08/11/2013 03:36 CEST - ATP World Tour Finals

Scanagatta: "Mai visto Federer sbagliare 5 MP come oggi" E..."Macchè UbiNadal!"

TENNIS - ATP World Tour Finals. Ascolta il commento audio di Ubaldo Scanagatta: "Mai visto Federer sbagliare 5 matchpoints come oggi con Gasquet". Da Londra, Ubaldo Scanagatta replica ai lettori che lo accusano di tifare contro Federer e proNadal

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Roger Federer
Roger Federer

Quando leggo i commenti che molti di voi fanno ogni volta che scrivo un articolo che riguarda Roger Federer o Rafa Nadal, non cesso di stupirmi. Poiché non posso credere che siano in tanti a capire male quel che scrivo, mi sto pian piano convincendo che la mia scrittura deve essere molto peggiorata _ con l’età e la vecchiaia incalzante ci sta _ e che evidentemente non riesco a rendere l’idea di quel che penso.
Avendo già scritto un centinaio (forse un migliaio) di volte che non è affatto vero che io simpatizzi più per Nadal che per Federer, mi rendo conto che ogni ulteriore spiegazione rischia di passare per una excusatio non petita, quindi per un’accusatio manifesta. (il presidente della Lazio Lotito mi scuserà se mi permetto anch’io di sfoggiare reminiscenze latine da ex liceale classico).
Cercherò ancora una volta di chiarire cosa mi passi per la testa quando scrivo di Federer. Il dibattito all’interno dei tifosi di Federer verte principalmente su tre questioni: a) è ancora lui o in declino b) ammettendo che fosse in declino, come parrebbe normale che accadesse anche ad un fenomeno che deve comunque fare i conti con l’anagrafe, questo Federer meno brillante rispetto agli anni d’oro, è ancora in grado di battere i migliori tennisti del mondo? c) e se la risposta è sì, i quesiti diventano molteplici: li può battere una tantum? Oppure più volte? Può batterli tutti o soltanto alcuni? Oppure, ancora, soltanto su certe superfici?
Ecco dunque che quando scrivo seguendo un suo match mi pongo tutte queste domande e, dovendo fare il punto sulla sua situazione di forma, cerco di darmi e darvi delle risposte.
Personalmente do certo importanza al risultato _ anche se forse non quanto lui che a Basilea mi ha detto di sentire più fiducia nel proprio gioco per aver battuto al terzo set giocatori abbastanza modesti che un tempo avrebbe “scherzato”, piuttosto che quando ha perso da Del Potro in finale giocando la sua miglior partita: “Quando esco battuto la mia ‘confidence’ non è mai alta come quando ho vinto…anche se contro un giocatore di ranking medio-basso _ ma cerco anche di trasmettervi le impressioni che ho avuto del gioco di Federer quel giorno, sia che abbia vinto sia che abbia perso.
Probabilmente non riesco del tutto a staccarmi dalle performances del miglior Federer, quello che ho ammirato incondizionatamente (sì, proprio incondizionatamente) per anni. E questo può forse influenzare i miei giudizi, perché non c’è dubbio _ almeno secondo me, e non pretendo davvero che tutti la vediate come me _ che il Federer del 2013 non è quello del triennio 2005-2007. E’del tuto evidente che il genio c’è sempre, che il talento non è scomparso, che certi colpi li può fare soltanto lui e non potranno mai farli né imitarli né Nadal, né Murray, né Djokovic, né Del Potro, né nessun altro. Ma è altrettanto evidente che la continuità non è più la stessa, che le gambe non sono più le stesse (e sarebbe anormale che lo fossero), che la capacità di concentrazione nei momenti importanti non è più la stessa.
Allora non è che io mi diverta, in quanto presunto tifoso di Nadal secondo alcuni di voi, a maramaldeggiare sulle spoglie dell’incolpevole Federer. Ma mi pare di dovervi _ proprio per il rispetto che si deve ad un lettore _ dire quel che vedo e quel che penso, da critico del tennis e non da critico di Federer.
E allora se a Basilea vedo e scrivo che Federer ha giocato un gran secondo set, e avrebbe potuto vincere anche il primo, ma dico – e scrivo _ anche che un Federer che avesse vinto il secondo set…qualche  anno fa non si sarebbe mai “distratto” nel primo game del terzo set fino a commettere tre doppi falli in un game. Perché anche anni fa avrebbe potuto trovare qualcuno che, come Del Potro, avrebbe potuto servire talmente bene nel prosieguo di un match da non consentirgli di recuperare il break subito.
E se la cosa si ripete in modo quasi identico anche qui a Londra, nel match che Federer riesce a trascinare al terzo set _ senza giocare così bene come a Basilea in finale, e forse nemmeno come a Parigi-Bercy (ma questo match l’ho visto a sprazzi in tv, quindi evito il confronto che mi sento di fare appieno ivece con Basilea) _ contro Djokovic prima di subire un break all’inizio del terzo set, beh io ho il dovere giornalistico di segnalarlo. Qualcuno mi ha fatto notare che Djokovic aveva giocato molto bene i primi due punti, ma il resto del game ve lo ricordate? E se alla fine di quel match che ho definito brutto come lo hanno definito  tutti i colleghi che stavano vicini a me alla 02 Arena – tutti tifosi di Nadal anche loro? _  Federer ha commesso 45 errori gratuiti, beh ma che devo fare, evitare di sottolinearlo perché altrimenti sono…un tifoso sfegatato di Nadal? Se lo stesso Federer ricorda – lo ha fatto a Basilea con me presente _ che “in alcuni Slam non avevo fatto 5 doppi falli in tutto il torneo, oggi li ho fatti in una sola partita e in momenti delicati”, lui lo può dire e io non lo devo riportare? E se qui a Londra la storia si ripete, e di nuovo sono proprio ancora cinque i doppi flali commessi contro Djokovic, secondo voi dovrei fingere di dimenticare quel che lui stesso aveva detto e non sottolineare la circostanza che si ripete?

