05/07/2013 15:43 CEST - Storia

Folle Wimbledon, bentornato, o no?

TENNIS - Murray (2), Djokovic (1) e Del Potro (8) in semifinale. Ma Federer e Nadal fuori subito. Quanto è anomalo questo Wimbledon rispetto alla storia del torneo? Daniele Malafarina

| | condividi
Jerzy Janowicz festeggia la semifinale a Wimbledon
Jerzy Janowicz festeggia la semifinale a Wimbledon

Che torneo imprevedibile! Quante sorprese!

Beh. Era ora, hanno detto in molti.

A ben guardare però in semifinale ci sono le prime due teste di serie che affrontano la numero 8 e la numero 24. Ad inizio torneo guardando il seeding si notavano subito 3 specialisti (sette titoli, un titolo, una finale) ed un outsider (un quarto di finale) tra le prime 4 teste di serie e 3 specialisti (due titoli, una finale ed una semifinale) ed un outsider (nonostante la semifinale olimpica) tra quelle dalla 5 alla 8.

I due outsider, collocati nello stesso quarto, hanno raggiunto l’appuntamento dei quarti. Dei sei specialisti ai quarti ne sono arrivati solo tre. Due si sono affrontati nel primo quarto con il n.1 vincitore. Uno ha rischiato grosso ma alla fine è passato. Ed un solo quarto di finale ha avuto due giocatori non compresi tra le prime 8 teste di serie. Ed il futuro ci dirà il valore del novello semifinalista polacco.

Insomma, forse non poi così sorprendente come possa sembrare dalle sconfitte premature dei vincitori di nove delle ultime dieci edizioni.
Alla fine solo grandissimi campioni sono capaci di vincere a Wimbledon. Ed anche quei pochi che ai Championships vantano il loro unico titolo dello slam sono giocatori di altissima caratura (pensiamo a Kraijcek, Stich, ad esempio). Però le sorprese a Wimbledon, come in ogni torneo dello slam, non sono mai mancate.
Ed allora, sorpresa, sorpresa ma quanto e sorprendente il Wimbledon delle sorprese?

Non molto ci pare, anche se lo confrontiamo con edizioni passate.
Facciamo un salto indietro (o anche più di un salto) ad un era senza i due cannibali. A prima di quel 2003 che ha segnato l’inizio di un decennio che sembra essersi appena concluso (ovvio, essendo un decennio).

2002

A vincere è il n.1 del mondo e testa di serie n.1 Lleyton Hewitt, non certo uno specialista del serve and volley ma conunque un campione abituato ad i campi in erba. Le grandi sorprese sono gli altri favoriti della vigilia Sampras, che perde il suo ultimo match ai Championships al secondo turno, sul campo n.2 con Bastl, ed Agassi, numero 3 al mondo ma fuori al secondo turno con Srichapan. Ai quarti arrivano il brasiliano Sa e l’equadoriano Lapentti. In finale arriva l’argentino Nalbandian (unica finale in uno slam in carriera, un vero peccato), testa di serie n. 28! Che in semifinale supera Malisse, numero 27. Potete immaginare cosa sarebbe successo se Hewitt fosse uscito ai quarti con Schalken (battuto solo 7-5 al quinto!)?

Sorvoliamo sul 2001, di cui si è scritto milioni di volte e che comunque vide in semifinale, oltre alla wild card Ivanisevic, tre delle prime sei teste di serie.

2000

Vince Sampras, come previsto. Sarà il suo settimo ed ultimo Wimbledon. Su Rafter, numero 12, un po’ meno previsto in finale ma comunque bravo a superare il n.2 Agassi in semifinale. E le sorprese? Byron Black ed Alexander Popp (di nuovo!) nei quarti ed il qualificato Voltchkov in semifinale (primo qualificato a raggiungere le semifinali dal 1977, anno di un certo Jhon McEnroe).

1997

Sampras (n.1) batte Becker (n.8) nei quarti. L’unica altra testa di serie a raggiungere i quarti è Henman (n.14), battuto da un redivivo Stich. In finale ci va Pioline, in semifinale Woodbridge. Che altro dire?

1996

Il favorito strafavorito perde nei quarti con Kraijcek che poi vincerà il torneo. In finale Malivai Washington (che sta ancora ringraziando l’amico Todd Martin per il cuore di burro), in semifinale Stoltenberg. Ah, nei quarti arriva anche Alex Radulescu che per poco non batte Washington. Ecco, per dire.

1992

I favoriti sono Courier (n.1 al mondo) ed Edberg, finalista tra il 1988 ed il 1990 e semifinalista sfortunato l’anno prima. Courier salta subito al terzo turno, Edberg cede nei quarti ad Ivanisevic (che già aveva giocato qui una semifinale nel 1990). Gli altri favoriti del torneo Becker e Stich (vincitore l’anno prima) saltano anch’essi ai quarti per mano di Agassi (fuori dai primi 10) ed un giovane Sampras. In finale ci vanno Ivanisevic (che si sapeva essere giocatore da erba), testa di serie n.8 ed Agassi, testa di serie n.12. Vince l’americano in una delle più grandi sorprese mai registrate a Wimbledon.

1987

Il superfavorito e vincitore delle passate due edizioni, Boris Becker, esce al secondo turno per mano di Doohan! In finale ci vanno Lendl (che batte Edberg in semifinale!) e Pat Cash, n.11. Vince l’australiano, l’unico slam della sua carriera. Ma Pat era erbivoro doc e non si può parlare tanto di sorpresa.

1985

LA sorpresa (maiuscola)! Boris Becker vince il titolo da non testa di serie a soli 17 anni. Il detentore del titolo John McEnroe fuori nei quarti con Curren. Jimmy Connors fuori in semifinale con Curren. Un giovane Stefan Edberg fuori in ottavi con Curren. Ivan Lendl fuori con Leconte. Curren, testa di serie n.8, arriva in finale e viene preso a pallate da Becker. Nei quarti anche Gunthardt e Acuna.

1983

Vince Johnny Mac ma in finale ci va il neozelandese Chris Lewis(!), battendo Curren in semi. Nei quarti ci sono anche Mel Purcell e Sandy Mayer.

E qui ci fermiamo, anche se le sorprese non sono mai mancate (Frawley semifinalista nel 1981, o Stockton nel 1974 battendo Nastase). Per la verità anche durante l’era dominata da Federer e Nadal di sorprese ce ne sono state. Basti pensare ad Hewitt, detentore del titolo, fuori al primo turno nel 2003 (in finale Philippoussis e Popp di nuovo nei quarti). O Bjorkman semifinalista nel 2006 e Schuettler nel 2008.

 
 

Daniele Malafarina

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti