14/11/2013 12:15 CEST - Personaggi

II segreto di Djokovic? E' un guru israeliano (Valesio)

TENNIS - Tamir Kfir è il titolare e fondatore di un'azienda il cui slogan è tutto un programma: è tempo di volare. Produce plantari "intelligenti" che reagiscono alle sollecitazioni. Il brevetto si chiama Dynamic Motion Control. Sono i plantari usati da Novak Djokovic. Piero Valesio, Tuttosport

| | condividi
ATP World Tour Finals, Novak Djokovic (Roberto Zanettin)
ATP World Tour Finals, Novak Djokovic (Roberto Zanettin)

Lui pensa davvero coi piedi. Anzi: i piedi pensano per lui. Scusate se è poco. Allargando il concetto si potrebbe dire che cervello e piedi si scambiano i compiti ottenendo risultati straordinari. Se i piedi pensano e il cervello corre finisce che stronchi Nadal nella finale del Masters, che vinci quattro tornei di fila dopo la finale di New York quando gli altri accusano stanchezze di vario tipo, che sei Nole Djokovic. (...)

ARCANO Il segreto per l'appunto sta nei piedi, Anzi: sotto i piedi. Ed è un segreto che ha un nome e un cognome: Tamir Kfir. Nome e cognome destinati a suscitare una certa curiosità per la loro chiara etimologia medio-orientale. E infatti il loro titolare è cittadino israeliano. Elemento che aggiunge spezie al mistero visto che è proprio da quelle parti che da anni ormai si elaborano e assemblano le maggiori novità in campo di tecnologia evolutissima. Ma cosa c'entra un cittadino israeliano con i successi di Nole Djokovic e con il fatto che questi abbia preso a paliate Nadal nella finale del Masters? Ecco svelato l'arcano.

VOLARE Tamir Kfir è il titolare e fondatore di una azienda che porta il suo nome e il cui slogan è tutto un programma E' tempo di volare.. Un'azienda che fornisce Djokovic di quello che rappresenta un elemento fondamentale per produrre il gioco che abbiamo ammirato domenica sera, i plantari da infilare nelle scarpe. Perché senza quei plantari per Nole diventerebbe molto più complicato muoversi sul cemento con quella rapidità senza poi dovere, novello ballerino classico, trascorrere ore con i piedi immersi in un secchiello di ghiaccio per ridurre gli ematomi. Qualuno potrebbe sostenere: bella forza, tutti usano plantari. Evidentemente quelli che usa Djokovic hanno qualcosa in più. Molto di più.

DMC Il brevetto si chiama Dynamic Motion Control e si fonda su un concetto chiaro: dopo aver studiato (come fanno tutti i podologi e gli studiosi della meccanica degli arti umani) la conformazione dei piedi di Nole il "guru" Tàmir crea plantari che hanno una caratteristica che li differenzia da quelli diciamo normali reagiscono alle sollecitazioni. Sono intelligenti. In altre parole: a seconda degli spostamenti che Djokovic esegue su un campo da tennis mettono continuamente i piedi del nostro in condizione di poter sfnittare  sfruttare l'appoggio migliore. Senza dunque traumi e soprattutto dando modo al succitato di uscire da una determinata situazione con rapidità e mettendosi nella condizione ottimale per eseguire il colpo successivo. Stancandosi molto meno, fra l'altro. Come se ci si muovesse nell'aria e non su una lastra di cemento.

SEGRETO (...) La natura dei materiali usati da Kfir è top secret e chissà che pure (come spesso succede da quelle parti) non sia di derivazione militare o abbia anche applicazioni in quel senso. Certo è che che anche altri giocatori del circus si avvalgono delle prestazioni del guru israeliano del piede: Gulbis e Feliciano Lopez su tutti. Ai quali però, manca quell'altro elemento che permette invece a Djokovic di essere ciò che è: la testa. Se quella non comanda ai piedi puoi calzare anche gli stivaletti a molla di Paperinik ma i risultati non arrivano.

Piero Valesio, Tuttosport

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti