Li Na: "Quando mio marito mi allenava, non lo ascoltavo mai"

TENNIS - Traduzione di Francesca Moscatelli

D. Quanto sei felice della vittoria, del modo in cui hai giocato oggi?
NA LI: Il modo in cui ho giocato oggi? Non ne sono così felice.

D. No?
L.: Si, perché oggi per la prima volta mi sentivo così nervosa. Dall’inizio della partita fino alla fine. Ma ero felice perché alla fine ho lottato molto in campo. Ancora non ho giocato al meglio del mio tennis, ma sto ancora lottando e sono ancora nel torneo. Quindi penso anche questo perché nell’ultimo turno sarà anche meglio, si sa, perché cerco di rimanere più solida che posso.

D. Quanto sei fiera di essere la prima cinese ad aver raggiunto le semifinali agli Us Open?
L.: Sai, cerco sempre di essere la prima (sorride). Naturalmente è stato emozionante, perché è la prima volta in semifinale agli Us Open. Quindi sono stata davvero orgogliosa di me stessa perché è ultimo Slam dell’anno, ma sto ancora lottando molto in campo e cerco di dare il meglio.

D. Prima hai detto che la tensione è stata un problema. E’ stata questa la ragione del doppio fallo nel tie break? E poi che cosa hai fatto per far girare il match in tuo favore nel terzo set?
L.: Sai, ero nervosa. Non ho davvero potuto, come si dice, preparare il piano di gioco. Quindi anche se ho perso il secondo set ne rimaneva ancora uno e sentivo di avere ancora delle possibilità. Ho solo cercato di giocare punto dopo punto e di dare il meglio per tenere duro e rimanere in campo.

D. Serena è un’ottima giocatrice. Se la incontrerai in semifinale, come pensi di batterla? Mangerai qualcosa  di speciale a colazione quel giorno?
L.: Beh, almeno ho due giorni di riposo, così naturalmente è dura, è un’avversaria difficile. Ma è una buona sfida giocare contro di lei, perché penso che abbiamo sempre avuto match difficili, anche a Cincinnati. Si, ho ancora una possibilità, ma oggi non devo più pensare al tennis, sai, solo rilassarmi (sorride). Poi, forse domani farò un po’ di riscaldamento e mi preparerò per venerdì.

D. Oltre ad aver salvato il tuo matrimonio, che cosa ti ha dato in più Carlos?
L.: Voglio dire, almeno se dice qualcosa lo ascolto. Ma se mio marito è l’allenatore e dice qualcosa io non lo ascolto mai. Dico solo, ok passo, la prossima. Quindi anche adesso mio marito vuol dire qualcosa, di sicuro dirà qualcosa, oh, questo è Carlos che parla, dico okay, okay e lo ascolto.

Traduzione di Francesca Moscatelli