24/06/2013 22:16 CEST - Wimbledon

Federer, esordio regale. Murray facile. Grande Hewitt

TENNIS - Wimbledon, tranquillo il debutto di Roger Federer contro Viktor Hanescu. Hewitt "deluxe": 64 75 63  a Wawrinka. Cadono Tipsarevic e Rosol, bene Tsonga con Goffin.

| | condividi
Wimbledon 2013, Roger Federer
Wimbledon 2013, Roger Federer
Contenuti correlati

Murray b Becker 64 63 62

Pochi problemi per Andy Murray, che supera  in tre set il  tedesco  Benjamin Becker in un’ora e 52 minuti, esordendo nel migliore dei modi nel torneo di casa. I due si erano già incontrati sull’erba del Queen’s dove lo scozzese aveva prevalso non senza qualche difficoltà. A fine  match Murray è apparso soddisfatto: “Era un match difficile, lui su questa superficie è un ottimo giocatore. E’ stato molto solido nei primi due set, poi nel terzo ho iniziato a giocare meglio. Bisogna sempre lottare con i nervi prima di una partita di uno Slam e questo vale soprattutto per me. Vincere in tre set è un buon inizio, ovviamente spero di migliorare il mio tennis con il passare dei giorni”.

Per lo scozzese c’è stato solo un piccolo passaggio a vuoto nel primo set, quando dopo essere salito 4 a 1 è stato costretto a restituire il break chiudendo con un doppio fallo. Il gioco costantemente propositivo (e sovente fruttuoso)  di Becker non si è rivelato all’altezza nei momenti più importanti. Poi, una volta ottenuto il break all’inizio del terzo parziale, Murray ha gestito agevolmente le ultime fasi dell’incontro, con il pubblico più interessato agli aggiornamenti che apparivano sul tabellone riguardo le sorti di Nadal. Proprio a fine match Murray ha dedicato un commento al rivale maiorchino: “E’ ovviamente sorprendente, ma questo è lo sport e prima di oggi Rafa non aveva disputato neanche un incontro sull’erba. Si tratta di una sorpresa, ma se non sei abituato alla superficie può accadere”.  (Massimiliano Di Russo)

Hewitt b Wawrinka 64 75 63
Dopo la prima finale in carriera sull'erba, Wawrinka cede al primo turno al miglior Hewitt degli ultimi due anni. L'australiano, numero 70 del mondo, non era così in alto in classifica da maggio 2011. Sulla scia della semifinale al Queen's, la prima a livello ATP dopo Newport 2012 (sempre sull'erba), sfodera una prestazione deluxe, domina Wawrinka 64 75 63 e ora affronterà Almagro, che ha sconfitto in tre set il giovane estone Zopp. Hewitt chiude tra gli applausi del pubblico, raccogliendo un cappellino giallo e verde da un tifoso che si mette al contrario come faceva nei primi anni sul circuito. Impressionante la solidità dell'australiano, che registra solo 11 gratuiti a fronte di 32 vincenti (44-37 il bilancio di Wawrinka).

La partenza di Wawrinka è da brividi: tre errori non forzati e altrettante palle break regalate all’asutraliano. Le prime due se ne vanno ma Hewitt riesce a intrappolare lo svizzero in un palleggio pericoloso e alla fine il numero 11 del tabellone sbaglia. È un break che taglia le gambe a Wawrinka e che carica Hewitt, secondo giocatore in attività per partite vinte sull’erba (e settimo di tutti i tempi). Il numero 70 del mondo consolida senza difficoltà e riesce pure ad allungare nel successivo turno di servizio di Stanislas, entrato solo fisicamente in campo. Sul 4-0 Wawrinka concede altre due palle break ma è bravo ad evitare l’eventuale bagel grazie al servizio e conquista il primo game con un pregevole drop-shot. Il game scuota Wawrinka che sul 5-2 riesce a conquistare tre palle break: alla fine il dritto dello svizzero riesce ad imporsi e permette a Stan di recuperare un break. Tuttavia Lleyton non smarrisce la bussola e anche se si fa portare ai vantaggi riesce a chiudere al terzo set point suggellato dall’immancabile e sonoro “c’mon” (anzi, kaman).

Il secondo set conferma che l’inerzia è cambiata. Wawrinka comincia a comandare col rovescio e sullo 0-30 tira un dritto sulla riga che sorprende Hewitt. L’australiano chiama il challenge ma Lahyani lo concede per il successivo colpo di Hewitt, terminato fuori, dato che Lleyton aveva chiamato il falco ben dopo aver colpito la palla. Hawk-eye ovviamente conferma che la palla è fuori facendo infuriare Hewitt che perde subito dopo il servizio.

