24/03/2013 10:58 CEST - Masters 1000 Miami

Miami, Querrey, Isner e Berdych in rimonta. Ok Tsonga e Murray

TENNIS - Querrey debutta da numero 1 degli Usa e batte Kubot. Soffre anche Isner, 46 75 76 su Dodig, penalizzato da una chiamata sul 6-5 nel terzo. Tanta fatica per Berdych che supera Gimeno-Traver: 57 76 62.

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Sam Querrey (Getty Images North America Al Bello)
Sam Querrey (Getty Images North America Al Bello)

Murray b Tomic 6-3 6-1

Doveva essere il match del giorno, si è trasformato in uno spettacolo indegno per chi ama il tennis.  Andy Murray batte un indisponente Bernard Tomic nel secondo turno del Masters 1000 di Miami in appena  56 minuti.

La partita si chiude di fatto già nel quarto game quando Tomic, avanti 2-1, manca 3 palle break di cui 2 consecutive; l’australiano getta al vento il game successivo con 4 errori gratuiti e gravissimi; Murray porterà dunque in porto il set con un ulteriore break sul 5-3.

La resistenza di Tomic nel secondo set dura di fatto 2 game, fino all’1-1; da lì in avanti, subito il break sul 2-1 si rifiuta di giocare lasciando scorrere ogni palla del suo avversario oppure sbagliando malamente in rete (a volte anche sotto la rete!).
Uno spettacolo imbarazzante che porta un pubblico esasperato ai fischi sul 5-1; Tomic ormai è completamente in balia della sua follia e lascia andare via l’ultimo servizio del suo avversario.

Una gravissima mancanza di rispetto nei confronti del pubblico pagante, del tennis in generale e in primo luogo a lui stesso e alla sua crescita come giocatore; il fatto che per 4 games abbia mostrato un livello tecnico di gran livello è soltanto un’aggravante di tutto ciò che ha mostrato dopo.

Ingiudicabile l’esordio nel torneo di Murray, che ben presto si è reso conto della condizione mentale precaria del suo avversario e si è limitato a giocare l’allenamento nel modo più sereno possibile. Allo stesso modo diventa superfluo avventurarsi nella lettura delle statistiche quando uno dei due contendenti di fatto smette di competere.

Il numero 3 del mondo affronterà il vincente del match tra Grigor Dimitrov e il nostro Simone Bolleli al terzo turno, sarà sicuramente un match più indicativo e rispettoso del gioco stesso. Dopo il match, Tomic ha detto di non essersi sentito bene, di aver fatto fatica a respirare durante tutto il match. In ogni caso, però, se scegli di scendere in campo anche se in imperfette condizioni è il caso di onorare l'impegno fino in fondo. Altrimenti è meglio ritirarsi prima. (Luca De Gaspari)

Tsonga b. Troicki 7-6 6-3

Tsonga concede il break al primo game, chiuso con un doppio fallo. Il serbo restituisce il vantaggio al sesto gioco a causa principalmente di suoi errori più che per meriti di Tsonga che aspetta e sull'ultimo punto trova un dritto abbastanza profondo su cui Troicki fallisce il recupero di rovescio. Colpo che tradisce il francese nel nono game: due errori di fila spalancano il break a zero al serbo che va così a servire per il set. Vede sfumare una chance per chiudere, bravo Tsonga a dare angolo alla volée di dritto, e perde il servizio. Il set si allunga così al tiebreak. Parte meglio Tsonga che indovina un dritto stretto in diagonale su un drop del serbo (forse il punto del set) e allunga 4-1 ma concede due minibreak con due doppi falli consecutivi (5-4). Troicki si procura anche un secondo set point, con un dritto diagonale vincente (chiamato fuori ma riconfermato buono dall'Occhio di Falco). Tsonga lo cancella con un ace e finisce per chiudere 8-6 con Troicki che mette a rete il tentativo di passante di dritto.

Più regolare il secondo set. Tsonga cancella una palla game con un perfetto passante incrociato di dritto e riesce anche, alla terza opportunità, a completare il break al primo game sull'errore di dritto di Troicki. Il serbo, che non batte un top-10 dal 2009, salva un primo match point spingendo col dritto sul rovescio di Tsonga, ma la sesta testa di serie completa la vittoria al secondo tentativo con un magnifico rovescio anticipando la discesa a rete dell'avversario.

Al prossimo turno affronterà il rigenerato Nieminen che dopo aver eliminato Nalbandian ha concesso appena quattro game allo slovacco Klizan, sconfitto 62 62. (AM)

Gli altri match

Sam Querrey gioca il suo primo match da nuovo numero 1 degli Usa sul campo 3. Una scelta curiosa da parte degli organizzatori che hanno riservato il centrale a Lepchenko ma hanno scelto di mettere sul campo 1, coperto dalle telecamere, Gasquet-Rochus come primo incontro: match vinto 75 62 dal francese che ha chiuso al terzo match point con un dritto vincente in lungolinea (al prossimo turno Gasquet avrà Youzhny che ha battuto Lu 63 16 60).

E' anche vero che non sembra esserci un grande entusiasmo intorno ai tennisti Usa, visto che c'erano meno di dieci spettatori a seguire l'allenamento di Isner.

Per un set e mezzo Kubot ha servito bene e soprattutto ha risposto bene, e Querrey ha impiegato un bel po' di tempo prima di trovare le giuste contromisure. Il polacco ha chiuso il primo set con un ace dopo che Querrey aveva affossato a rete un dritto da tre quarti. Gradualmente, però, Querrey ha preso il controllo del match completando la rimonta 46 63 63 e suggellando il successo con un dritto lungolinea al termine di un intenso scambio da fondo. Per un posto in ottavi, Querrey dovrà sfidare Raonic o Rufin.

