04/09/2013 00:49 CEST - Us Open

Hewitt: "L'ultimo game è sempre il più difficile da vincere"

TENNIS - Traduzione di Alessandro Mastroluca

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Questo a volte è uno sport crudele. Puoi raccontarci le tue emozioni negli ultimi due set?
Be', avremmo potuto vincere entrambi. L'inerzia della partita è cambiata molte volte, fin dall'inizio. Ci sono stati diversi momenti in cui ognuno giocava meglio dell'altro per tre o quattro game. Poi c'erano momenti in cui nessuno di noi due riusciva a tenere facilmente il servizio. Alla fine, ha giocato i game migliori quando serviva. Non mi ha regalato troppi punti.

In quei game cruciali, 4-4 al quarto, 5-5 al quinto,hai sbagliato tanto: un po' braccino perché desideravi tanto questa vittoria o solo stanchezza?
Be', sarebbe potuto accadere di tutto. Abbiamo avuto degli scambi lunghi, e avrei potuto facilmente vincere quel game sul 5-5 al quinto. Ho giocato un buon game, ho solo messo largo un rovescio sul game point per salire 6-5. E' una questione di centimetri, davvero.

Cosa significa per te questo torneo, il tuo percorso qui? Sei tornato dopo gli interventi, hai giocato un gran tennis. So che è difficile adesso, appena dopo aver perso la partita, ma guardando a questa settimana, cosa significa per te in termini di fiducia, di ambizione?
E' grandioso giocare il torneo e avere un secondo turno così difficile e riuscire a vincerlo. Fisicamente è stata dura recuperare, perché ho speso ovviamente molte energie contro Del Potro. E ogni partita diventava sempre più dura. Ho lottato per passare il terzo turno e avrei anche potuto vincere oggi. Chiaramente mi dà tantissima fiducia. Sarebbe stato fantastico vincere oggi. Come ho detto, ho dato davvero tutto in questa settimana, settimana e mezza. Non ho rimpianti.

Chi è il migliore: Nadal, Sampras o Federer?
Ah, be', penso Federer, al momento il più grande è lui di sicuro, per quello che ha fatt negli slam, per quanti ne ha vinti. Se Rafa lo passerà alla fine della carriera? Chi lo sa. Certo è il più grande di sempre sulla terra, perciò...

L'aspetto mentale del tennis, nel senso di chiudere le partite, è diventato più difficile col passare degli anni? Quando sei giovane non ti rendi conto della posta in palio, ma più in là con gli anni...
Sì e no. Non penso, penso che quando sei giovane dai tutto a volte per essere in quella posizione. Ma anche allora è dura, perché non ti sei mai trovato prima in quella situazione. L'ultimo game è uno dei più difficili da vincere.

Traduzione di Alessandro Mastroluca

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