Il pubblico si tiene su intonando "That's the way ah-ha ah-ha, I like it" a inizio secondo set mentre Wawrinka allunga 4-1, con palla break per salire 5-1, a suon di rovesci vincenti. Hewitt però recupera il break di svantaggio, con un velenoso dritto basso d'approccio che costringe l'avversario all'errore, e aggancia l'elvetico sul 4-4. Sull'erba Rusty ritrova la verve dei giorni migliori, non a caso su questa superficie ha vinto 7 titoli e ha il secondo miglior bilancio vittorie/sconfitte tra i giocatori in attività (116-34, dietro solo a Federer, 122-17). Hewitt completa il sorpasso andando a servire per il set sul 6-5 dopo un'ora e un quarto di partita. Wawrinka può solo raccogliere un punto e assistere al come on di Hewitt sul servizio vincente che certifica il 7-5, figlio anche dei 17 gratuiti dello svizzero contro i suoi 6.

I cori "Let's go Lleyton, let's go" si moltiplicano, e Hewitt ripaga i suoi tifosi con il break a zero in apertura di terzo set. "Rusty" sembra tutto fuorchè quello che il significato letterale del suo soprannome suggerisce ("arrugginito"): salva una palla del controbreak e sale 3-1. Wawrinka le prova tutte, si procura altre cinque palle break nel sesto game, ma Rusty le salva tutte e con la personalità, il carattere, l'orgoglio del campione si salva e si porta avanti 4-2. La partita di Wawrinka praticamente finisce qui. La conclusione definitiva arriva poco più in là sull'ultimo dritto di Hewitt che si inginocchia commosso per una vittoria che per un giorno fa tornare indietro il tempo. (Alessandro Mastroluca, ha collaborato Daniele Vallotto)

Federer b Hanescu 6-3 6-2 6-0

Esordio sul velluto per Roger Federer che ha battezzato da campione in carica, il campo Centrale di Wimbledon battendo il rumeno Victor Hanescu in 1h09 di allenamento agonistico.

Lo svizzero ha controllato la partita fin dall’inizio ottenendo un break nel primo turno di risposta in ciascuno dei tre set.  Ha dominato al servizio, cedendo appena 7 punti in tutto l’incontro, senza concedere nemmeno una palla break.

Hanescu ben presto ha capito di non avere possibilità di fare partita e si è progressivamente spento accettando il ruolo di comprimario dello spettacolo.
Federer è apparso leggero e beato sul prato del Centre Court, il campo che gli ha dato più soddisfazioni in carriera.  Ha servito con il 70% di prime e mostrato tutto il campionario di soluzioni tecniche che come sempre vengono esaltate dalla superficie. In grande spolvero il diritto e tutto il gioco di tocco nei pressi della rete.

A fine partita il tabellino è sontuoso: 32 vincenti a fronte di appena 6 errori gratuiti,  81 punti contro 36 del suo avversario, 21 su 25 a rete, 32 su 61 in risposta.

Lo svizzero affronterà l’ucraino Sergiy Stakhovsky (che ha battuto il brasiliano Dutra Silva) al secondo turno nella giornata di mercoledì. (Luca De Gaspari)

Tsonga b Goffin 7-6(4) 6-4 6-3

Partita d’altri tempi sul Campo N.2 dove Jo-Wilfred Tsonga batte il talentuoso belga David Goffin in una partita dominata dal servizio del francese e che ha visto una netta prevalenza dei colpi vincenti sugli errori non forzati.
Tsonga vince in 3 set in 1h54 senza cedere mai il servizio e annullando con un ace al centro l’unica palla break concessa nel match.

Il piccolo belga ha mostrato ancora una volta il suo talento, ma è stato sommerso dalla potenza esplosiva del suo avversario nelle fasi decisive di ciascun set; i primi due set infatti si possono giudicare alla pari fino appunto allo strappo decisivo del francese: nel tie-break del primo set e sul 3-3 del secondo. Meno lottato il terzo parziale con Goffin ormai scoraggiato.

Incredibili i numeri finali: Tsonga chiude con 47 vincenti di cui 18 aces e 13 errori; 40 a 10 il bilancio del suo avversario in una partita che ha visto grande manualità in campo e grande completezza di gioco.

Tsonga affronterà in un secondo turno da sogno, Ernest Gulbis, che ha battuto in 3 set lottati il francese Roger-Vasselin 7-6(1) 6-4 7-5. Sicuramente la partita più attesa della giornata di Mercoledì. (Luca De Gaspari)

Gli altri match

Un anno dopo aver firmato la più grande sorpresa della storia recente del torneo, Lukas Rosol torna a Wimbledon da numero 35 del mondo. Ma evidentemente gli avversari tedeschi non gli portano bene. L'anno scorso, quando da numero 100 del mondo riuscì a battere Nadal, perse al turno successivo contro Kohlschreiber. Quest'anno, sul campo 19, da numero 35 (suo best ranking) cede al qualificato Julian Reister, n.121 del ranking 6-3, 4-6, 7-6 (5), 6-7 (4), 6-4. Rosol ha continuato a giocare il suo solito tennis ad alto rischio, ma ne ha ricavato solo una marea di gratuiti: 74, contro i 30 del tedesco.

Viktor Troicki fa cadere la prima testa di questa edizione nel torneo maschile: sconfigge il connazionale Janko Tipsarevic 6-3 6-4 7-6 sul campo 3. Ora affronterà Andrey Kuznetsov, che ha eliminato lo specialista della terra battuta Albert Montanes.

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti