19/08/2013 10:53 CEST - WTA CINCINNATI

Cuore Vika, vendetta americana

Serena ha servito per il titolo sul 5-4

TENNIS - In una partita simile alla finale degli US Open 2012, Victoria Azarenka supera 26 62 76(6) una Serena Williams tradita dalla battuta. Per Vika 17o titolo in carriera, 3o dell'anno. Stefano Tarantino

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Victoria Azarenka con il trofeo di Cincinnati 2013
Victoria Azarenka con il trofeo di Cincinnati 2013
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V. Azarenka b. S. Williams 26 62 76(6)

Quindicesimo episodio della sfida tra Serena Williams e Vika Azarenka, con l'americana che conduce nettamente 12-2 nei precedenti.
La bielorussa però è stata una delle 3 tenniste nel circuito che ha battuto Serena quest'anno (a Doha, le altre sono state la Stephens agli Australian Open e la Lisicki a Wimbledon), il cui bilancio è sin qui a dir poco sontuoso (60 vittorie e appunto 3 sconfitte, 8 titoli vinti).

Nessuna delle due ha mai vinto a Cincinnati (non sono nemmeno mai arrivate in finale), entrambe hanno perso un set nel loro cammino. La Williams lo ha ceduto al secondo turno alla canadese Bouchard, la Azarenka ieri con la Jankovic.

L'inizio del match è imbarazzante per la bielorussa, Serena senza spremersi più di tanto impallina l'avversaria da tutte le posizioni, scagliando vincenti angolati a gogo.
Vika fa quel che può, ma Serena è inarrestabile. Subito break in apertura (due doppi falli iniziali consecutivi per la Azarenka) e parziale di 8 punti a 0, Vika tiene finalmente la battuta nel terzo game ma è un fuoco di paglia.
Serena in 26 minuti chiude il parziale 6-2 mostrando una superiorità pazzesca. Vika fa solo 3 punti alla risposta (11 in tutto nel set contro i 28 di Serena) e sembra in completa balia della nr.1 del ranking.

Si teme un massacro sportivo ed invece pian piano Vika entra in partita (qualche segnale c'era già stato dal 5-2 del primo set). La bielorussa tiene meglio gli scambi e pare molto più propositiva in campo, Serena invece rallenta un po' e soprattutto subisce il ritorno dell'avversaria.

La Azarenka tiene il game d'apertura del secondo parziale e poi nel gioco successivo rimonta da 40-15, facilitata da due doppi falli e due gratuiti di diritto di Serena e centra il primo break del match.
Serena reagisce immediatamente e opera l'immediato controbreak, ma ora c'è più partita e l'americana inizia ad essere troppo statica sbagliando un po' troppo (soprattutto di diritto, disastroso nel secondo set quanto inarrestabile nel primo) mentre Vika entra di più in campo.
Ne succedono un po' di tutti i colori, Serena sbaglia altri due diritti e Vika torna avanti di un break sul 3-1 rimontando per la seconda volta da 40-15.
La Azarenka prova a rimettere in carreggiata l'avversaria, nel game successivo sul 30-0 arrivano addirittura 3 doppi falli consecutivi, ma la Williams non ne approfitta, spreca due palle break e va sotto 4-1.
Nel sesto gioco si disputano addirittura 30 punti (17 minuti la durata del game), Serena fa e disfa a suo piacimento, un paio di doppi falli, altri errori di diritto, ma anche ace e servizi vincenti. Vika ha 8 palle per andare 5-1 ma non le sfrutta ed alla fine la Williams tiene la battuta.
La Azarenka rischia il contraccolpo e va sotto 0-40 nel game successivo ma è bravissima a ritrovare il servizio. Mette 5 prime di fila, trova un servizio vincente ed un ace e sale 5-2.

Ora è Serena che appare molto frustrata, ad ogni vincente (21 nel secondo set ma anche 26 gratuiti) pare che se la prenda con se stessa per come si è complicata la partita.
Vika è però entrata nel match e la dimostrazione arriva nell'ottavo game, quando con autorità strappa nuovamente il servizio all'avversaria e chiude con una  pregevole palla corta il secondo set 6-2.

