Pagnozzi e Petrucci, una scelta di onestà

TENNIS - Lo sport è una eccellente scuola di vita. Due dirigenti di provata radice sportiva, come Lello Pagnozzi e Gianni Petrucci, hanno immediatamente rassegnato le dimissioni da amministratore e presidente di Coni Servizi. Rino Tommasi

Ho fatto appena in tempo a segnalare ieri l’anomalia  che si era determinata in seno al CONI dopo le variazioni nella composizione della Gunta avvenute In seguito al’esito dell’ultima tornata elettorale. La divisione di molte decisioni importanti per il buon funzionamento dello Sport italiano tra due organismi (la Giunta e la CONI Servizi)  sarebbe stata possibile ed accettabile solo nel caso che i due enti fossero composti dalle stesse persone o comunque da dirigenti  che avessero le stesse idee su alcuni principi
base sulla delicata suddivisione  di competenze sui problemi che il Coni è quasi giornalmente chiamato a risolvere.

Fortunatamente, a dimostrazione che lo sport rappresenta una eccellente scuola di vita, due dirigenti di provata radice sportiva, come Lello Pagnozzi e Gianni Petrucci, hanno immediatamente compreso la delicatezza della loro posizione ed hanno immediatamente rassegnato le dimissioni dagli incarichi che si erano involontariamente trovati a ricoprire.

Quanta differenza tra le oneste decisioni di Petrucci e Pagnozzi e le velenose dichiarazioni del presidente della Federtennis Angelo Binaghi il quale, troppo sicuro di aver scelto il cavallo vincente, non ha perso l’occasione per fare una pessima figura,

roppa  carne al fuoco per concentrarla in una sola paginetta di questo diario. Temo che il Napoli si sia giocato molte simpatie con una svogliata partecipazione agli impegni di Europa League e che il Milan meriti invece un applauso per la prestigiosa vittoria sul Barcellona.  Non  mi entusiasma l’aiuto offerto alla Roma da uno sceicco.

Rino Tommasi