06/07/2013 19:07 CEST - Wimbledon

Bartoli: "Mi piace essere diversa dalle altre"

TENNIS - WIMBLEDON. "Vincere uno slam è il completamento della mia carriera" ha detto Marion Bartoli, "è sempre stato il mio sogno". "Essere diversa è sempre stato parte della mia personalità. Penso che essere come gli altri sia noioso".

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Wimbledon 2013 - Marion Bartoli
Wimbledon 2013 - Marion Bartoli

In che modo l'essere già stata in finale qui sei anni fa ti ha influenzato oggi?
Visto come è andata, posso dire che mi ha certamente aiutato. Ma sentivo che stavo probabilmente giocando il mio miglior match nel torneo. Facevo tutto alla grande. Mi muovevo bene. Rispondevo bene. Ho giocato una partita meravigliosa. E' straordinario vincere Wimbledon, e giocare così bene, è incredibile.

In futuro tutti quelli che parleranno di te diranno: Marion Bartoli, campionessa di Wimbledon. Quanto pensi che cambierà la tua vita?
Non mi cambierà come persona, perché resterò sempre la stessa: umile, con i piedi per terra, senza grilli per la testa. Ma sentire "campionessa di Wimbledon" suona bene per me (sorride). Sai è sempre stato il mio sogno, lo volevo così tanto. Vincere uno slam è il completamento della mia carriera. Ho continuato ad andare a testa alta e sognare di vincere uno sla. Ho continuato a lavorare duro ed è successo.

Rispondevi sempre due metri dentro il campo e noi abbiamo pensato che è un po' folle provare ad anticipare sempre, tutte le volte, perché nessuno lo fa. Quante volte hai pensato che la tattica, la tua strategia, tutto quello che fai in campo potrebbero apparire folli, anche se non lo sono? Tuo padre ti ha spinto a fare molte che non abbiamo visto fare a nessun altro.
Be', essere diversa è sempre stato parte della mia personalità. Penso che essere come gli altri sia noioso. Abbraccio l'idea di essere un po' diversa e fare qualcosa che non fa nessun altro. Amo quella parte del mio gioco, mi piace poter fare qualcosa di diverso. Alla fine, quando gli spettatori avranno visto dieci partite si ricorderanno di quella ragazza che faceva qualcosa di diverso. Anche se oggi penso di essere stata intelligente, di essere stata un po' meno dentro al campo per darmi una frazione di secondo in più per rispondere al servizio di Sabine. Comunque non ho mai voluto essere come tutti gli altri e fare esattamente le cose che fanno tutti.

Puoi dirci che influenza ha avuto tuo padre sul tuo tennis e magari anche fuori dal campo, quanto ha significato per te arrampicarti là sopra e abbracciarlo oggi.
Sì, onestamente è stata una sensazione incredibile. Ancora non posso credere di aver vinto Wimbledon. E' così travolgente. Non so se potete capire, un tennista inizia la sua carriera a cinque, sei anni. Quando diventi pro, il tuo sogno è vincere uno slam. Sogni di riuscirci ogni singolo giorno, ci pensi ogni giorno. E quando alla fine succede, senti di aver realizzato qualcosa che avevi sognato per milioni di ore. Superi dolore, lacrime, momenti difficili e poi succede. Quei cinque, dieci secondi prima di stringere la mano all'avversaria, senti come se non stessi camminando più sulla terra. Ti sembra di volare. E' difficile da descrivere. Così è stato anche poter condividere quel momento con mio padre. Continuavo a guardare verso di lui nel players' box. Mi incitava, parlava sempre al telefono, ma era molto rilassato. Oggi era un giorno perfetto. Il tempo era bello. C'era il sole. Il centrale di Wimbledon era pieno. Ho vinto in due set. Credo di non aver perso un set in tutto il torneo. Nemmeno nei miei sogni potevo pensare a un momento così perfetto. E' andato oltre la perfezione

Generalmente non hai paura di esprimere le tue opinioni, non ti preoccupi di quello che potrebbero fare alla tua popolarità. Se vuoi fermarti perché piove, non ti preoccupi di dirlo. Senti che aver vinto così, essendo un po' diversa, renda questa vittoria ancora più speciale?
Be', penso che una vincitrice di uno slam deve essere un po' diversa. Devi essere mentalmente forte e avere opinioni salde. Sentivo che si scivolava, pioveva già da 5-10 minuti. Stava diventando pericoloso. Ma non penso che in finale il pubblico sia stato irrispettoso, anzi, è stato correttissimo verso entrambe. Penso di aver giocato un gran match oggi. E la gente si ricorderò di questo, non di quello che è successo nel quarto di finale sul campo 1.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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