26/02/2013 00:17 CEST - Il diario di Rino Tommasi
NON SOLO TENNIS - La Gazzetta dello Sport ha titolato "Il derby si astiene", mescolando calcio e politica, per commentare una partita deludente. Il campionato sembra destinato a un esito scontato. Rino Tommasi
Nella mia, ormai troppo lunga carriera giornalistica, mi è capitato spesso di sentirmi prigioniero di una lingua, quella italiana, che è nemica della sintesi e che ti obbliga a complicati giri di parole per esprimere un concetto o raccontare una situazione che, ad esempio, l’inglese riesce a contenere – e con maggiore efficacia - in periodi più brevi e quasi sempre più eleganti.
La riflessione mi è stata suggerita questa mattina dalla Gazzetta dello Sport che ha brillantemente mescolato il derby milanese e le elezioni politiche in un titolo “IL DERBY SI ASTIENE” per esprimere le delusione per l’esito di una partita che insieme ad un risultato giusto non ha offerto spunti interessanti che potessero vivacizzare il finale di un campionato purtroppo già defunto prima di Natale. Il derby milanese suggerisce invece l’immagine di una tipica situazione pugilistica come quella di un campione che potendo vincere prima del limite risparmia il suo avversario ma poi rischia di perdere nel finale.
A meno di improbabili colpi di scena questo campionato sembra destinato a trascinarsi stancamente per dodici settimane Tante ne mancano alla conclusione del torneo.
Tra i molti esempi che la realtà del nostro sport fornisce per dimostrare l’eccessivo dominio del calcio ulle altre discipline sportive, ce lo offre il campionato di pallavolo. Nella serie A-1 figurano dodici squadre che giocano tutte in città che non hanno la squadra di calcio in serie A. Unica eccczione Verona, appresentata in serie A dal Chievo.
L’impressione è che dove il calcio ha successo o comunque assorbe l’interesse di una comunità alle altre discipline rimangono le briciole.
Rino Tommasi