italiano. Vorrei che ognuno di voi si sentisse veramente al centro di quello che dovremmo e vorremmo portare avanti, a costo di fare riunioni informali antecedenti, per condividere le strategie;

coraggio: ci ho messo la faccia, mi sono esposto, ci ho messo cuore, anima, spero competenza, credo credibilità. Come tutti i padri ho cercato di trasmettere alle mie figlie l'onestà, il rispetto del dovere, il coraggio che serve nella vita e nello sport rappresenta la vita, che è la più bella rappresentatività della vita".

Chi è Giovanni Malagò

54 anni il prossimo 13 marzo, Giovanni Malagò è padre di due gemelle di 25 anni, Vittoria e Ludovica, avute da Lucrezia Lante della Rovere. A loro è andato il suo primo pensiero appena raggiunta l'ufficialità della sua vittoria: Malagò ha attraversato correndo tutto il Salone d'Onore del CONI per andare ad abbracciarle.

In Giunta nel 2000 e poi ancora nel 2009, ma non nel Consiglio Nazionale (per la prima volta si sfidavano due candidati alla presidenza senza un ruolo nel Consiglio), laureato in economia e commercio con il massimo dei voti, è Amministratore delegato e socio del Gruppo SaMoCar Spa, rappresentante il marchio Ferrari e Maserati per Lazio, Campania,Toscana e Sardegna. Dal 2011 è membro dell'Advisory Board di Agenda Sant'Egidio. Dal 2008 è anche Amministratore Delegato e Socio al 50% di GL Investimenti.

E' sempre stato grande appassionato di sport: ha praticato il calcio a 5, vincendo tre titoli italiani con la Roma RCB e partecipando con la Nazionale ai mondiali in Brasile nel 1986. Ha giocato anche a tennis, sci, nuoto, atletica, basket e canottaggio. Dal 1997 è presidente del Circolo Canottieri Aniene, uno dei più prestigiosi di Roma, che sotto la sua direzione è diventato anche la casa di atleti di vertice come Federica Pellegrini, Josefa Idem, Alessandra Sensini, Flavia Pennetta.

In qualità di dirigente ha presieduto il comitato organizzatore degli Internazionali di tennis (98-99) e la Virtus Roma di basket (2000-2001): nel 2002 ha ricevuto la Stella d'oro al merito sportivo, è stato presidente dei mondiali di nuoto Roma 2009 e consigliere e membro del comitato d'onore per la candidatura, fallita, di Roma per i Giochi del 2020. Presiede anche l'Acquaniene, un centro sportivo polifunzionale.

Nel 1997 è stato Presidente del Comitato Organizzatore del Cinquantenario della Ferrari, Consigliere Delegato FIGC per i "100 anni" della Federazione e Responsabile del Comitato d'Onore e delle Relazioni Esterne di Roma 2004. Nel 2003 Coordinatore del Comitato di "Sport per Tutti" promosso dal CIO e dal CONI. Nel 2005 è stato eletto presidente del Comitato Organizzatore degli Europei di Pallavolo e l'anno successivo nominato cavaliere dell'A.S. Roma Calcio. Nel 2007 è stato Consigliere Delegato del Comitato Organizzatore Mondiali 2010 di Pallavolo.

Roma 2009

Giovanni Malagò è stato indagato, in qualità di presidente del Circolo Aniene (non del comitato organizzatore) per abusi edilizi compiuti in strutture sportive in vista dei mondiali di nuoto del 2009. Tra gli altri imputati Angelo Balducci, ex presidente Consiglio superiore dei lavori pubblici, Claudio Rinaldi, commissario straordinario per mondiali di nuoto, e Angelo Zampolini, architetto, già coinvolto nella vicenda degli appalti G8. Lo scorso luglio il giudice monocratico Marina Finiti del tribunale di Roma lo ha assolto «perché il fatto non sussiste», applicando l'articolo 129 del codice di procedura penale.

Le prime reazioni

Deluso dal risultato Gianni Petrucci: "Per me Pagnozzi resta il più grande di tutti. Nella vita c'è anche la sconfitta e questa per me è stata una sconfitta, non posso non ammetterlo. Bisogna essere onesti. C'è una prima volta anche per me, esco sconfitto anche se non ero io il candidato".

Soddisfatte Josefa Idem e Alessandra Sensini, che sostenevano Malagò. "L'elezione di Malagò non mi ha sorpreso. Si vede che c'è voglia di cambiare" ha commentato la leggenda della canoa azzurra. "L'auspicio è che questo sia un quadriennio diverso dagli ultimi che abbiamo vissuto, è un segno di discontinuità rispetto al passato".

Sullo stesso tono la più grande velista italiana: "Il mondo dello sport ha bisogno di cambiare e Giovanni è la persona giusta. La lotta è stata dura, una battaglia testa a testa, ma conosco Giovanni, è un combattente. Il risultato non mi ha stupito. Il mondo dello sport ha bisogno di cambiare marcia e voltare pagina".

Alessandra Sensini è entrata a far parte della nuova Giunta, in quota atleti (da segnalare che prima delle votazioni Jury Chechi, candidato in quota dirigenti, si è ritirato). Questa la composizione completa:

DIRIGENTI: Franco Chimenti (49 voti), Luciano Buonfiglio (47), Giorgio Scarso (37), Paolo Barelli (35), Giancarlo Abete (33), Sergio Anesi (10), Fabio Pigozzi (10).
ATLETI: Alessandra Sensini (36 voti), Fiona May (24)
TECNICI: Valentina Turisini

Alessandro Mastroluca

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