Oggi mentre Federer cacciava in rete due dritti elementari sui primi due matchpoint avuti con Gasquet, il quale a sua volta steccava tante di quelle palle che sembrava un giocatore di baseball formidabile negli home-run, non c'era chi in tribuna stampa non si chiedesse che cosa avesse in testa Riger mentre sbagliava uno dopo l'altro cinque matchpoints. E' stata la cosa che è rimasta più impressa a quanti si sono ritrovati a scrivere due minuti dopo sul match appena visto. Si vedeva un Federer capace di trappar la battuta Gasquet all'inizio del primo set e poi fare una gran fatica a difendere il proprio. Idem, anzi di più, nel secondo set, quando Gasquet h avuto cinque breakpoint sulla battuta di Roger. Situazioni particolari, anomale se confrontate con le partite di Federer di anni addietro. Ho registrato il mio commento audio cinque minuti dopo la conclusione della partita, ho detto quel che mi era rimasto più impresso, e sempre in mezzo ad una grande confusione in sala stampa, dove tutti chiacchierano, dovegli altoparlanti annunciano gli orari delle conferenza stampa di questo e quello, dove non è per nulla facile concentrarsi. Non cerco scuse per alcuni intoppi che a volte avete avvertito o avvertirete. Vi dico solo che non è facile tenere a mente, a braccio come si dice in gergo, tutto quel che c'è da dire in mezzo a quella confusione.  
Su ragazzi, a me pare che veramente alcuni di voi sragionino. Stasera stavo consultando i vari tweets di tanti colleghi, e ad un certo punto uno ha scritto, nel momento esatto in cui Djokovic ha ceduto il set a Del Potro: “Degli otto tennisti presenti al Masters, l’unico ad aver vinto i suoi due incontri senza aver perso un set, è Rafa Nadal”. 
Lì per lì non ci avevo fatto caso, ma mi è parsa un’annotazione giornalistica meritevole di una citazione, di una riproposizione. Facendola ho…dimostrato di essere UbiNadal? O segnalando l’altro ieri che Rafa si è assicurato il n.1 del mondo a fine anno per la terza volta dopo un anno partito con l’handicap (lo sapete che soltanto John McEnroe, che saltò nell’84 l’open d’Australia era stato l’ultimo tennista capace di chiudere l’anno da n.1 pur avendo saltato uno Slam e vincendo due Slam sui tre cui si aveva partecipato?) devo esser tacciato di filonadalite?
Insomma, ormai conosco alcuni di voi, come la pensate, cosa scrivete, ho pubblicato anche oggi commenti in cui me ne dite di tutti i colori _ anche se li ritengo commenti profondamente ingiusti e, consentitemi, anche fortemente irrispettosi quando si mette in discussione la mia buona fede, la credibilità maturata in 40 anni di professione _ e quindi non mi aspetto che cambiate idea. Anzi, molti ne approfitteranno per calcare ancor più la mano, sicuramente qualcuno verrà censurato e non perché avrà osato criticarmi ma perché lo avrà fatto con toni inaccettabili. Dopo di che scriverà, come accade di leggere a volte: voglio vedere se mi censurate anche questa volta!