Ce la fa a passare anche John Isner, che ha sofferto e non poco per aver ragione di Dodig. Il croato, che ha giocato con una maglietta molto "anni Ottanta" con un leone stilizzato su un fianco, ha ceduto 46 75 76. Il terzo set è stato un vero concentrato di tensione e di emozioni. L'americano, che nel 2013 ha vinto appena il 10% dei game in risposta, ha permesso a Dodig di portare a casa più del 70% dei punti sia con laprima sia con la seconda e ha regalato oltre 30 gratuiti con il dritto, il suo colpo migliore. Ma è riuscito a ribaltare un secondo set che si stava mettendo male e nel terzo set si porta subito avanti 4-1. Ma non basta. Dodig si rifa sotto e nell'undicesimo game strappa un break decisivo al termine di un game giocato malissimo da Isner che chiude con un pessimo slice di rovescio prima di alzare ironicamente il pollice verso gli spettatori. Dodig, che è riuscito anche nella difficile impresa di fare un pallonetto vincente a Long John, va così a servire per il match ma subisce il break: cruciale una cattiva chiamata su una seconda centrale che Isner tocca. Mentre sta colpendo, però, il giudice di linea grida che la palla è fuori. L'arbitro smentisce la decisione ma fa ripetere il punto anche se la chiamata non sembra aver negativamente condizionato la risposta di Isner, che può così rifugiarsi nel tiebreak. E qui è imbattibile quest'anno: ha infatti vinto tutti quelli che ha giocato. Contro Dodig, Isner si porta avanti 4-1, Dodig salva due match point col servizio a disposizione sul 3-6 ma alla terza occasione l'americano chiude 7-5.

Torna a sorridere David Goffin che ha sconfitto in tre set, 76 46 62, Philip Kohlschreiber. Nel primo set il tedesco ha mancato set point sul 5-3 e sul 5-4, finendo poi per cedere al tiebreak per 7 punti a 5. Decisivo nel secondo il break al settimo game, arrivato anche grazie a due doppi falli di Goffin. Il belga però ha saputo approfittare degli errori di Kohlschreiber nel terzo parziale completando così la vittoria dopo due ore e un quarto di gioco. Al prossimo turno affronterà Almagro, testa di serie numero 10, che ha battuto l'argentino Guido Pella 60 63.

E’ sopravvissuto ad un bello spavento il semifinalista di Indian Wells Thomas Berdych, testa di serie n.4 a Miami, che nel suo incontro d’esordio ha dovuto sudare per ben 2 ore e 13 minuti per aver ragione della resistenza dello spagnolo Daniel Gimeno-Traver. Per lunghi tratti di questa partita (che orginariamente programmata sul Grandstand è stata poi spostata sul centrale) Berdych è stato pressoché incapace di rispondere efficacemente al servizio dell’iberico che ha tenuto i propri turni di battuta con facilità quasi irrisoria. Berdych è comunque stato capace di mantenere il sangue freddo nei momenti decisivi del secondo parziale, aggiudicandosi il tie-break per 7 punti a 3 nonostante un minibreak iniziale di svantaggio, per poi dilagare nel set decisivo e chiudere il match per 57, 76, 62.

Nell'ultimo match della giornata, terminato oltre le 23.30 e giocatosi con un'umidità relativa che ha raggiunto anche il 97%, ha visto il colombiano Falla superare in due set un Fernando Verdasco sempre più in discesa libera. Partita assolutamente schizofrenica tra due colpitori che lasciano andare i colpi senza troppo discernimento tattico, soprattutto lo spagnolo. Verdasco parte molto male, andando sotto 5-1, poi però inizia a trovare il campo e, perso il primo set per 6-3, si porta avanti per 2-0 con palla per un 3-0 pesante. Falla, non si perde d'animo per le pallate che Verdasco tira da ogni dove e rimonta fino al 3-3, arrivando fino ad un tie-break che rappresenta la sintesi perfetta dell'incontro: il madrileno va avanti 5-0, poi subisce 6 punti consecutivi mandando Falla al match point, che annulla con un diritto fulminante. Ma altri due errori gratuiti (saranno 43 alla fine quelli di Verdasco, contro i 28 di Falla) mettono fine al match mandando il colombiano al terzo turno.

Tutti i risultati  - secondo turno
[2] A Murray (GBR) b. B Tomic (AUS) 63 61 
[4] T Berdych (CZE) b. D Gimeno-Traver (ESP) 57 76(3) 62
[6] J Tsonga (FRA) b. V Troicki (SRB) 76(6) 63
[8] R Gasquet (FRA) b. [Q] O Rochus (BEL) 75 62
[9] M Cilic (CRO) b. S Giraldo (COL) 62 76(6)
[10] N Almagro (ESP) b. [WC] G Pella (ARG) 60 63
[14] M Raonic (CAN) b. [Q] G Rufin (FRA) 62 64
[16] A Seppi (ITA) b. A Bedene (SLO) 75 57 75
[17] S Querrey (USA) b. L Kubot (POL) 46 63 63
D Goffin (BEL) b. [18] P Kohlschreiber (GER) 76(5) 46 62
[20] J Isner (USA) b. I Dodig (CRO) 46 75 76(5)
T Bellucci (BRA) b. [21] J Janowicz (POL) 76(5) 36 63 
A Falla (COL) b. [25] F.Verdasco (ESP) 63 76(6)
J Nieminen (FIN) b. [27] M Klizan (SVK) 62 62
[28] M Youzhny (RUS) b. Y Lu (TPE) 63 16 60
[29] G Dimitrov (BUL) b. S Bolelli (ITA) 64 11 rit. (polso destro)

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