08/04/2013 09:24 CEST - Coppa Davis

Seppi fa quel che può ma Raonic... va a 2000

TENNIS - Seppi gioca un gran terzo set, ma Raonic dà al Canada il punto del 3-1: 64 64 36 75 con 35 ace (superato il muro dei 2000 in carriera). Prima semifinale nella storia del Canada, che giocherà in Serbia. Da Vancouver, Vanni Gibertini

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Milos Raonic esulta per la vittoria in Coppa Davis sull'Italia
Milos Raonic esulta per la vittoria in Coppa Davis sull'Italia

La terza giornata di un confronto di Davis è un’entità strana: se si gioca a punteggio acquisito non è nient’altro che un’esibizione, se invece l’esito dell’incontro è ancora in bilico di solito si respira un’aria da “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. A Vancouver invece, nonostante il punteggio sul 2-1 per i padroni di casa, l’aria era quella da ultimo giorno di festa paesana: i volontari si scambiavano i numeri di telefono, le troupe televisive iniziavano a preparare in anticipo il materiale non indispensabile per una più veloce smobilitazione, insomma si avvertiva la sensazione che il toro fosse già stato “matado” e che la maratona di doppio di sabato avesse già esaurito tutta l’essenza della sfida e che il resto fosse soltanto un inutile corollario.

E’ vero che il doppio era stato indicato da tutti come il punto chiave del quarto di finale, ma onestamente non si ricorda un quarto match di Davis tra due giocatori distanziati di sole due posizioni in classifica ATP che venisse considerato dal pronostico tanto chiuso. D’accordo il fattore campo, d’accordo la superficie rapida e le palle che favoriscono il superservizio di Raonic, ma era davvero incredibile vedere come il punto di Raonic venisse dato praticamente per scontato. Il pubblico sugli spalti, più numeroso delle giornate precedente (i dati ufficiali di Tennis Canada indicavano 5070 presenze per la giornata di venerdì e 4798 per sabato, anche se ad occhio sembravano decisamente meno) dava l’impressione di essere venuto più per partecipare alla festa (il salto sul carro del vincitore è uno sport diffuso ovunque, non solo in Italia) che non per godersi una bella partita. E per almeno un’oretta hanno avuto quello che si aspettavano.

Lo spettacolo dei primi due set (con il termine spettacolo inteso in senso molto lato) è stato davvero avvilente per il team azzurro: Seppi non è praticamente riuscito a giocare sui game di servizio di Raonic, tanto i servizi del canadese erano potenti e precisi. Un break al primo game del solito Seppi-diesel è bastato a decidere il primo set, nel quale Raonic ha messo a segno 10 ace ed ha chiuso i suoi 5 turno di battuta con un parziale di 20 punti vinti e 3 perduti. Poche variazioni sul tema anche nel secondo set, nel quale il break è arrivato al terzo game e l’unico scossone lo si è avuto nel game finale quando Raonic si è contatto ed ha commesso tre doppi falli (anche a causa di seconde di servizio ben oltre i 210 km/h), concedendo la prima palla break del match a Seppi ma chiudendo comunque con altri due ace (arrivando a quota 20).
Seppi proprio non ce la fa a capire la traiettoria dei bolidi canadesi e per un giocatore di ritmo come lui diventa difficile giocare quando si passa più tempo a ciondolare da una parte all’altra del campo per rispondere che non a scambiare. Barazzutti è in piedi a tutti i cambi di campo, agita le mani, si dimena, cerca di svegliare Seppi che a poco a poco comunque sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa.

La tensione palesata da Raonic durante il game finale del secondo set si conferma non un episodio non isolato, ma sintomo di un cambiamento nel trend della partita. Le battute del gigante di Thornhill calano di velocità, dando a Seppi la chance di mettere la racchetta sulla palla. In particolare l’azzurro è ora molto più reattivo sui servizi esterni e tagliando il campo con un passo in diagonale è in grado di tenere in gioco un numero molto superiore di palle, aumentando gli scambi prolungati e di conseguenza aumentando le sue chance di fare il punto. Seppi è bravissimo ad avvantaggiarsi del primo momento di appannamento del servizio di Raonic e scappa immediatamente sul 3-0. E’ poi ancora più bravo a resistere il ritorno dell’avversario cavandosi d’impaccio sul 3-1 quando si trova 15-40 e porta a casa il game anche grazie ad un ace di seconda palla. L’azzurro sale in cattedra nei suoi turni di battuta ed evita con cura anche l’insidia di un’altra palla break, nel game finale del set, quando esce con grande brillantezza a farsi sostenere dal servizio.

Raonic sembra uscire dal momento d’impasse dopo essere sopravvissuto ad un game di 12 punti sull’1-1 del quarto parziale, quando sulla palla break Seppi mette larga di poco una risposta di rovescio. Da quel momento in poi la velocità dei suoi servizi riprende a salire e le occasioni per Seppi si allontanano sempre più. Il tifo si fa sentire, con i locali pronti a sostenere a gran voce il “capo-cheerleader” Raonic, che durante le 4 ore e passa del doppio di sabato aveva sempre cercato di coinvolgere la folla. Sugli schermi della Thunderbird Arena si legge “We can’t hear you”, “Non vi sentiamo” ed i decibel salgono ancora.  Negli ultimi quattro turni di battuta il canadese cede tre punti, e quando sul 6-5 indovina una risposta di rovescio vincente per lo 0-30, Seppi trema quanto basta per sbagliare gli ultimi due rovesci e dare il via ai festeggiamenti per il team della foglia d’acero che realizza il sogno della prima semifinale nel World Group.

Da Vancouver, Vanni Gibertini

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