03/09/2013 11:50 CEST - Us Open

Robredo: "Mi sento ancora molto giovane"

3.9.2013

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Cosa significa per te battere Federer per la prima volta dopo 10 sconfitte?
È straordinario. Per me, al momento Roger è il miglior giocatore di tutti i tempi. E sconfiggerlo qui, in uno stadio così importante, in uno slam, in un match al meglio dei cinque set, è come un sogno, no? Sono felice. Sono di nuovo nei quarti. È stato un gran giorno

Roger ha detto che non hai fatto nulla di diverso dalle partite precedenti, che la sconfitta è stata solo colpa sua, dei suoi errori. Sei d'accordo? Cosa ha fatto la differenza stavolta?
Be, ovviamente se affronti Roger, sai come gioca, sai con quanta facilità faccia tutto, no? Per provare a batterlo, dovevo rendergli la partita quanto più possibile dura, allungare al massimo gli scambi e insistere sul suo rovescio, no? Il suo dritto, ovvio, è eccezionale. Perciò, sì, sono d'accordo. Ho sempre giocato nello stesso modo. Penso che oggi la differenza l'abbia fatta la conversione delle palle break. Non conosco la statistiche, ma penso che ne abbia trasformate su 20 forse, e tutte nel primo set, nessuna nel secondo e nel terzo. Poi quando ho avuto io una chance, l'ho colta, no? È stata questa l'unica differenza. Sì, a volte succede. Oggi sono stato io il fortunato.

Molti tra i giocatori più anziani stanno facendo bene in questo torneo. Secondo te a cosa è dovuto il tuo successo?
È fantastico essere uno dei più giovani, perché mi sento molto giovane (ride). Non so. È sempre la stessa domanda, no? Non credo ci sia una spiegazione facile. Secondo me, adesso tutti i giocatori si prendono molta più cura del loro fisico. Abbiamo fisioterapisti, preparatori, un sacco di professionisti che ci aiutano a restare sul circuito un po' più a lungo. E poi, forse, i giovani non stanno spingendo forte come prima. Rafa a 18 anni era numero 1, Federer a 19 era numero 1. Hewitt lo stesso. Oggi non ci sono giovani top-20, no? Penso che le differenze stiano un po' qui. Ma sono felice di essere tra coloro che stanno facendo bene. Mi sento molto giovane (sorride).

Sentivi, entrando in campo, che stavolta sarebbe stato diverso?
Non sai mai cosa succederà, no? Ovviamente Roger adesso non ha la stessa fiducia di quando era numero 1, no? Ovviamente è lo stesso tennista, gioca ancora in maniera incredibile, ma stavolta sapevo che se avessi avuto qualche chance in più, lui avrebbe avuto un po' più dubbi, no? Comunque non pensavo certo che avrei vinto. Pensavo di entrare in campo, fare il massimo e vedere che sarebbe successo, no? Alla fine, l'importante per me era dare tutto. Se funzionerà, sarò felicissimo. Se no, voglio lasciare il campo sapendo di aver dato tutto. Questo pensavo prima della partita. E vale non solo contro Roger, ma con tutti, no? Oggi è stata una buona giornata per me, è straordinario battere Roger. Perfino quando siamo entrati in campo, quando sono entrato io mi ha applaudito il 2% del pubblico, quando è entrato lui sembrava un concerto. È bellissimo avere l'occasione di battere un avversario così in uno stadio così.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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