25/06/2013 02:36 CEST - Wimbledon

Nadal, il punto più basso

TENNIS - Per la prima volta in carriera, Nadal perde al primo turno di uno slam. Si arrende 76 76 64 a Steve Darcis, numero 135 del mondo. E' il giocatore con la più bassa classifica a battere Nadal in uno slam. Darcis non aveva mai battuto un top-5 finora. Alessandro Mastroluca, in aggiornamento

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Wimbledon 2013, Darcis
Wimbledon 2013, Darcis

Di tutti i giocatori che hanno raggiunto la posizione di numero 1, Nadal era l'unico finora a non aver mai perso al primo turno in uno slam. La serie si interrmompe al suo 35mo major, il suo nono Wimbledon. L'anno scorso si era arreso al secondo turno contro Rosol, al secondo turno. Quest'anno cede prima e peggio. Esce al debutto, perde in tre set e contro un avversario classificato ancora più in basso (n.135). Steve Darcis, mai oltre il terzo turno in uno slam, e fuori al primo in 12 delle 18 precedenti partecipazioni in uno slam, chiude con l'ace, come Rosol l'anno scorso. Vince 76 76 64 e conquista la sua prima vittoria contro un top-5.

Darcis è il giocatore con la più bassa classifica a sconfiggere Nadal in uno slam e in assoluto quello con il peggior ranking a battere il maiorchino dal 2006, quando Joachim Johansson lo sorprese a Stoccolma da numero 160 del mondo. Nadal diventa così il primo campione in carica del Roland Garros a perdere al primo turno a Wimbledon dal 1997 (Kuerten).

Nadal salva due palle break nel primo game e altre quattro nel quinto. Darcis prova a metterlo in difficoltà con uno slice che funziona particolarmente bene sull'erba, come ha dimostrato anche l'anno scorso con la vittoria su Berdych a Wimbledon.

Con un bel rovescio lungolinea matura anche la settima palla break per il belga, ma Nadal si salva ancora con un notevole dritto in back tirato andando col corpo indietro che costringe Darcis a una corsa generosa quanto infruttuosa. Tiene così per salire 4-3 al termine di uno scambio apprezzato dal pubblico in cui gioca anche un colpo "accovacciato" stile Radwanska prima di chiudere il punto a rete.

Alla fine, però, il break arriva, grazie a due regali di dritto di Nadal. Darcis va così a servire per il set sul 6-5. Non riesce tuttavia a sfruttare l'occasione: prima butta via un dritto comodo da sinistra, poi si fa sorprendere dall'accelerazione in diagonale di Rafa che salta di gioia per aver agguantato il tiebreak allo scoccare dell'ora di gioco. Il secondo doppio fallo costa al maiorchino il primo minibreak in favore del belga (3-1). Darcis retituisce il vantaggio, ma si riporta avanti e completa il 7-4 con la volée bassa a campo aperto, 25mo vincente (contro i 9 di Rafa) del set.

Nel secondo, Nadal si salva da sotto 0-1 0-30, manca una palla break nel terzo gioco colpendo il paletto della rete sul tentativo di passante uncinato di dritto lungolinea. Per Boris Becker, che commenta il torneo per la BBC, "Nadal non si muove con la stessa naturalezza, con la stessa libertà mostrata negli ultimi match sulla terra rossa". I colpi di scena non sono certo finiti. Nadal, che serve nei giochi pari, tiene il proprio game di battuta sul 4-5 e allunga il parziale prima di strappare il break grazie ai regali di Darcis: due errori di dritto, uno di rovescio e uno smash a rete. Nadal va così a servire per chiudere il secondo set, ma è Darcis a esaltarsi con un gran passante lungolinea di dritto (15-40) e una serie di sbracciate di rovescio che costringono il maiorchino all'errore e a cedere il controbreak.

Rafa, di nuovo sorpreso dalla profondità dei colpi da fondo del belga, scentra di dritto e consegna il primo minibreak (2-0). Come nel primo set, Darcis perde e riconquista il vantaggio, prima di piazzare il servizio vincente, confermato dall'Occhio di Falco, del 6-3. Il primo set point se ne va insieme a un back di rovescio che vola lungo, anche il secondo sfugge (dritto incrociato scentrato che a stento arriva a rete); sul terzo, il primo che il belga gioca col servizio a disposizione, Nadal tira una risposta difensiva sulla riga e sorprende l'avversario che non controlla il dritto anomalo in top-spin. Rafa salva anche il quarto set point e se ne procura uno con un magnifico uncino di dritto all'incrocio delle righe, preludio al drop a campo aperto. Finita? Assolutamente no. Darcis spinge sull'angolo destro con una palla bassa e profonda, e Nadal non può evitare il 20mo gratuito del match sul back di rovescio. Gli errori diventano 21: il dritto lungo dal centro vale il secondo set per il belga.

Solo tre volte Nadal si è trovato in svantaggio di due set negli Slam. Due volte ha vinto: contro Kendrick al secondo turno nel 2006 (6-7(4), 3-6, 7-6(2), 7-5, 6-4) e contro Youzhny negli ottavi l'anno successivo (4-6, 3-6, 6-1, 6-2, 6-2). Non gli è riuscita, invece, la rimonta contro Federer nella finale del 2006, persa 0-6, 6-7(5), 7-6(2), 3-6.

La terza rimonta comincia ad apparire un po' più improbabile dopo la veronica e il successivo dritto in avanzamento con cui Darcis ottiene il primo break nel game d'apertura del terzo set. Il belga continua a giocare senza paura e con un serrve and volley niente male suggella il punto del 5-3. E' il preludio all'ovazione del campo 1, alla più grande vittoria della sua carriera.

“E’ la legge dello sport – esordisce Nadal in conferenza stampa –, a volte si hanno buone giornate, altre volte meno. Stavolta è stata negativa, ma devo fare i complimenti a Darcis, che ha giocato veramente bene”.

Gli chiedono se i problemi fisici hanno influito: “No, ho fatto del mio meglio, oggi per me non era possibile. Ho avuto diverse occasioni, ma non le ho sfruttate”. Arrivano diverse domande sul suo ginocchio, ma Rafa fa sempre catenaccio: “L’ho già detto, non voglio parlare di questo: Darcis ha giocato meglio e ha meritato di vincere”.

Era il suo primo match sull’erba dopo la mancata partecipazione ad Halle: “Non ho avuto la possibilità di andarci, adesso non posso tornare indietro. Dopo il Roland Garros, ho cercato di recuperare le energie al meglio. Colpa della programmazione? Prima era splendida, adesso è da buttare? Non credo, ho vinto diversi titoli e non posso lamentarmi”.

L’anno scorso trascorsero sette mesi dal suo ritorno in campo dopo Wimbledon, e ora? “Tranquilli, tornerò in campo tra non molto”. 

Darcis è tutto un sorriso: “Se sono sorpreso? Un po’ sì, sono rimasto concentrato dall’inizio alla fine, sapevo che sarebbe stata dura, l’importante è stato servire bene alla fine. Avevo molta pressione, ma sono riuscito a gestirla”.

Gli chiedono come sia riuscito a mettere così in difficoltà il campione spagnolo: “Ho usato molto lo slice e penso che questo gli abbia dato molto fastidio. Nei momenti importanti sono riuscito a mantenere la calma ed è andata bene, è una gioia indescrivibile”.

Ma Nadal ti sembrava menomato fisicamente? “A me pareva in buone condizioni, poi è ovvio che non lo puoi battere se gioca il suo miglior tennis. Probabilmente ha pesato anche il fatto che in questa stagione non aveva ancora giocato sull’erba: il primo match su questa superficie è sempre difficile”. 

Alessandro Mastroluca

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