25/09/2013 11:49 CEST - Personaggi

Zhang Shuai come Li Na: "io volo da sola"

TENNIS - A Guangzhou, Zhang Shuai ha vinto il suo primo titolo WTA alla prima finale in carriera. Due mesi fa si è staccata dalla federazione. "Prima ero un'impiegata, ora sono il capo" ha detto. La prima a "volare da sola" era stata 2008 Li Na. L'Asia sempre più nuova frontiera della WTA. Alessandro Mastroluca

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Zhang Shuai ha trionfato al WTA di Guangzhou
Zhang Shuai ha trionfato al WTA di Guangzhou

Zhang Shuai ha vissuto la settimana della vita a Guangzhou. È diventata la quinta giocatrice cinese a vincere un titolo WTA ed è entrata per la prima volta tra le prime 100 del mondo (n.74). Due mesi fa, è diventata la quinta giocatrice a staccarsi dalla federazione e a decidere, come Li Na, Peng Shuai, Zheng Jie, e Yan Zi, di “volare da sola”.

“Fly alone”, volare da sola appunto, è la definizione data nel 2008 alla decisione di Li Na di opporsi al juguo tizhi, “sistema sportivo dell'intera nazione”, la macchina centralizzata che sceglie gli allenatori, i programmi d'allenamento e gli eventi cui gli atleti devono partecipare e chiede loro in cambio il 65% dei guadagni. Dopo le Olimpiadi di Pechino del 2008, Li e Peng Shuai mandano un ultimatum a Sun Jianfang, ex pallavolista diventata presidente della federtennis cinese: o ci lasciate libere le nostre carriere o lasciamo il tennis. Per loro, Sun cambia le regole. Li Na e Peng possono scegliersi gli allenatori e i tornei e trattenere una quota molto maggiore di guadagni (Li Na versa una percentuale stimabile tra l'8 e il 12%), ma le spese per allenatori e trasferte sono adesso a carico loro.

“Prima ero un'impiegata, adesso sono il capo” ha sintetizzato Zhang, commentando la sua decisione in un'intervista all'agenzia di stampa Xinhua. “So che ci saranno molti problemi, devo essere responsabile delle spese del team” che però al momento include solo lei e il suo nuovo coach Liu Shuo. “Posso solo vincere di più per guadagnare di più. È un grande cambiamento per me, nel tennis e nella vita”.

Entrata in tabellone a Guangzhou grazie a una wild card, Zhang ha sbaragliato la concorrenza e conquistato il titolo senza perdere un set, sfruttando anche una serie di risultati sorprendenti che hanno aperto il tabellone, tanto che nessuna testa di serie è arrivata in semifinale: 6-0 7-6 a Olga Puchkova, 6-2 6-2 a Hsieh Su-Wei, 7-5 6-3 a Johanna Konta, 6-1 6-1 a Yvonne Meusburger e, alla prima finale WTA della sua carriera, 7-6 (1) 6-1 a Vania King.

“Dal primo giorno, vedevo gli enormi poster promozionali sul centrale con le nove campionesse nella storia del torneo” ha raccontato Zhang. “E ogni giorno mi chiedevo: 'Potrei essere una di loro? Potrei essere la decima'. All'inizio, non pensavo fosse possibile, ma mi dicevo che volevo essere la decima. Se credi in te stessa, puoi trasformare i sogni in realtà. Spero che questa vittoria sia un punti di partenza, non una destinazione”.

Oltre a Zhang, ci sono dieci giocatrici cinesi tra le prime 300 del mondo. Nuove generazioni che si affacciano ai vertici di uno sport sempre più globale. Nuove generazioni che devono moltissimo, forse tutto, a Li Na, che ha aperto la strada. Non a caso Stacey Allaster, presidente della WTA, ha definito la campionessa del Roland Garros 2011 “l'atleta che avrà il maggiore impatto sulla crescita del tennis femminile in questo decennio. Guardate al tennis Usa adesso, ci sono 10 americane nelle prime 100 e 5-6 di loro hanno meno di 21 anni. Questo è il frutto dell'impatto di Serena e Venus Williams nel decennio scorso”.

“Puoi avere strategie diversificate, ma hai bisogno di stelle e Li è la nostra stella in Asia. Li sta tenendo insieme tutti i pilastri della business strategy perché ha reso popolare il tennis femminile e ha ispirato le giovani generazioni: 'Se può farlo Li, posso farlo anch'io'. La fiducia nutre il successo. Il tennis, soprattutto femminile (perché le barriere ci sono ancora per molte persone nel mondo) è una piattaforma per le giocatrici che diventano modelli di riferimento, che mostrano agli altri nella società che ce la possono fare”.

Dal 2014, Li Na potrà mostrarlo ancora meglio nel nuovo torneo di Wuhan, la sua città natale, che ha preso lo spot del Premier 5 “Pan Pacific Open”. A Tokyo, comunque, si giocherà anche l'anno prossimo, ma una settimana prima. Il torneo prende il posto del WTA di Carlsbad, che sparisce perché la società Octagon, titolare dei diritti della data, non ha rinnovato l’accordo con il La Costa Resort di Carlsbad. A partire dal 2014 il torneo di Stanford andrà ad occupare la data attualmente impegnata dal torneo di Carlsbad, iniziando dunque il 28 luglio, mentre il torneo di Tokyo si giocherà a partire dal 15 settembre. In più, dall'anno prossimo, e per cinque anni, il WTA Championships, il Masters femminile, si giocherà a Singapore, nuova frontiera della strategia di sviluppo della WTA, sempre più rivolta verso le porte d'Oriente.

“Siamo venuti in Cina prima dei grandi successi di Li Na” ha concluso Allaster. “Quando abbiamo aperto lì i nostri uffici nel 2008 non pensavamo che avremmo visto una giocatrice cinese vincere uno slam nel 2011. Anche a Singapore e nel sudest asiatico speriamo di mettere le basi per una strategia vincente. Ma lo sviluppo nello sport richiede pazienza”.

Alessandro Mastroluca

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