28/08/2013 12:12 CEST - US OPEN 2013

Federer: "Dieta gluten free? Non fa per me!"

Traduzione di Francesca Moscatelli

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D. Hai fatto davvero un buon lavoro in avanzamento. Era il piano arrivando qui?
ROGER FEDERER: Beh, voglio dire, ho visto subito che stava colpendo la pallina forte e piatta attraverso il campo. Non vuoi certo tornare indietro e cercare solo di rimandare la palla, perché allora può colpirla davvero forte. Ho deciso anche di giocare aggressivo. Così facendo non ha avuto modo di entrare in molti scambi. Era più di una competizione al servizio. Si, così c’era molto ritmo, ma ero felice di come ho giocato, in generale. Voglio dire, si tratta di un primo turno dopo tutto. C’era un po’ di brezza. Avremmo dovuto giocare di notte e abbiamo giocato di giorno. Nel complesso sono contento di giocare il prossimo turno.

D. Sei stato felice di sapere che metteranno un tetto sullo stadio?
F.: Si, molto felice per il tennis in generale. Per voi ragazzi, per i tifosi, per i giocatori che potranno godere di tutto questo. Perché penso che siano davvero le sessioni notturne a poter sbiadire enormemente. Tutti sono in attesa dei grandi match notturni, e poi tutto ad un tratto non si ha più molto margine, perché non fate iniziare incontri al meglio dei 5 set alle 11:00, 12:00. Così, di notte, con il tetto, avete sempre un incontro garantito. Per la TV è un vantaggio enorme. Credo che sia un futuro verso il quale dobbiamo andare. L’abbiamo visto di nuovo ieri sera. Tutti ci perdono in una situazione del genere, credo.

D. Alcuni giocatori sono interessati alla dieta priva di glutine, cosa ne pensi?
F.: Oh no, mangio glutine in abbondanza (ride). Ho sempre mangiato sano. Chiaramente si può andare al passo successivo, sai, quando mangi, esattamente cosa, prima del match, durante, dopo, cosa mangiare esattamente se non si è sicuri.. Sono cresciuto con una sorta di alimentazione vegetariana quando ero più giovane. oggi sono felice di poter mangiare un po' di tutto, il che rende tutto più facile in generale. Ho visto alcuni nutrizionisti di tanto in tanto, ma niente di pazzesco o importante davvero.

D. Con James Blake, che ha annunciato ieri la volontà di ritirarsi al termine di questo torneo, quali sono i tuoi pensieri su quello che ha significato per il tennis?
F.: Si, voglio dire, credo di essere stato felice di sentirlo, perché mi sono divertito a giocare contro James e penso sia sempre bello quando puoi ritirarti alle tue condizioni. Voglio dire, poteva ancora giocare negli anni a venire. Lo sa, ma penso che alla fine abbia realizzato che era un bene per lui, ha realizzato tutto ciò che voleva e voleva ritirarsi alle sue condizioni. E a New York, che ha totalmente senso per lui. Ho giocato alcune buone partite contro di lui. Forse i più grandi match della sua carriera, tranne forse il match che ha giocato qui con Agassi. Cincinnati, Shanghai. Ho giocato alcune grandi partite contro di lui, anche alle Olimpiadi, dove mi ha battuto. Di solito ci alleniamo spesso assieme, abbiamo passato bei momenti nel tour. Quindi mi mancherà, ma probabilmente ha intenzione di rimanere nel giro del tennis per un po’, che è bello. Credo che sia sempre un peccato quando si lascia il gioco del tutto e non vedi più i ragazzi. James spero rimanga nei dintorni.

D. Puoi parlarci nello specifico del dritto di James. Come si potrebbe confrontarlo con gli altri grandi che hai affrontato come arma?
F.: Voglio dire, sono sempre stato un grande fan di James. Penso che abbia avuto uno dei più grandi colpi, perché la sua ripresa è estremamente veloce. Non è possibile vedere dove colpisce. Può anche colpire in movimento, in avanti o andando indietro. Può premere il grilletto. Quindi non si è mai abbastanza sicuri quando si gioca sul suo dritto. Non importa se va per il dritto o per il dritto inside-out. Con il suo lavoro di gambe, ha colpito molte palle che avresti pensato che l’avrebbe solo raggiunta, ma lui ne avrebbe tirato fuori un vincente terrificante. Questo è ciò che lo ha reso così pericoloso e così difficile da giocare per tanti anni. Per me è uno dei più grandi dritti del circuito.

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