Roland Garros, lo slam più amato dagli italiani

TENNIS - Il Roland Garros è l'unico Slam in cui si sono registrate vittorie italiane, grazie a Pietrangeli, Panatta e Schiavone. Nadal, che ha trionfato in sette delle ultime ortto edizioni, ha cancellato ogni dubbio sulla sua condizione al Foro Italico. Rino Tommasi

Parigi - Tra le quattro prove del Grande Slam, la tappa parigina è certamente quella che ci è più cara, per molte ragioni. Anche perché è l’unica che abbiamo vinto, due volte con Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) ed una volta con Adriano Panatta (1976) e con Francesca Schiavone (2010).  E’ anche  il torneo culturalmente e territorialmente più vicino ed anche quello più gradito e più favorevole ai nostri giocatori perché è l’unico che si gioca sulla terra battuta.

La semplice lettura del libro d’oro che ci ricorda come sette delle ultime otto edizioni siano state vinte da Rafael Nadal dovrebbe esentarmi da  un pronostico perché il campione spagnolo vincendo da dominatore al Foro Italico ha cancellato i dubbi che si potevano nutrire a causa dei problemi che gli avevano fatto mancare l’Open d’Australia. Solo il miglior Borg aveva avuto nel tennis moderno una superiorità paragonabile a quella dello spagnolo. Lo stesso Federer, che pure detiene il primato dei titoli del Grande Slam (17) ha avuto bisogno dell’unica sconfitta subita da Nadal al Roland Garros per vincere a Parigi mentre lo spagnolo aveva già battuto Federer a Wimbledon.

Il sorteggio ha collocato Nadal dalla parte di Djokovic ma è l’assenza di Murray ad incidere maggiormente sui pronostici e sull’equiibrio del torneo che a questo punto potrebbe favorire un recupero di Federer.
Abbiamo solo quattro italiani nel tabellone del singolare maschile e non sono molti.  Fognini (27) e Seppi (20) hanno avuto il beneficio di una testa di serie, mi  auguro che sappiano profittarne.

Per un buon piazzamento stiamo naturalmente meglio nel femminile grazie alla  Errani ed alla Vinci ma dobbiamo anche registrare il declkino della Schiavone e della Pennetta.

Rino Tommasi