Del Potro: "Il polso non va come vorrei"

TENNIS - Traduzione di Francesca Moscatelli

D. Cosa ha fatto la differenza per te stasera?
JUAN MARTIN DEL POTRO: Non lo so, penso di essere stato fortunato rientrare nel secondo set. Ho vinto il secondo e il terzo, nel quarto entrambi giocavamo davvero bene. Nel tiebreak ho giocato dei bei dritti, bei rovesci e lui ha giocato dei passanti fantastici per vincerlo. Credo che abbia meritato di giocare il quinto set. Ho fatto qualche tentativo, alcuni doppi falli nei momenti importanti e lui era li e ha colto tutte le possibilità. Ha giocato bene, davvero bene.

D. Abbiamo notato che hai giocato qualche slice di rovescio. Come stava il polso?
DEL POTRO: Beh, il polso non va bene come vorrei, ma non è una scusa. Ora ho qualche giorno di riposo, per occuparmi di nuovo del mio polso, poi vedremo nei tornei che giocherò prossimamente. Ma penso che Lleyton abbia trovato un modo per battermi e per lui è davvero una bella vittoria.

D. Quando sei in una match come questo, che non va come vorresti,  hai mai pensato di esprimere un po’ di rabbia, urlando a qualcuno o a te stesso? Ti ha mai aiutato in una partita?
DEL POTRO: No, voglio dire, c’erano il mio team, il mio allenatore, i suoi amici che hanno cercato di aiutarmi tutto il tempo tifando per me. Ma stavo giocando io, non loro. E comunque sono stato positivo tutto il tempo, non sono arrabbiato, un po’ triste, ma è normale. E’ la parte peggiore di questo sport, ma quando giochi contro questi ragazzi e meritano di vincere, non puoi farci nulla.

D. Negli ultimi due tornei sfortunatamente ha concluso entrambe le partite con un doppio fallo. Stai facendo qualcosa di diverso con il tuo servizio? E’ solo questione di nervi? Come si spiega questo?
DEL POTRO: Non lo so. Allenerò il mio servizio (Sorride).

Traduzione di Francesca Moscatelli