11/03/2013 10:44 CEST - IL DIARIO DI RINO TOMMASI

Solo la Juventus può ridar vita al campionato

NON SOLO TENNIS - L'abissale distacco ora esistente tra la Juventus e il Napoli rende le ultime dieci giornate quasi una formalità. Ritorna il problema dell'assenza dei playoff o di uno spareggio. Rino Tommasi

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Emanuele Giaccherini esulta dopo aver segnato il gol-partita contro il Catania
Emanuele Giaccherini esulta dopo aver segnato il gol-partita contro il Catania

Sono ammirevoli gli sforzi dei giornali italiani, in particolare quelli sportivi, per convincere i loro lettori che il campionato di calcio non sia ancora finito ed abbia ancora qualche spiccioli di emozione da offrire:
nove punti di vantaggio e dieci partite da giocare sono una polizza che assicura alla Juventus il suo ennesimo scudetto.

Mi spiace non essere preciso, ma ci sono troppi asterischi nelle classifiche dei precedenti campionati che impediscono un calcolo preciso. Infatti il funzionamento della giustizia sportiva è tale che il Cagliari spera ancora di poter giocare la partita con la Roma che era in calendario nel settembre scorso e che non si è potuta giocare per l’indisponibilità dello stadio di Cagliari. Quella partita fu data vinta alla Roma, ma
quei tre punti potrebbero essere rimessi in gioco se il reclamo del Cagliari venisse accolto.

Tornando al discorso iniziale, le probabilità che la Juventus possa dilapidare il tesoretto di nove punti di vantaggio (che in realtà sono dieci, in virtù degli scontri diretti col Napoli) che la classifica le assegna, sono minime per non dire inesistenti.

Quella di un torneo deciso prima della sua conclusione è una possibilità prevista da un regolamento antiquato ma che potrebbe essere risolta dall’introduzione di uno spareggio, che tra l’altro regalerebbe al
campionato emozioni, spettacolo e quattrini.

E’ peraltro curioso che in ottant’anni di storia solo una volta (campionato 1964-65) lo scudetto sia stato assegnato dopo uno spareggio. Ricordo che quel Bologna-Inter (Stadio Olimpico, 7 giugno 1964) fu un autentica festa per il nostro calcio.

Anche se la qualità del nostro rugby è nettamente inferiore a quella degli altri cinque Paesi, è giusto e probabilmente anche utile che la nostra nazionale si sottoponga al giudizio di una competizione molto severa. Siamo così periodicamente esposti al duro giudizio del campo: pochissimi i nostri successi, divisi in due categorie gli altri risultati. Si passa da un’onorevole e gloriosa difesa ad un'umiliante sconfitta, ma è importante che nelle ultime sfide i punteggi siano diventati meno pesanti.

Rino Tommasi

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