07/05/2013 18:47 CEST - Madrid Masters

Federer: "Che brutto se fossi l'unico over-30"

TENNIS - Madrid Masters. FEDERER b. Stepanek 63 63.

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Ancora un titolo e raggiungerai McEnroe a quota 77 tornei vinti in carriera.
Mi mancano anche 70 titoli di doppio.

L'anno scorso ci sono state molte polemiche riguardo la superficie e sei comunque riuscito, indipendentemente da tutto, a vincere il torneo. Quest'anno ho sentito commenti positivi. Vorrei sapere, anche se forse ti hanno già fatto questa domanda, come trovi la superficie quest'anno?
Penso sia molto buona. Tutti quelli con cui ho parlato sono molto soddisfatti. Però non credo che il problema fosse solo l'anno scorso. E' vero che la questione del colore ha creato polemiche aggiuntive, per la tradizione e così via. Era estremamente scivoloso e non assorbiva bene l'acqua. Però anche gli anni passati c'erano falsi rimbalzi e condizioni difficili in cui giocare. Non so se ricordate il match point contro Nadal in finale un paio di anni fa. La palla arrivava lenta e ha preso un rimbalzo incredibile. L'ho completamente mancata. Quest'anno non dovrebbe succedere. Penso abbiano scavato più in profondità e il campo è migliore. Poi hanno parlato con gli addetti di Montecarlo e del Roland Garros e adesso è un vero campo in terra battuta, un ottimo campo, non uno di quelli che tirano su in pochi mesi, di fretta, sperando che tutto vada per il meglio. Stavolta hanno voluto fare le cose per bene e i giocatori sono molto contenti.

Ormai sei nel circuito da tanti anni. Sembra che ci siano sempre meno specialisti della terra rossa. Hai questa impressione? Credi che ormai si giochi nello stesso modo sulla terra e sul duro?
Sì, penso tu abbia colto nel segno. Credo non ci siano più specialisti dell'erba o della terra o dei tornei indoor. Adesso tutti possono giocare dappertutto. In passato qualcuno saltava completamente la stagione sull'erba o sulla terra perché pensavano: è inutile che vada lì a perdere tempo. Meglio che resti ad allenarmi per tornare a giocare su una superficie che preferisco. Adesso, vincere su più superfici diverse è un po' più facile. Ma d'altra parte se sei in un brutto periodo, la serie di risultati negativi rischia di durare più a lungo. Per me è un peccato che non ci siano condizioni un po' più estreme, un duro particolarmente rapido o una terra particolarmente lenta, su cui qualcuno possa sentirsi fuori posto. Era divertente negli anni scorsi vedere un giocatore che non si trovava bene su una certa superficie affrontare un avversario più a suo agio e dover cercare il modo migliore per metterlo in difficoltà. Oggi non è più così. Tutti giocano bene di dritto e di rovescio, tutti servono bene e si muovono bene. Certo, anche il regime di allenamento è cambiato e ha reso tutto più unidimensionale.

Tu e Radek avete più di 30 anni. La scorsa settimana Haas ha vinto un torneo a 35. Pensi di poter giocare altri quattro o cinque anni?
Ognuno ha la sua carriera. Prendi Radek, lui ha dato il suo meglio un po' più tardi. Ha iniziato ottenendo grandi risultati in doppio poi ha dato la svolta anche in singolare, continuando comunque a vincere in doppio. Forse proprio perché i suoi primi anni non sono stati così intensi la sua carriera si è allungata. Tommy è stato più volte infortunato negli anni, e adesso può continuare ad aggiungere successi. Io sono arrivato in alto prima, ma ho sempre ragionato sul lungo periodo. Ho sempre voluto giocare fino a 35 anni e oltre. Perciò, credo ancora di avere tanti anni di carriera ancora davanti a me. Devi sempre vedere, certo, come vanno le cose in termini di infortuni, ma di certo motiva vedere che ci sono tanti ultra-trentenni che riescono ancora a giocare bene. E' bello avere qualcuno della tua generazione ancora con te. Sarebbe brutto se fossi l'unico over 30. Ma non lo sono.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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