08/05/2013 10:01 CEST - Madrid Masters

Dimitrov: "Oggi ha funzionato tutto, ma è stata solo una partita"

TENNIS - Madrid Masters. DIMITROV d. Djokovic 76 67 63. Traduzione di Alessandro Mastroluca

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Consideri questo successo una conferma del tuo talento, dal momento che per molti sei la grande promessa del tennis?
Prima di tutto, il talento da solo non ti fa vincere le partite. Ti aiuta a vincere, ma da solo non basta. Naturalmente è per questo che ho lavorato, per giocare partite così, e perché no, per vincerle. Oggi era uno di quei giorni in cui mi sentivo bene in campo. Sentivo di aver messo nelle gambe abbastanza ore di allenamento nelle ultime settimane. Sentivo che potevo giocarmela con Novak per tutta la partita. E' questo l'obiettivo di essere pronti per i grandi tornei e per le grandi partite.

Penso sia interessante come il pubblico, che all'inizio sembrava diviso abbastanza equamente tra voi due, a un certo punto sia passato quasi del tutto dalla tua parte e ti abbia sostenuto in maniera direi elettrizzante. Com'è stato per te giocare sotto pressione?
Ottima domanda (sorride). Seriamente, non me l'aspettavo. Certamente mi ha caricato moltissimo. E' stata un'esperienza nuova per me, perché un tifo così ce l'hai solo quando giochi in Davis o in situazioni simili. Ma stasera era una di quelle sere in cui le cose vanno come vuoi e loro sono lì con te. Voglio dire, credo che alcuni di loro volessero vedere qualcos'altro. Ma sai, la lotta, i tre set, è stato un grande spettacolo per tutti. Okay, è stato molto stancante per noi due ma lo accetti. Poi questo non è lo stadio più grande nel circuito, negli Slam ce ne sono di più grandi. Perciò secondo me se cerchi di capire la percezione complessiva di scendere in campo e avere il pubblico intorno, credo che affrontare la pressione tenda a diventare più semplice nel lungo periodo.

Possiamo dire, visto l'impatto della vittoria, che in un certo senso sei nato una seconda volta stasera?
Se mi sento rinato? Sì, in un certo senso. Ma non mi sento completamente sollevato. E' solo il secondo turno. E' stata una grande vittoria per me, è una gran cosa. Ma devo restare con i piedi per terra. E' solo una partita e non sai mai come potrebbe andare la prossima volta. Spero di continuare ad affrontare lui e gli altri top player per molti anni ancora.

Puoi dirci qualcosa di più sul tuo lavoro con l'equipe svedese? Cosa vi aspettate con Magnus Norman?
Sì, attualmente lavoriamo insieme da sette mesi circa. A dicembre abbiamo fatto molto bene, ho passato cinque settimane a Stoccolma lavorando molto duro con l'obiettivo di avere più energia in campo e di usare in modo migliore il mio gioco. La cosa più importante per me, che devo dire sta funzionando molto bene, è che ci alleniamo ogni giorno come se non ci fossero match da giocare. Mi alleno duramente ogni giorno, anche se devo scendere in campo. Forse è per quello che mi prende qualche crampo ogni tanto. Nel complesso, tuttavia, il punto è che dobbiamo lavorare tantissimo per arrivare a un certo livello e da lì ogni step successivo sarebbe una cosa diversa per te. Devi concentrarti su quello che hai adesso e su come puoi farlo meglio. Per questo secondo me oggi è stata una di quelle sere in cui funziona tutto, in cui tutti i pezzi vanno al loro posto. Dicevo che è stata solo una partita. Sì, oggi è successo così. Ma non sai come andrà domani o dopodomani o al prossimo incontro. Devi essere pronto e lavorare giorno dopo giorno e vederlo come un altro test da superare, come un altro emozionante obiettivo a cui guardare. E poi non dimentichiamoci che prima di tutto devi divertirti quando vai là fuori.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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