22/02/2013 14:58 CEST - Il diario di Rino Tommasi
TENNIS - Nasce oggi "Il diario di Rino Tommasi". La Coni Servizi è stata creata per fare "il lavoro sporco" che il Coni non avrebbe potuto fare. Ma dovrebbe essere gestita dalle stesse persone e con gli stessi criteri della Giunta nazionale. Ora invece c'è Malagò presidente del Coni e il suo avversario, Pagnozzi, che amministra la Coni Servizi. Così non può funzionare. Rino Tommasi
La sorpresa è stata talmente clamorosa ed inattesa per non determinare conseguenze importanti per il futuro anche immediato dello sport italiano. La prima crepa è venuta subito allo scoperto quando si è capito che quella che era sembrata una geniale trovata poteva funzionare soltanto se la CONI-SERVIZI fosse formata a diretta dalle stesse persone e con gli stessi criteri dettati dalla Giunta esecutiva del CONI.
Così è stato fino a sabato scorso quando con un colpo di mano condotto con discrezione ma anche con molta abilità da Giovanni Malagò e dai suoi amici si è verificato un ribaltone che non ha precedenti nella storia democratica del nostro sport.
Prima che qualcuno me lo faccia notare voglio ribadire un mio antico convincimento secondo il quale lo sport è un settore assai poco adatto a veader trionfare il principio base della democrazia, secondo il quale tutti contano per uno ed è la maggioranza a dettare ed a stabilire le leggi. Inutile spiegare come invece lo sport sia essenzialmente meritocratico e rappresenti, se si rimane nei limiti delle regole, valori diversi da quelli esaltati dalla democrazia.
Tornando al tema che mi interessa di più temo che faranno fatica a marciare nella stessa direzione coloro che non si sono risparmiati colpi bassi nella recente competizione elettorale. La CONI servizi era stata creata per fare il lavoro sporco, che un ente come il Coni non avebbe potuto fare. Mi rendo conto che l’espressione non è elegante ma spero di aver reso l’dea.
Rino Tommasi