Sul tema doping siamo stati fin troppo permissivi, noi di Ubitennis, perché le illazioni asolutamente gratuite si sono sprecate e quasi semrpe indirizzate verso Rafa Nadal. In questo caso non ho il minimo scrupolo a dire che al gioco al massacro di coloro che, per amor di Federer, Djokovic, Murray o chicchessia, sostiene cose che non hanno un minimo sostegno probatorio, io non mi presto. Non lo trovo né serio né giusto. I vari dottor Fuentes et similia possono divertirsi quanto vogliono a sparare le loro sentenze basate sulle loro sensazioni, o anche sul fatto che in Spagna si siano verificati episodi discutibili e discussi, ma io sto e devo stare dalla parte della legge che presume innocenti tutti quanti non vengano condannati con sentenza definitiva perché ritenuti colpevoli da un giudice che ha in mano tutti gli atti per giudicare.
Se io dessi invece retta alle sensazioni di un lettore (fossero anche 100, o 1000)  qualsiasi che sta seduto sul divano di casa sua davanti ad una tv a centinaia di migliaia di chilometri da chi si sottopone ad un test antidoping dieci, venti volte l’anno (durante i tornei, fuori dai tornei), io sarei una persona poca seria, un giornalista d’accatto che per far sensazionalismo sposa le tesi meno dimostrate e ad oggi dimostrabili pur di fare titoli da scoop.
Io, si parli di Nadal, di Troicki, di Cilic, di Federer, di Del Potro o di chiunque altro, non mi permetterò mai di dar credito alla gente che _ ribadisco per la milionesima volta _ perché tifa un giocatore piuttosto che un altro, perché giudica impossibile una performance o un recupero, insinua cose che non sono comprovate da nessuna parte. Aggiungo che nel corso di carriera ultradecennali di tanti giocatori, che qualcuno riesca a nascondere a tutti gli altri atleti che frequentano il suo stesso ambiente le proprie pratiche illecite, mi sembra impossibile. Attorno ad un giocatore oggi, più di ieri, ci sono semrpe decine di persone, il manager, il coach, il massaggiatore, il medico, lo sparring-partner, i familiari, gli amici, i dirigenti federali. Ma in più di dieci anni _ quanti ne hanno giocati gente come Nadal, Federer, Djokovic _ avete idea  di quante volte queste persone siano cambiate, siano passate (pensate ai coach, ai massaggiatori, ai medici, alle farmacie dove qualcuno dovrà pur rifornirsi) da un tennista all’altro? Quante separazioni ci sono state nel clan di un solo giocatore? E quante sono state separazioni amichevoli?
E voi pensate davvero che con questi turn-over, con gente che va e che viene da un clan di un giocatore a quello di un altro, non sarebbe mai venuto fuori nulla, una dichiarazione di qualcun a caccia di pubblicità, un libro scoop…che rivelasse: “So come si drogava Tizio, ho visto Caio che ordinava gli anabolizzanti”?
Tanto più famosi sono i personaggi che potrebbero essere coinvolti in un grosso scandalo legato al dopingm tanto è più facile che qualcosa nell’arco di 10 anni sarebbe venuto alla luce.
Tutto ciò detto, ribadisco un altro concetto espresso mille volte: il giorno più brutto per me innamorato di questo sport sarà scoprire un giorno che Tizio, Caio e Sempronio, campioni che ho ammirato, che ho applaudito, che mi hanno entusiasmato, che ho stimato, mi avessero preso in giro, avessero barato. Io continuo a credere che, nonostante l’enorme giro di soldi che circonda i campioni di oggi,  nessuno dei grandi campioni di oggi si dopi. Solo un vero tribunale, e non le voci dei tifosi di questo o quello, mi convinceranno mai del contrario.

 

 

 

ATP World Tour Finals. Ascolta il commento audio di Ubaldo Scanagatta: "Mai visto Federer sbagliare 5 matchpoints come oggi con Gasquet".

Da Londra, Ubaldo Scanagatta

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