04/09/2013 23:16 CEST - Us Open

Pennetta: "Sono orgogliosa di me adesso"

TENNIS - Traduzione di Monique Filippella

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Us Open: Flavia Pennetta ha raggiunto la prima semifinale slam della sua carriera (Ray Giubilo)
Us Open: Flavia Pennetta ha raggiunto la prima semifinale slam della sua carriera (Ray Giubilo)

D. Hai fatto tre quarti di finale qui e ora la tua prima semifinale. Che cosa è di New York, che tira fuori il meglio del tuo gioco?
Flavia Pennetta: Tutti mi chiedono la stessa cosa. È ogni giorno la stessa domanda (sorride). Non lo so. Solo, mi piace giocare qui.

D. La conosci da così tanto tempo. Ad  alcuni di noi sembra così speciale vedervi giocare. Entrambe siete avanti nelle vostre carriere e tutto il resto. Anche per voi è lo stesso?
Flavia Pennetta: sì. Veramente. Penso che all’inizio non abbiamo giocato un buon tennis. Ero tesa, era tesa anche lei.
Quando ho vinto il primo set mi sono rilassata un po' e ho provato a giocare meglio.
Ma la giornata è stata dura per tutte e due.

D. Ti ricordi il periodo in cui siete diventate amiche e cosa ha fatto nascere la vostra amicizia?
Flavia Pennetta: Scusami. (Spegne il cellulare.)
Che cosa mi hai chiesto?

D. Ti ricordi quando è iniziata la vostra amicizia e che cosa potrebbe averla favorita, magari quello che avevate in comune?
Flavia Pennetta: Penso che eravamo davvero giovani quando ci siamo incontrate per la prima volta. Non ricordo esattamente il periodo, ma abbiamo trascorso così tanto tempo insieme.
E in principio non era davvero un’amica, ma poi lo è diventata perché abbiamo passato così tanto tempo insieme nella Federazione Italiana.
È ancora, ovviamente, amica mia.

D. Dal momento che la conosci così bene, puoi dire quale pensi sia la migliore qualità nel suo gioco e quali nella sua personalità?
Flavia Pennetta: Penso che il suo modo di giocare sia così pieno di talento, che non si vede nel circuito un’altra giocatrice come lei. Lei è Roberta, e lei è l'unica, sai. È come se facesse qualcosa di diverso. La maggior parte delle giocatrici giocano davvero forte, tutte allo stesso modo.
Lei gioca colpi così diversi. Lei viene a rete, ha un rovescio incredibile, e quindi è del tutto diversa.
Personalmente penso che sia una ragazza davvero positiva. Lei cerca sempre di trovare la luce, no? Quando vedi tutto molto buio. È sempre davvero una brava persona.

D. È stato difficile allora pensare questo di lei, e al tempo stesso sapere che solo una di voi avrebbe raggiunto la semifinale?
Flavia Pennetta: Certo, certo. Se si può scegliere, si vuole essere in finale, non contro di lei direttamente. È molto meglio.

D. Di solito non mi piace parlare di età o chiedere l’ età, ma hai 31 anni e Roberta ne ha 30, giusto? Una volta Errani ha detto che forse gli italiani crescono un po' più lentamente rispetto ad altri paesi. Sei d'accordo con questo?
Flavia Pennetta: No, io non la penso così. Credo che Francesca è diventata top 30 quando era piuttosto giovane. Sono stata anche io tra le prime 30, quando ero giovane.
Ma è bene rimanere in buona forma fisica e giocare così bene a questa età, naturalmente.
Sono orgogliosa di me adesso. Ho 31 anni, e fisicamente mi sento bene finalmente. Sono nella prima semifinale di un Grande Slam. Non c'è altro da dire.

D. Che cosa significa questo per te? Parlaci di questo percorso. Non hai ancora perso un set. Voglio dire, ad essere onesti, se si guardano i risultati prima dell’inizio, non c'è molto che avrebbe fatto pensare potessi essere nella situazione in cui ti trovi in questo momento.
Flavia Pennetta: Beh, il primo giorno del torneo non avrei mai pensato di essere qui a parlare della semifinale.
Sai, non ho giocato il mio miglior tennis negli ultimi sei mesi, e cerco solo di continuare a lavorare e lavorare nello stesso modo ogni giorno.
Inizio a sentire di più il mio diritto, il mio rovescio. Tutto comincia a tornare a come era prima dell’infortunio.
Sto giocando veramente bene qui, credo. Ho giocato bene con Sara, con la Kuznetsova. Ogni giorno molto meglio, e ogni giorno è stato più difficile cercare di mettere a punto, utilizzare tutto quello che ho e metterlo in campo per giocare il mio miglior tennis.

D. E dopo questa partita affrontare una semifinale di uno Slam, qual è il tuo livello di fiducia in questo momento?
Flavia Pennetta: Ho fiducia perché sono qui. Naturalmente giocherò contro due ragazze forti. Non so chi vincerà stasera, ma comunque sarà una buona partita.
Ma comunque io non ho nulla da perdere.

D. Perché pensi che ci sono tante donne sulla trentina ora che sono in grado di giocare a un livello così alto? Cosa è cambiato negli ultimi 15 anni?
Flavia Pennetta: Penso solo che continuiamo a giocare. Prima la carriera della donna era più breve. Si ritiravano presto.
Ma penso che sia solo perché continuiamo a giocare.

D. Parli di livello di fiducia, ma la semifinale è un po' un territorio inesplorato per te. Nessun giocatore italiano maschio o femmina, ha raggiunto la finale nella storia degli US Open. Puoi essere la prima, sei a un passo. Quanto è grande la sfida e la pressione di tutto il Paese che ti sta guardando e...
Flavia Pennetta: No, davvero non sento questa pressione. In Italia abbiamo già una campionessa di Grande Slam; Sara ha fatto due finali, una semifinale. Quindi davvero non sento pressione in questo momento.
In questo momento, in realtà, niente di niente. Forse domani sera inizierò a sentirne un po', ma ora sto bene.

D. Nel singolare ha un modo di fare impazzire la gente, perché il suo stile è così diverso da tutti gli altri. Come è stato per te, oggi, e in passato è perché sei così abituata a lei?
Flavia Pennetta: Perché la conosco molto bene e lei mi conosce molto bene, quindi la maggior parte delle volte quando vuole fare una palla corta lo so. So che sarà una palla corta.
In realtà non ne ho presa una, giusto? Voi lo sapete. Ma lei è così brava a farla che non è facile prendere la palla.
Ma, naturalmente, ci conosciamo molto bene. Siamo cresciute insieme. Io so come gioca, lei sa tutto di me. Siamo entrate in campo, e penso che oggi fosse qualcosa di più interiore, sai. Non si trattava di tennis. Si trattava di come giochi, come ti senti in campo, e come sei in grado di gestire la situazione.

Traduzione di Monique Filippella

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