05/05/2013 23:09 CEST - INTERVISTE

R. Nadal 05.05.2013

Rafael Nadal, intervista pre-torneo

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D: Mi piacerebbe sapere, da 0 a 100, come ti senti? A che percentuale metteresti la tua condizione attuale? Pensi di poter arrivare al 100% per il Roland Garros?
RN: E’ difficile analizzare il mio stato di forma. In realtà non sai mai quando sarai al 100%. La situazione cambia ogni giorno. Faccio quello che posso per migliorare di giorno in giorno, è la storia della mia carriera, di tutte le carriere. Non posso dirti la percentuale, penso di poter giocare meglio di quanto fatto finora. È difficile migliorare i risultati, ma il gioco può essere migliorato. Sono qui per cercare di migliorare e per fare tutto il possibile per essere competitivo. E sinceramente, dopo tutto il tempo passato lontano dai campi, non credo di poter fare molto meglio di quanto abbia già fatto, anzi, sono contento e sorpreso per i miei risultati.

D: Tuo zio ha detto un paio di giorni fa che nei tornei sulla terra dovresti essere sempre la prima o la seconda testa di serie. Pensi che dovresti davvero avere questo status visti i tuoi risultati?
RN: No, non credo. Penso sia molto più complicato di così. La classifica mostra quali sono le teste di serie. Le teste di serie sono lì per proteggere i top-players dal giocare tra di loro nei primi turni. Non dipende da me. Un ranking che ti fa crollare così tanto per via di un infortunio. Ma non è questo l’argomento di discussione, quelli che sono davanti a me sono là perché hanno giocato meglio di me. O meglio, hanno giocato. Io non ho giocato, ne mi sono allenato. Il problema è mio.

D: Questo campo e quest’altitudine, pensi che per il tuo gioco sia come per Djokovic, Federer e Murray?
RN: In qualsiasi tipo di campo devi sempre cercare di dare il massimo. Giocare con loro è sempre difficile, a qualsiasi altitudine. Non analizzeremo il ruolo dell’altitudine o altro. Quando giochi con i migliori non importa dove giochi. Dipende se giochi alla perfezione, se non giochi alla perfezione sei destinato a perdere. Non si parla di altitudine, si parla di come stai giocando. Solo se giochi alla perfezione puoi giocartela. Vince sempre chi gioca meglio.

D: L’anno scorso ti sei lamentato della terra blù, come altri tuoi colleghi. Come ti senti quest’anno?
RN: Benissimo. I campi quest’anno sono perfetti. Devo ringraziare il torneo per tutti i soldi che ha investito sulla qualità dei campi. Il campo l’anno scorso non era al livello necessario per giocare a questo livello, non era pronto. I campi sono fantastici quest’anno. Qui c’è il problema del clima secco, quindi è difficile far aderire la terra in tutti i punti del campo, in modo che sia omogenea. Quest’anno, però, i campi non potrebbero essere migliori. Per i giocatori non resta altro che ringraziare. Credo che anche il pubblico sarà riconoscente.

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