Serena ha di fatto perso il diritto e l'efficacia nel servizio (brava comunque Vika che adesso risponde molto meglio), la bielorussa invece tiene gli scambi una meraviglia, colpisce con gran profondità e mette costantemente sotto pressione la nr.1 del mondo che sembra anche accusare un calo fisico.

Il Premier Event di Cincinnati si decide così al terzo set.
Il parziale inizia all'insegna dell'equilibrio, i servizi sono tenuti con una certa regolarità, entrambe sono molto incisive quando servono.
Serena ha una palla break nel terzo game, ma Vika la annulla.
Tutto regolare sino al 3-2 Azarenka poi Serena si addromenta di nuovo al servizio, gioca un game di una pigrizia esasperata e subisce i colpi di Vika che sfrutta la prima palla break piazzando una gran risposta di rovescio.

La finale sembra andata, Serena pare non in condizione di ribaltare l'inerzia del match ed invece la regina caccia le unghie nel momento peggiore. Prima annulla una palla del 2-5 e poi con una gran risposta si procura la palla del controbreak che sfrutta vincendo uno scambio durissimo.

Il match cambia di nuovo direzione, d'improvviso Serena torna quella d'inizo partita, scompaiono i gratuiti, tornano i vincenti.
L'americana sale senza problemi 4 pari e poi nel nono gioco trova una gran risposta ed un vincente di rovescio incredibile e sale 0-30.
La Azarenka reagisce e va sul 30 pari ma poi sbaglia un diritto comodo che spara in mezzo alla rete. Palla break per Serena, altro scambio molto duro e rovescio di Vika vicino alla linea. Serena chiama il “falco” che dà ragione all'americana, la Williams va sul 5-4 e al cambio di campo serve per il match.

Ma la bielorussa non ci sta, altro capovolgimento di fronte ed altro controbreak. Bravissima la Azarenka che chiude uno scambio durissimo con un gran diritto e poi mette due risposte profondissime sulle quali Serena (che mette una prima su cinque) si ritrova la palla tra i piedi, 5 pari e tutto da rifare.
Le due finaliste tengono con sicurezza l'ultimo turno di battuta e così si arriva al tie break che visto l'andamento sembra la soluzione più equa per decidere chi porta a casa il trofeo.

Vika scappa due volte avanti di un minibreak ma come nel set dal 4-2 in suo favore si fa rimontare sino al 4-5 con Serena che ha due servizi per chiudere il match.
Ma qui succede di nuovo di tutto. Gran palla corta di Serena, Vika recupera e finisce fuori campo ma la Williams tira incredibilmente il diritto fuori, 5 pari. Doppio fallo dell'americana e la Azarenka ha il match point con servizio a favore.
Non è ancora finita, risposta al fulmicotone di rovescio di Serena, 6 pari.
La bielorussa non si scoraggia, si butta a rete e trova una voleé bassa di diritto che racccoglie anche l'applauso dell'avversaria, secondo match point Vika.
Stavolta è quello buono, arriva il gratuito di diritto di Serena che consegna la vittoria alla Azarenka, che conquista così il suo 17° titolo in carriera, il primo dopo un digiuno di 6 mesi, il terzo nell'anno (e per la seconda volta in finale batte la Williams).
Continua il tabù delle americane a Cincinnati, l'ultima vittoria di una tennista di casa è datata 2004, quando trionfò Lindsay Davenport.
Inoltre per il quarto anno di fila chi vince il Wta di Cincinnati perde il primo set.

In vista degli Us Open una bella iniezione di fiducia per la Azarenka che veniva da un periodo non brillante soprattutto fisicamente e che in vista dello Slam americano rivendica a giusta ragione il ruolo di maggiore antagonista della nr.1 del circuito.
Per Serena ora una settimana di pausa che ci sembra quanto mai opportuna visto che fisicamente è sembrata non proprio al Top.

Stefano Tarantino

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