07/03/2013 21:26 CEST - Tennis flash

Barcellona: in finale sarà tributo per Juan Carlos Ferrero

7.3.2013

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Non è stato re per molto tempo, ma Juan Carlos Ferrero è stato fondamentale nella storia del tennis spagnolo, un'autentica cerniera fra il tennis tutto terra degli specialisti anni '90, con gli ultimi spuntoni chiamati Moya, Costa e Corretja, e i bolidi all-surface di oggi: quel Nadal che in breve tempo lo ha scalzato dal trono, e poi Ferrer, Verdasco, passando per Lopez e il suo pupillo Nicolas Almagro.

Ferrero insomma è stato un ponte tra due generazioni, e forse questo titolo è anche il prezzo che ha pagato limitandolo, in quel brusco passaggio verso un tennis che va verso il cemento, e sollecita il fisico. Anche troppo, come è successo del resto nella sua carriera.

Ma al di là di tante chiacchiere, Ferrero è stato un vincente, altrimenti oggi non lo ricorderemmo. E non lo ricorderebbe l'Organizzazione del torneo di Barcellona, che Mosquito vinse nel 2001 superando in un derby tutto iberico Carlos Moya, dopo aver sconfitto i due ultimi campioni Felix Mantilla e il già citato Costa.

Il campo centrale sarà tutto per lui, probabilmente in finale, ricevendo un applauso che oggi l'ex n.1, dalla sua Equelite Sport Academy di Villena già pregusta: "Barcellona è sempre stato un torneo speciale per me, l'ho visto tante volte da giovanissimo e ho sempre provato orgoglio nel giocarlo, e poi nel vincerlo".

Mancato soltanto tre volte dal 2000 al 2012, per Ferrero sarà solo un appuntamento della sua agenda: suo infatti il torneo di Valencia, dato in forte ascesa.

Davide Uccella

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